Valentino lancia la felpa (V)Vaccinated per aiutare Unicef nella lotta al Covid
La Maison ha creato un'edizione limitata per sostenere il progetto Covax, che fornisce cure e vaccini contro il Coronavirus ai Paesi più in difficoltà.
La Maison ha creato un'edizione limitata per sostenere il progetto Covax, che fornisce cure e vaccini contro il Coronavirus ai Paesi più in difficoltà.
Dopo le ingenti donazioni che ha devoluto alla Protezione Civile e all’Ospedale Sacco di Milano e allo Spallanzani di Roma, Valentino torna a impegnarsi nella lotta al Covid-19. Questa volta lo fa lanciando una felpa in edizione limitata, con la scritta (V)Vaccinated, in vendita sul sito del brand.
La Maison ha creato questo capo con lo scopo di sostenere Unicef e il programma Covax, che si sta occupando di fornire cure, tamponi e vaccini per tutti quei Paesi che purtroppo non vi hanno facile accesso. L’intero ricavato della vendita di queste felpe, infatti, viene devoluto al Fondo per l’Infanzia, che dall’inizio della pandemia ha già contribuito a fornire più di due miliardi di dosi di vaccino in tutto il mondo. È Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di Valentino, ad aver promosso la produzione delle (V)Vaccinated hoodies. Sul suo profilo Instagram ha pubblicato una foto che lo ritrae mentre ne indossa una, e ha scritto:
“Vaccinarsi non è una scelta. È una responsabilità civile. Non si può essere liberi di scegliere di rispettare gli altri. La libertà va tutelata sempre e per la libertà bisogna combattere: per la libertà di essere se stessi, la libertà di pensare, la libertà di amare, la libertà di esprimere le proprie idee. La libertà di non rispettare gli altri è solo un’altra forma di prevaricazione. E non mi piace nessuna forma di prevaricazione”.
Jacopo Venturini, amministratore delegato della Maison, ha poi aggiunto: “Siamo lieti di unire le forze con l’Unicef in questo importante programma che porta i vaccini per il Covid-19 a livello internazionale. Come marchio siamo orgogliosi di svolgere un ruolo nell’usare la nostra voce condivisa per raccogliere risorse in un impegno per promuovere un cambiamento positivo“. Un impegno condiviso anche dall’ambassador di Valentino, Lady Gaga, che compare sul sito del brand con indosso la felpa. Anche Carla Haddad Mardini, responsabile della raccolta fondi di Unicef, ha accolto positivamente l’iniziativa di Piccioli:
“Garantire un accesso equo a livello globale ai vaccini Covid-19, in particolare per gli operatori sanitari in prima linea e quelli più a rischio, è la migliore possibilità che abbiamo per salvare vite umane, garantire che le economie possano ripartire, fornire alle famiglie l’accesso ai servizi sanitari, educativi e di protezione di cui hanno bisogno. Motivo per cui chiediamo a tutti, ovunque, di unirsi alla corsa per porre fine alla pandemia”.
La conduttrice ha saltato la puntata del 12 novembre 2023 di Domenica In a causa del Covid: ecco le sue parole su Instagram.
La notizia arriva dall'incontro tra il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, e quello della Salute, Roberto Speranza, in cui si è anche parlato dell’uso del dispositivo di protezione individuale per il nuovo anno scolastico.
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Figura mitica nel mondo del fashion, lo stilista ha riscritto il ruolo del colore rosso e ha vestito le donne più famose al mondo, da Jackie Kennedy a Julia Roberts e Anne Hathaway. Lo celebriamo attraverso i suoi abiti più iconici.
La voce di Strani Amori ha letteralmente acceso di colore il palco con i suoi abiti fucsia, disegnati per l’occasione (e per lei) da Valentino e dal direttore creativo della maison, Pierpaolo Piccioli. Tre long dress della tinta che ha dominato le passerelle delle ultime sfilate di moda, con cui la cantante ha tenuto banco e incantato la platea.
L'uso del dispositivo di protezione individuale è necessario ancora "in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all'aperto": è questo l'accordo raggiunto tra sindacati, Inail, e ministeri del lavoro, della Salute e dello Sviluppo Economico, con cui si conferma per ora il protocollo di sicurezza varato ad aprile 2021.
Per questo motivo secondo l’imprenditore e filantropo servirebbe investire un miliardo di dollari in un team di esperti guidato dall'Oms, che prevenga altre crisi sanitarie. Come ha dichiarato in un’intervista al Financial Times.
Nel suo nuovo documentario The Colour of Care, la regina della tv americana ha rivelato di essere stata in isolamento per quasi un anno a causa del Covid-19. Ma non ha avuto alcun problema a vivere da sola.
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Giorgia Camarda era agli arresti domiciliari da gennaio 2022 per aver fatto finta di iniettare il siero ai no-vax in cambio di denaro. Ora è emerso che ha raggirato altre 47 persone, questa volta ignare, perché fermamente contraria.