"Vincere la guerra e l'Eurovision": i sogni di un bambino ucraino in un tema
Uno studente di Severodonetsk ha raccontato in un compito quali sono i suoi progetti per la primavera. E in poche ore le sue parole hanno fatto il giro del mondo.
Uno studente di Severodonetsk ha raccontato in un compito quali sono i suoi progetti per la primavera. E in poche ore le sue parole hanno fatto il giro del mondo.
È difficile spiegare ad un bambino che il suo Paese è nel pieno di una guerra: non si sa quali parole usare per fargli capire perché la sua casa, la sua scuola, la sua città viene quotidianamente colpita dalle bombe. Ma a volte, con la loro innocenza, i bambini sanno esprimere le proprie emozioni molto meglio degli adulti. Lo ha dimostrato un bimbo ucraino, che a scuola ha scritto un tema che in poco tempo ha fatto il giro del mondo.
L’insegnante ha assegnato un argomento: “Quali sono i tuoi programmi per la primavera?“. Una domanda semplice, a cui lo studente ha risposto con tutta la sincerità (e l’ingenuità) di un bambino: “Prima vinceremo la guerra e poi l’Eurovision. Quando farà più caldo, tutto il nostro Paese, insieme, andremo al mare in Crimea“.
Sono le parole di un bimbo di Severodonetsk, città ucraina nella regione di Lugansk. Un bimbo che, nonostante l’età, sembra essere ben consapevole di ciò che sta accadendo nel suo Paese, ed è riuscito, in poche e semplici righe, ad esprimere ciò che tutto il popolo ucraino vorrebbe. Che la guerra, voluta da Vladimir Putin, finisca. A colpire, poi, è stata la parola “insieme“, a dimostrazione di come anche i più piccoli sentano la vicinanza dei connazionali e la loro unione contro l’invasione russa.
A condividere la foto del tema del bimbo è stato Oleh Paska, capo del Dipartimento di Educazione e Scienza della regione di Leopoli. In un post su Facebook, ha voluto fare i suoi complimenti all’autore del compito, invitando tutti a leggere le sue parole: Il lavoro di uno studente di una delle scuole di Severodonetsk! Leggetelo tutti!“
L’attrice si è recata a Sochi per partecipare al Forum della Gioventù, dove era presente anche l’autore dell’opera, lo street artist Jorit. Ma i follower non ci stanno: “Senza dignità”.
L'opera è dell'artista Vitaly Gidevan, autrice di diversi murales nella capitale del Paese, e con questo desidera rendere omaggio al Jack Russell famoso per aver aiutato i genieri a sminare le aree riconquistate dalle forze russe.
Dopo quattro anni di studi in una scuola del Paese, il 24 febbraio 2022 si era infranto il suo sogno. Per sfuggire ai bombardamenti, il 19enne di Capurso era rimasto nascosto in un garage fino al 4 marzo, quando era riuscito a tornare in Italia grazie a un'operazione dell'intelligence.
Il video era diventato virale, condiviso sul canale Telegram di Welcome to Favelas. Con i capelli blu e un vestitino bianco, l'individuo era stato filmato da un palazzo della Roma "bene", alla fine di aprile 2022.
L’arma era stata lasciata incustodita e il piccolo, dopo averla raccolta da terra, pare abbia premuto il grilletto uccidendo l’uomo. Ora, a essere accusata di omicidio e negligenza colposa è la madre del bambino, Marie Ayala, 26 anni, rea di non aver protetto adeguatamente il revolver.
La tragedia è avvenuta nei pressi dell'azienda agricola di famiglia a Sant'Andrea in Bagnolo. Immediati i soccorsi, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare la morte del bambino.
È successo a Karkhiv, la seconda città più grande del Paese. Un’emittente pubblica ucraina ha registrato un breve video, pubblicato lunedì 6 giugno 2022 su Twitter dal Ministero degli Esteri ucraino.
Stavano svolgendo l'attività di orientiring nel cortile dell'asilo e abbrustolendo marshmallow sul fuoco quando del liquido infiammabile ha fatto alzare le fiamme e ha investito i bambini e tre papà volontari.
L’uomo, che porta lo stesso nome del ragazzo, si è lasciato andare a uno sfogo pieno di dolore e, in un’intervista al The Daily Beast, ha chiesto scusa per il folle gesto: "Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da mio figlio".
Miah Cerrillo è riuscita a sopravvivere al killer della scuola di Uvalde, spargendosi addosso il sangue di una compagna morta accanto a lei. La ragazzina ha così evitato di diventare la 22esima vittima di Salvador Ramos, il 18enne che ha assassinato 19 bambini e due insegnanti.