"Ariston ti voglio bene, non sono perfetto", Blanco chiede scusa
Durante la prima serata del Festival di Sanremo 2023, il cantante "ha fatto un casino". L'indomani ha pubblicato sui social una lettera alla città dei fiori.
"Senza arte né parte" è il nuovo lavoro alla regia di Giovanni Albanese con Vincenzo Salemme e Giuseppe Battiston.
Avete nostalgia dei vecchi film della commedia all’italiana di una volta? Allora “Senza arte né parte” è il film che fa per voi. Il nuovo lavoro di Giovanni Albanese è uscito nelle sale di tutta Italia in questi giorni, dopo la prima al Cineporto di Bari e al Massimo di Lecce, riportando in auge un concetto assolutamente tradizionale del cinema italiano, quello dell’arte di arrangiarsi.
La storia è semplice: il proprietario del pastificio Tammaro chiude il vecchio stabilimento per investire nell’arte moderna, stimolato dalla consulente-amante. Tra quelli che vengono licenziati, ci sono tre amici, Enzo (Vincenzo Salemme), Carmine (Giuseppe Battiston) e Bandula (Hassani Shapi), che non possono andare a lavorare neppure nel nuovo pastificio che è completamente automatizzato. Aurora (Donatella Finocchiaro), moglie di Enzo, convince Tammaro (Paolo Sassanelli) ad assumere i tre come guardiani per le opere d’arte.
Sarà questa la molla che porterà i tre a una serie di eventi che li condurranno a diventare falsari di opere d’arte, in una grottesca commedia degli errori, dove i più deboli non è detto che debbano sempre soccombere di fronte al dio denaro, ma riescono a trovare una via d’uscita per esprimere al meglio i loro talenti.
Il film è stato girato in gran parte a Roma e nel Salento, dove il regista Albanese ha la sua seconda casa. Tra le località interessate sono ben visibili Otranto, Lecce, Maglie e Palmariggi, oltre che una serie di comparse autoctone e qualche attore locale, come Ippolito Chiarello, uno degli attori italiani più noti nell’Europa dell’Est.
I pregi del film sono la velocità, cosa che i vecchi film della commedia all’italiana non possedevano, un ottimo ritmo, una buona fotografia, complice anche la luce naturale dei luoghi che è stata grandemente valorizzata. Nelle mani di Albanese il Salento diventa, per sua stessa ammissione, come uno di quei libri di favole in cui si aprono le pagine e si sollevano le figure: paesaggi profondi nella loro bidimensionalità.
Ci sono alcune pecche però. La prima è che forse tutto è un po’ troppo veloce, pur offrendo degli spunti interessanti alla risata, in particolare nelle scene che riguardano l’assurdità delle opere d’arte moderna che i tre malcapitati si trovano sotto mano. Degli spunti che derivano da citazioni colte: viene subito in mente quell’episodio interpretato da Alberto Sordi in “Dove vai in vacanza?”, ma anche “La banda degli onesti” e un po’ di quegli spaccati del Sud Italia alla Pietro Germi. Il grande difetto è però la caratterizzazione linguistica, come al solito, in tutti i film di respiro nazionale spostata verso il dialetto barese, a dispetto dell’ambientazione locale. Per il resto, se amate il genere, la visione è caldamente consigliata.
Una delle chicche più belle è quella che ci è sembrata essere la citazione ironica di una scena di “Arancia meccanica“, immortale capolavoro di Stanley Kubrick: con la stessa grazia con cui i drughi ingaggiavano una lotta senza quartiere contro Billy Boy, Salemme e Battiston fanno un delicatissimo valzer, in cui distruggono scatoloni di pasta dopo essere stati licenziati.
Visualizza questo contenuto suDurante la prima serata del Festival di Sanremo 2023, il cantante "ha fatto un casino". L'indomani ha pubblicato sui social una lettera alla città dei fiori.
L'artista, che si è classificata seconda al talent show targato Sky, si esibisce a marzo nei club di Palermo, Milano e Roma. Dopo due mesi, torna a portare sul palco la sua arte e la sua verve divertente e provocatoria.
L'attrice aveva già vestito i panni della scrittrice e giornalista in un cortometraggio del 2019. Ora la sfida è quella di districarsi nei panni di una donna forte e determinata, sicuramente sfaccettata, in ben otto puntate.
Nella notte tra il 12 e il 13 febbraio la popstar delle Barbados si esibisce all'attesissimo evento sportivo statunitense. E porta sul palco la rappresentazione delle donne nere e dei migranti.
Da utilizzare con gli amici in discoteca o più semplicemente nei balletti di TikTok. La performance delle sorelle Iezzi ha infiammato il palco dell'Ariston.
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