Salviette struccanti: perché fanno male alla pelle?

Ecco i pro e i contro, come utilizzarle al meglio e le alternative biodegradabili e green

Le salviette struccanti possono essere un valido aiuto quando siamo fuori casa, e ci possono “salvare la vita” in situazioni di emergenza o in viaggio, ma come per ogni prodotto industriale, accanto ai tanti pro, ci sono numerosi contro, e possono far male alla pelle.

Infatti, non essendo prodotti naturali, possono arrecare danni. Gli ingredienti contenuti risultano essere spesso aggressivi, e creano secchezza, arrossamenti, irritazioni e macchie con un uso prolungato o scorretto.

Farne a meno, però, è davvero difficile. Le abbiamo sempre in borsa o in valigia. Sono le alleate perfette quando dobbiamo ritoccare un trucco “sbavato” sotto gli occhi o un rossetto fuori contorno.

Per questo DireDonna, oltre a elencarvi i motivi per i quali non abusarne, vi consiglia quale è il corretto utilizzo delle salviette struccanti, e delle alternative green o fatte in casa.

Perché le salviette struccanti fanno male alla pelle

La praticità di questo prodotto ci fa spesso dimenticare i suoi svantaggi e le ripercussioni che può avere sul nostro viso. Abbiamo stilato una lista delle principali controindicazioni nell’utilizzo eccessivo delle salviette struccanti, specie di quelle non naturali:

  • causano arrossamenti e irritazioni: composte principalmente da alcol e tensioattivi (che permettono alla salvietta di restare umida e agevolano un’azione più veloce sul make-up), le salviette rendono la pelle più sensibile e soggetta a questi inestetismi;
  • modificano il ph della pelle: le salviette struccanti difficilmente si differenziano per tipi di pelle, quindi non tengono conto del nostro ph, agendo in maniera aggressiva per svolgere la loro funzione;
  • non puliscono a fondo: un detergente non può essere sostituito da un panno umido, la pulizia del nostro viso sarà solo superficiale. Batteri, particelle inquinanti e pelle secca non vengono rimossi nel modo giusto;
  • agiscono per ore: se abbiamo necessità di utilizzarle, solitamente non abbiamo la possibilità di sciacquare il viso, quindi le sostanze non naturali contenute nella trama continuano ad agire sulla pelle rovinandola anche dopo il passaggio.

Alla praticità, quindi, motivo principale dell’uso delle salviette struccanti, va contrapposta la pazienza di prenderci cura di noi e del nostro viso.

Come usare al meglio le salviette struccanti

Se siamo fuori casa e le salviette struccanti sono l’unica soluzione, basterà farne un uso corretto per non danneggiare la nostra pelle.

Quando è necessario utilizzarle ci sono delle regole imprescindibili:

  • passate le salviette strofinando lentamente, non con gesti troppo energici;
  • solitamente è consigliato passare una prima volta per rimuovere il grosso, e la seconda, con una salvietta nuova, per il resto;
  • accertatevi di aver passato le salviette su tutta la zona interessata per non lasciare residui di trucco;
  • utilizzate sempre acqua tiepida per sciacquare il viso.

Alternative biodegradabili e green

Possiamo optare per delle alternative alle tradizionali salviette in commercio, per compiere questi semplici gesti quotidiani. Naturalmente utilizzare un buon detergente o sapone struccante mattina e sera è il primo passo per prenderci cura della nostra pelle. Basta leggere le etichette, e selezionare l’opzione più adatta al nostro ph e con un INCI ottimo. Gli stessi passaggi nella scelta vanno fatti per le salviette struccanti.

A questi bisogna aggiungere il fattore eco, quindi scegliere alternative green e biodegradabili, o perché no fatte in casa, può essere la strada giusta. I prodotti tradizionali hanno un impatto problematico non solo sulla nostra pelle, ma anche sull’ambiente.

In commercio troviamo salviette realizzate in materiali biodegradabili e 100% naturali, come quelle in fibra di bambù lavabili e riutilizzabili e panni in microfibra, acquistabili in erboristeria, dai quali potrete ritagliare dei dischetti struccanti.

Potete realizzare detergenti per il viso, completamente ecologici, anche in casa. Tante sono le proposte e le ricette dal web. I componenti più gettonati sono yogurt di kefir, olio di mandorle dolci o di jojoba, infuso di camomilla e acqua di rose o fiordaliso. Con dell’argilla bianca potrete anche ottenere il vostro latte detergente casalingo e vegan.

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