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Un metodo alternativo al gel, molto più versatile e artistico, anche se complesso.
La ricostruzione unghie in acrilico è un metodo completamente differente da quello in gel, che è invece più comune sia in termini di utilizzo e realizzazione, sia per quanto riguarda la scelta del materiale.
L’acrilico per unghie usato nelle ricostruzioni nasce negli Stati Uniti d’America negli anni Quaranta e Cinquanta, dove già agli esordi ha visto un enorme riscontro positivo. In Italia e in Europa la tecnica si è diffusa tuttavia con un netto ritardo e ad oggi risulta poco utilizzata a livello commerciale, in quanto richiede una notevole manualità.
La ricostruzione viene effettuata combinando il polimero, una polvere acrilica, e un liquido specifico, chiamato monomero. L’unione di questi due prodotti determina una reazione chimica e permette di ottenere un composto estremamente modellabile e compatto, che viene applicato sulla superficie dell’unghia naturale, al fine di creare uno strato resistente e solido in caso di copertura, o di allungare l’unghia stessa attraverso l’uso di nails form.
La ricostruzione in acrilico non è altro che una metodologia per ricostruire o effettuare una copertura su unghia naturale.
Questa tecnica differisce dalla ricostruzione in gel per una serie di caratteristiche peculiari:
La ricostruzione unghie in acrilico è indicata soprattutto per ripristinare un normale letto ungueale, ed eventualmente allungarlo su persone colpite da onicofagia grave o che, a causa di traumi legati alle unghie, non riscontrano una crescita normale o uniforme dell’unghia stessa, che presenta solchi o avvallamenti marcati e decisamente antiestetici o ancora eventuali anomalie.
Come per i kit ricostruzione unghie in gel, anche per quella in acrilico occorrono i classici strumenti base:
Ovviamente servono anche i materiali strettamente legati alla ricostruzione:
La ricostruzione unghie in acrilico si effettua grazie ad una sorta di resina caratterizzata dalla reazione chimica che avviene tra la polvere (polimero) e l’apposito liquido (monomero). Per creare questa resina è necessario immergere il pennello – che deve essere necessariamente a punta (Kolinsky in martora) – nel monomero e successivamente nella polvere, creando in pochissimi secondi una pallina di prodotto simile ad una plastilina, che andrà poi applicata sull’unghia e modellata a seconda delle necessità e di ciò che si vuole creare.
Questa resina è molto modellabile e compatta, si lavora direttamente sull’unghia naturale preparata precedentemente come si fa per la ricostruzione in gel, andando a creare così uno strato robusto e resistente che si asciuga all’aria, con il vantaggio che il prodotto non cola in alcun modo e resta perfettamente aderente nella posizione in cui viene applicato. Ecco perché, con l’acrilico, chi ha manualità e dimestichezza riesce tranquillamente a realizzare anche decorazioni tridimensionali che con il gel, al contrario, sono inimmaginabili.
Inoltre, al contrario del gel, come detto in precedenza, in questa tecnica non è necessario l’utilizzo di una lampada UV perché la polimerizzazione avviene semplicemente all’aria. Il solo difetto dell’acrilico è fondamentalmente l’odore pungente e piuttosto fastidioso che molte operatrici non riescono a tollerare: si consiglia sempre l’utilizzo di una mascherina protettiva per evitare di inalare le polveri di limatura, e di effettuare il trattamento preferibilmente in un locale areato in modo da rendere il tutto meno fastidioso.
La maggiore difficoltà riscontrabile nella ricostruzione unghie in acrilico sta sostanzialmente nel riuscire a creare la giusta combinazione di quantità tra monomero e polimero.
Nel caso in cui questo passaggio non venga effettuato in maniera corretta possono verificarsi due problemi:
La miscela perfetta ed adeguata ad una ricostruzione in acrilico dovrebbe essere caratterizzata da un rapporto tra polimero e monomero ben preciso: due parti di liquido e una parte di polvere.
Tutto questo si impara con moltissima pratica e tanto esercizio ma, come nel caso della ricostruzione unghie in gel, il consiglio è sempre quello di non improvvisarsi onicotecniche e di seguire corsi specifici in grado di fornire le nozioni adeguate per realizzare questo trattamento in totale sicurezza e con professionalità, a maggior ragione se si andranno a trattare le unghie di eventuali clienti.
Effettuare una ricostruzione in acrilico perfetta richiede conoscenze specifiche e tecniche che non si apprendono semplicemente visionando tutorial online. Meglio evitare il fai da te, dando priorità alla salute.
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