Vini d'Italia: il Moscato DOC dell'isola di Pantelleria

Il Moscato di Pantelleria Doc è un vino naturalmente dolce, che si ottiene esclusivamente con uve del vitigno Zibibbo appassite al sole, prive di qualsiasi arricchimento: ecco perché “solarità”.

Colore, profumo e sapore ne fanno un mix semplicemente delizioso: colore oro antico giallo; fragranze con sentori di dattero, miele o albicocche, di frutta matura; sapore caldo e morbido; gradazione alcolica minima del 15%: queste le caratteristiche organolettiche di un Moscato di Pantelleria DOC ottenuto solo da uva fresca, torchiata subito dopo la raccolta.

Il Moscato di Pantelleria Doc a tavola
Il sapore dolce e delicato fa del Moscato di Pantelleria un elegante vino da dessert: si accompagna alla classica pasticceria secca della tradizione pantesca e siciliana, in cui ricotta, canditi e mandorle sono protagonisti, con il torrone e la frutta secca. Ma si accompagna benissimo a qualunque dessert. Si consiglia di servirlo in coppe, ad una temperatura di circa 8°-10° C.

La sua zona d’origine
Il Moscato di Pantelleria Doc trova il suo habitat ideale esclusivamente nei terreni vocati alla qualità dell’intera, meravigliosa isola di Pantelleria, in provincia di Trapani, un’isola di origine vulcanica, dalle fertili terre dove si coltiva un vitigno antico, il Moscato d’Alessandria o Zibibbo, dall’arabo zabib, che significa frutta appassita al sole.

È la terra di sapori antichi di una cultura millenaria, tra cui primeggia il Moscato di Pantelleria Doc. Vino voluttuoso: secondo la leggenda, o la storia?…Giacomo Casanova ne offriva sempre un bicchierino alle sue donne prima di farle cadere fra le sue braccia. Sulle terrazze pantesche, in perfetta armonia con orzo, grano e capperi, crescono i vitigni di zibibbo dai quali si ricava il Moscato di Pantelleria.

Il Moscato di Pantelleria Doc può vantare una storia ricca di importanti riconoscimenti: premiato nel ’900 all’Esposizione di Parigi, fu inserito nel 1936 tra i vini tipici italiani per il suo “aroma delicato e fine e per il suo sapore vellutato, dolce, carezzevole, generoso”, e ottenne la denominazione di origine controllata nel 1971, terzo tra i vini siciliani. Uno splendido esempio colturale e culturale e di una potenzialità enologica di elevato standard.

Curiosità
Il paesaggio dell’isola di Pantelleria è semplicemente unico. Le vigne non hanno pali né fili o spalliere: sembrerebbero selvaggi e spontanei, gli alberelli di Zibibbo, se non crescessero regolari, protetti dalla fossa di terreno sabbioso. In effetti, questa suggestiva isola si presenta come un grande giardino coltivato a vite, con chilometri di muretti a secco e terrazzamenti.

photo credit: Kliò via photopin cc
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