Uova fresche: quanto durano e come conservarle
Come conservare le uova fresche e in che modo capire se queste sono ancora buone da mangiare o se stiamo mettendo in pericolo la nostra salute? Proviamo a scoprirlo.
Impegnata nel labirinto degli antipasticosì cari alla tradizione natalizia, ho perduto di vista il piatto molto importante, il primo piatto. Rimedio oggi consigliandovi un primo a base di asparagi e salmone che andrebbe bene per il cenone della vigilia, una ricetta che mette insieme raffinati sapori di terra e di mare per deliziare il gusto dei vostri ospiti, familiari o amici. Naturalmente, per un piatto raffinato un vino d’élite: il Franciacorta. Successo assicurato se seguirete le “istruzioni per l’uso”.
Tritate l'erba cipollina. In una ciotola aprite le uova e, con una piccola frusta, mescolatele con la farina. Quando sono amalgamate versate il latte, un pizzico di sale e l'erba cipollina. Lasciate riposare la pastella 20 minuti. Poi riscaldate una padellina di ferro leggermente unta di burro e preparate le crespelle: versate un mestolino di pastella nella padellina e fate in modo che si distribuisca uniformemente. Lasciate rassodare da un lato poi, con una spatolina, girate la crespella e cuocete anche dall'altro. Proseguite così fino ad esaurimento della pastella e man mano ammonticchiate le crespelle su un piatto vicino ai fuochi. Pulite gli asparagi: tagliate un paio di centimetri dal gambo, quella parte più dura e terrosa, poi grattate con un coltello anche il resto del gambo fino alla parte verde. Lavate gli asparagi sotto acqua fredda. Poi tagliate le punte tutte uguali a una lunghezza di circa 5 centimetri e riducete a tronchetti i gambi. Mondate anche la carota, il porro e una costa di sedano e tritate il tutto. In una padella sciogliete il burro rimasto sul fuoco, aggiungete le verdure e i gambi di asparagi a tocchetti. Allungate con un mestolino d'acqua, insaporite con del timo fresco e cuocete coperto per 20 minuti; poi frullate, assaggiate e regolate di sale e pepe. Tagliate a striscioline il salmone affumicato, tagliate per il lungo e poi ancora a metà le punte degli asparagi, quindi sbollentatele per 6 minuti in acqua bollente; scolatele e tenetele in caldo. Al momento di andare in tavola, riscaldate nel forno a 100 gradi tutte le crespelle avvolte da carta di alluminio. Componete infine i piatti: appoggiate una crespella su un piatto singolo riscaldato, stendete due cucchiai di salsa e qualche asparago, coprite con un'altra crespella, altri asparagi e salmone. Procedete allo stesso modo per tutti i piatti, decorate con timo fresco e portate in tavola
I vini in alternativa Riesling Italico Doc Il Riesling Italico DOC è ottenuto dalla vinificazione dell’omonimo vitigno (minimo 85%), eventualmente completato da uve Riesling Renano, Pinot Nero (vinificato in bianco), Pinot Grigio e Pinot Bianco (massimo 15%). Viene prodotto anche nelle versioni Frizzante e Spumante. Va servito a una temperatura di 10 °C, con antipasti magri, passati di verdure dolci, piatti a base di uova e pesci d’acqua dolce fritti ed in umido. E inoltre, con tortini di verdure, risotto ai funghi e risotto con le quaglie, filetto di pesce persico al vino bianco, preparazioni a base di pesce, antipasi di pesce, salame e prosciutto d’oca, prosciutto crudo, Salame di Varzi, risotto alla certosina, zuppa alla pavese Breganze Pinot Grigio Doc Il vino Breganze - Pinot Grigio Doc è secco-fermo, di colore giallino chiaro a volte ramato, dal profumo gradevole, delicato, caratteristico; dal sapore: secco, fresco ed elegante. La gradazione alcolica è 10,5° 12° il superiore, la sua temperatura di servizio è di 10-12 °C. Si sposa benissimo con primi e secondi di pesce ed in particolare pesci di mare al forno. Ma è ottimo anche con arrosti di carni bianche e rosse, formaggi piccanti e pollame nobile. Va degustato in calici bordolesi a una temperatura di 16-18°C. Il Breganze Doc Bianco si abbina a minestre, primi piatti e zuppe di pesce, pesci bolliti o con salse dal sapore delicato. Va degustato in calici di media capacità a tulipano svasato a una temperatura di 8-10°C. Nella versione Torcolato va abbinato a preparazioni dolci a pasta non lievitata, abbastanza consistenti, pasticceria secca, creme con uva passa e miele, oppure con preparazione a base di fegato d’oca e formaggi erborinati. Va consumato nell’arco dei cinque-sei anni successivi alla vendemmia in calici per vini dolci passiti (di media capacità a tulipano) a una temperatura di 10-12°C. Frascati Doc Il Frascati Doc ha colore giallo paglierino più o meno intenso; profumo vinoso, caratteristico e delicato; sapore sapido, morbido, fine e vellutato. La gradazione alcolica minima è di 11 gradi. Con una gradazione alcolica minima di 11,5 gradi, può portare la qualifica ”Superiore”. Può essere prodotto nella versione ”Secco o asciutto”, con un contenuto massimo di zuccheri residui dell’1%; ”Amabile”, dall’1 al 3%; ”Dolce o cannellino” con contenuto massimo in zuccheri residui dal 3 al 6%. Il Frascati è il vino classico che accompagna quasi tutti i piatti della cucina romana. Si accompagna perfettamente ad antipasti, minestre, primi e secondi piatti di pesce e carni bianche, formaggi di media stagionatura, oltre ad essere ottimo come aperitivo. Si abbina benissimo alle minestre di farro, a pasta con fagioli o ceci; ottimo se accompagnato ad una minestra di lenticchie o la pasta e broccoli in brodo d’arzilla; bucatini all’amatriciana, spaghetti alla carbonara, tagliatelle, fettuccine e certamente gli spaghetti cacio e pepe tra i primi piatti di pasta. Photo Credit: rossamente via photopin cc
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