Uova fresche: quanto durano e come conservarle
Come conservare le uova fresche e in che modo capire se queste sono ancora buone da mangiare o se stiamo mettendo in pericolo la nostra salute? Proviamo a scoprirlo.
Fettine di vitello, una carne pregiata per un giorno speciale.
Un secondo piatto veloce ed un tocco esotico con la salsa di soia. Raffinato, elegante e naturalmente buono ma, purtroppo, poco economico. Potete sostituire il filetto di vitello con filetto di maiale, altrettanto gustoso e più accessibile, piccante quel tanto che basta. E a pranzo sotto l’albero un buon vino italiano come il Chianti Docg, la perla dei vini toscani.
Avvolgete ogni fetta di filetto di vitello con uno spago da cucina per mantenere la forma durante la cottura. Pulite i cipollotti e tagliateli a spicchi. Tagliate a fette sottili l'ananas e tagliate al vivo i mandaranci. Mettete le fette di carne in una ciotola, salate e bagnate con lo sherry; lasciate marinare per 15 minuti, poi bagnate con due cucchiai di salsa di soia, dove avrete stemperato la Maizena. Dopo circa 5 minuti, sgocciolate la carne dalla marinata e cuocetela a fiamma alta in una padella antiaderente 2 minuti per parte con due cucchiai d'olio, mantenendola rosata all'interno. Aggiungete alla marinata il miele, l'aceto e la salsa di soia. Togliete la carne dalla padella e tenetela in caldo avvolta in carta d'alluminio vicino ai fuochi. Rosolate nello stesso fondo di cottura i cipollotti, le fette di ananas e gli spicchi di mandaranci. Dopo qualche istante, unite la marinata della carne e il peperoncino tritato grossolanamente. Mescolate e cuocete per qualche minuto in modo da far addensare la salsa, assaggiate e regolate di sale e pepe. Sistemate i filetti, l'ananas, i cipollotti e gli spicchi di mandaranci nei piatti, nappate con la salsa in agrodolce e servite subito.
Per porzione 125 calorie Altri vini consigliati in abbinamento Dolcetto di Ovada Superiore - Conero Rosso Riserva Docg Il Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Il Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada ha colore rosso rubino intenso tendente a riflessi granati con il passare degli anni; profumo vinoso, caratteristico, con eventuali sentori di legno e di mora e ciliegia che rendono questo vino piacevole in gioventù ma anche nell’invecchiamento; sapore asciutto, morbido, con un delicato retrogusto mandorlato, eventuali sentori di frutta e/o di spezie. La gradazione alcolica minima prevista è pari all’11,5%. È un vino a tutto pasto e molto versatile, che si accompagna ottimamente ad antipasti a base di salumi; primi piatti con sughi di carne o tartufo, agnolotti, ravioli, taglierini, paste e risotti con sughi di carne o di funghi, polenta; piatti a base di funghi; carni bianche e rosse arrosto, in umido e selvaggina da pelo. Ideale l’abbinamento con formaggi a pasta morbida se giovane e con gli zampetti di maiale alla piemontese. Dopo qualche anno di invecchiamento è adatto anche a piatti più robusti. Si consiglia di servirlo a 18-20°C in ampi calici o in calici da vino rosso di media grandezza. Conero Rosso Riserva Docg Il Conero Rosso Riserva Docg si presenta con un colore rosso rubino intenso, limpido e brillante con forti sfumature violacee e tendenti al granato con l’invecchiamento; profumo gradevole con note vinose e fini, e floreali e fruttate con la maturazione; sapore armonico, asciutto, morbido e con una leggera nota amara con l’invecchiamento e sentori di ciliegia selvatica, prugna e frutti di bosco. In base ai terreni di provenienza può presentare note speziate e minerali. Infatti, la tipicità di questo vino dipende soprattutto da tre importanti fattori: la qualità dei terreni da cui provengono le uve, la distanza dalla costa e l’eventuale aggiunta di uve diverse da quella Montepulciano. I terreni agricoli della zona anconetana, infatti, sono particolarmente vocati alla crescita di diversi vitigni, sia bianchi che rossi, per il clima caldo e asciutto che garantisce all’uva una maturazione regolare. La gradazione minima è di 12 gradi. Il Rosso Conero si abbina perfettamente a primi piatti conditi con sughi di carne come il timballo di maccheroni al ragù; pietanze a base di carni rosse come arrosti, brasati e stufati; carni di selvaggina e formaggi stagionati. È un vino molto fine per piatti di mezzo a base di carni bianche e ottimo con le specialità in ”potacchio” della cucina marchigiana. In genere, il Rosso Conero si accosta ottimamente a piatti di carne ricchi di grassi come vitello, maiale, cinghiale con cotture al forno e aromatizzazioni al tartufo, ai funghi, oppure alla cacciagione come faraona, fagiano, anatra, pollo con contorni quali castagne, patate, piatti sempre conditi con olio extra vergine di oliva. Si consiglia di degustarlo a una temperatura di 18°-20°C in calici Ballon per rossi corposi e maturi. Photo Credit: avlxyz via photopin cc
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