In cucina con Carla Bruni: ecco la sua ricetta per una pasta semplice e gustosa
In un video pubblicato su Instagram, la ex première dame di Francia ci mostra come preparare un piatto di penne ai pomodori ciliegini.
Sono molto frequenti, oggi, gli incontri informali, semplicemente per stare insieme qualche ora e, magari, rievocare vecchi ricordi comuni. In questi casi, è bene preparare dolcetti semplici da accompagnare ad un buon caffè: frittelle, bignè e pasticcini vari si prestano benissimo allo scopo. Anche lafrutta-dessert, ad esempio, è un’ottima alternativa alla solita frutta di fine pasto, in sostituzione della torta o di un qualsiasi dolce, ma va benissimo anche in semplici momenti conviviali. Queste deliziose frittelle di mele ve lo confermeranno se avrete modo di organizzare un coffee break, un rinfresco pomeridiano o una qualunque occasione di amichevole intrattenimento.
Sbucciate le mele, eliminare il torsolo con l'apposito utensile e tagliatele a rondelle non troppo sottili. Mettete le mele a marinare in un largo piatto, per un'ora, nel brandy e zucchero. Se volete una marinata più delicata aggiungete mezzo bicchiere di acqua tiepida che servirà a far sciogliere lo zucchero. Rigirate ogni tanto le fette di mele. Preparate la pastella diluendo poco alla volta la farina con l'acqua e l'olio. Fate riposare un'ora e poi aggiungete l'albume montato a neve ben ferma. Scolate le fette di mele dalla marinata, asciugatele bene e immergetele nella pastella. Friggete le mele così preparate in olio abbondante e caldissimo, facendo colorire la frutta da ambo le parti; scolatela un attimo su carta assorbente e spolverizzatela con zucchero a velo. Servite le frittelle di mele immediatanente, caldissime.
ATTENZIONE Bisogna aggiungere ai 90 minuti 1 ora per la marinata. Lo sapevate che... *Nonostante tutte le buone intenzioni, c'è il rischio che, una volta cotte, frittelle, creme e bignè non possiedano quella leggerezza quasi aerea che dovrebbero avere. Da cosa può dipendere questa antiestetica stanchezza del fritto? Dalla cattiva qualità del grasso impiegato e di conseguenza dalla dalla errata temperatura del grasso stesso mentre cuoce; dalla padella; dal non aver fatto riposare l'impasto per il giusto tempo; infine dalla pressione atmosferica e dall'umidità eccessiva dell'aria, ecc... *I dolci fritti sono una specialità italiana e tedesca; i dolci devono essere fritti preferibilmente in olio extravergine d'oliva, che frigge ad una temperatura più elevata degli altri grassi e, quindi, non libera pericolose tossine. Nel nostro Sud si spostituisce l'olio d'oliva con sugna, che rende il fritto particolarmente croccante. *Per regolarsi circa la temperatura del grasso da friggere, non possedendo il termometro speciale, bisogna fidarsi della propria vista: il grasso è pronto poco prima di cominciare a fumare e cambiare colore, che diventa più chiaro nel caso dell'olio. Quando si ritiene giunto il momento si può provare la temperatura immergendo nell'olio un pezzettino di pane: appena si formeranno attorno tante piccole bollicine si potrà immergere il dolce da friggere. *È bene aggiungere l'ingrediente da friggere man mano che si scola una parte di quello già cotto, per non alzare troppo la temperatura del grasso di cottura. L'olio o il grasso adoperati per friggere un certo quantitativo di dolci devono essere cambiati ed eliminati, perché diventano tossici. *Il fritto va mangiato caldissimo e non può aspettare troppo tempo, anche perché con l'umidità dell'aria diventa morbida invece di restare croccante. Appena il dolce assume colore dorato, si scola con un mestolo bucato e lo si posa su una carta assorbente in modo che ceda la maggior parte del grasso. La frutta si può friggere anche se intinta prima nella speciale pastella, perché altrimenti sarebbe troppo piena di umidità.
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