"Un po' di Italia nel mio piatto": a lezione di cucina con Carla Bruni
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L’anno nuovo è appena iniziato, ma un’altra festa ci aspetta: l’Epifania. Non è Befana se non c’è il carbone. Secondo la tradizione, la vecchina porta arance,dolci e noci ai bimbi buoni. E ripone tutto dentro una calza o dentro le scarpe che i piccoli le lasciano come dono, in sostituzione delle sue che, come recita la filastrocca, son sempre rotte e bucate. Ai bimbi meno buoni lascia del carbone.
Il rito della Befana ha un legame antico con la terra, il significato dei doni è di tipo propiziatorio per il raccolto e per il nuovo anno. Lo stesso vale per il carbone, anche se portato ai bimbi meno buoni, svolge la funzione di talismano. Infatti il carbone riporta al fuoco, che si accende la sera del 6 gennaio, come elemento di buon auspicio e le cui ceneri un tempo venivano sparse sul terreno per ingraziarsi il raccolto.
Ora il carbone è diventato un dolce di zucchero che i bimbi amano ricevere nelle calze, e sgranocchiare con gusto. Si compra in pasticceria oppure si può realizzare in casa. In rete abbiamo trovato tante ricette gustose.
Gli ingredienti: 400gr di acqua, 400gr di zucchero, 100 gr di zucchero a velo, 1 albume, 1 cucchiaio di alcol puro per alimenti (oppure 1 cucchiano di vodka o grappa), 10 gocce di succo di limone, 7 max 8 pastiglie di carbone vegetale.
La difficoltà della ricetta sta nel reperire il colorante nero per alimenti, è consigliato utilizzare il carbone vegetale, quello in pastiglie che si compra in farmacia.
Ecco come realizzare il carbone dolce: versate l’acqua e lo zucchero in una pentola alta, portate tutto a ebollizione a fuoco medio, mescolando ogni tanto con un frustino a mano per evitare che lo zucchero si bruci. In una terrina a parte versate lo zucchero a velo, le gocce di limone, il cucchiaio di alcol, l’albume e il colorante alimentare. Se volete colorare il carbone di nero triturate le pastiglie di carbone vegetale e versatele nella terrina oppure, per la colorazione rossa o gialla, aggiungete un cucchiaino di colorante alimentare reperibile nei supermercati. Mescolate il tutto. Quando la colorazione del composto sul fuoco assumerà una tonalità ambrata, abbassate la fiamma al minimo e unitevi il composto della terrina. Mescolate velocemente con il frustino elettrico fino a far lievitare il tutto. Fermatevi, attendete che il composto cessi di lievitare, quindi versatelo in un tegame antiaderente leggermente oliato. Ripassatelo sul fuoco per un attimo, compattatelo con il cucchiaio di legno e fatelo raffreddare. Quindi spezzatelo simulando la forma del carbone e distribuitelo nelle calze dei vostri bimbi.
Sarà un talismano davvero gustoso.
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Sempre più presente sulle nostre tavole, il farro perlato è un cereale gustoso, versatile, perfetta alternativa a pasta e riso, con tempi di cottura più rapidi rispetto al cereale integrale e poche calorie: dalla nostra redazione, tutti i consigli su come si cucina, con le ricette più sfiziose per portarlo in tavola. Ma cos’è di preciso il farro perlato? Presto detto. Il farro è un cereale antichissimo, che si presenta in natura “vestito” di una pellicola esterna chiamata glumetta, ricca di fibre, ma anche di vitamine e minerali. Con questa pellicola, il cereale è molto nutriente, ma deve anche subire una cottura particolarmente lunga. Per questo in commercio si trovano due varianti più diffuse, il farro decorticato e il farro perlato. Il primo è solo privo della glumetta; il secondo è sottoposto a un ulteriore processo di raffinazione, simile a quello del riso e dell’orzo. I chicchi del farro, dopo la perlatura, appaiono più chiari, sono più digeribili e cuociono in fretta. Farro perlato: proprietà, calorie e valori nutrizionali Il farro, anche quello perlato, contiene glutine, e dunque non è adatto a una dieta per celiaci. Le sue caratteristiche sono simili a quelle del frumento. Generalmente, 100 g di prodotto offrono 352 calorie e: Grassi 1,7 g, di cui acidi grassi saturi 0,4 g Carboidrati 71 g, di cui zuccheri 1,1 g Fibre 7 g Proteine 14 g Sale 0,06 g. Il farro è un potente antiossidante, aiuta a regolare l’attività dell’intestino, regala grazie alle fibre e alle proteine un senso di sazietà duraturo, fornisce carboidrati di buona qualità, che non appesantiscono. Come si cucina il farro perlato Questo cerale si cucina principalmente in insalata estive, con verdure, legumi, carne o pesce, o in zuppe e minestre, perfette per l’inverno. Il farro perlato, a differenza di quello integrale e decorticato, non deve essere messo in ammollo prima della cottura, e cuoce generalmente in 15/20 minuti, in base al prodotto. A tal proposito, il nostro consiglio è di preferire prodotti bio e di seguire sempre le indicazioni della confezione. Il farro può essere cotto con altri ingredienti (cipolla, legumi, verdure, odori) per realizzare zuppe e minestre, oppure bollito in acqua salata, proprio come la pasta, scolato e condito. Per un’insalata di farro estiva, basta riporre il piatto in frigorifero come si farebbe per l’insalata di riso. In questa maniera, diventa una portata perfetta per gite e pic nic. Ecco, ora, tre ricette sfiziose e veloci da preparare, per tutti i gusti. Farrotto con zucchine e zafferano Ingredienti 300 g di farro perlato 700 g di zucchine 1 cipolla 1 bustina di zafferano 150 ml di latte olio extravergine di oliva, parmigiano, erba cipollina, sale e pepe Procedimento Lessate il farro in acqua. Nel frattempo fate rosolare la cipolla nell’olio, aggiungete le zucchine a rondelle, fate cuocere 10 minuti, aggiungere lo zafferano sciolto in poca acqua di cottura, sale e pepe. Dopo 5 minuti aggiungete il bicchiere di latte, il farro scolato e fate saltare per qualche minuto. Mantecate con parmigiano e servite con una spolverata di erba cipollina tritata. Farro, fagiolini e soia Ingredienti 300 g di farro perlato 80 g di germogli di soia 250 g di fagiolini 3 uova 1 peperone 1 cipolla salsa di soia, olio extravergine di oliva, sale e pepe Procedimento Fate bollire i fagiolini, scolandoli al dente. Nel frattempo lessate il farro. Rompete le uova in una padella oliata e strapazzatele. In un’altra padella rosolate la cipolla in olio, aggiungete un peperone a striscioline e fate saltare a fuoco vivo. Aggiungete germogli di soia, il farro, i fagiolini e salsa di soia. Cuocete un paio di minuti e aggiungete le uova strapazzate. Zuppa di farro e ceci Ingredienti 150 g di farro perlato 1 barattolo di ceci 100 g di passata di pomodoro 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano 40 g di pancetta tesa olio extravergine di oliva, sale e pepe Procedimento In una padella oliata fate appassire un tritato di cipolla, sedano e carota, aggiungendo pancetta frullata finché il grasso non si è sciolto. Unite un bicchiere di passata di pomodoro e fate insaporire per 5 minuti. Versate il farro e un litro di acqua calda. Quando è quasi cotto aggiungete un barattolo di ceci precotti, per metà interi e per metà passati. Mescolate e servite il piatto caldo.
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