Atteso per nove mesi con trepidazione, il parto è un’esperienza che tantissime donne vorrebbero condividere con il proprio compagno. A volte, però, capita che quest’ultimo si rifiuti di varcare le porte della sala parto e che la delusione e la rabbia possano rovinare uno dei momenti più belli della vita di una coppia. Cosa fare se lui non vuole assistere al parto?
Parlatene Prima di tutto è importante chiarire i motivi del no: alcuni uomini possono trovare frustrante non potere fare nulla mentre la propria compagna soffre, altri ancora potrebbero essere impressionabili o addirittura fragili emotivamente. Non si tratta solo di un momento di particolare sofferenza per la futura mamme, ma anche di preoccupazione e pressione emotiva per il futuro papà ed è necessario tenerne conto.
Un aiuto esterno Parlare con l’ostetrica potrebbe essere utile per far cambiare idea al vostro partner: la sensazione di essere impreparati potrebbe aver fatto desistere il vostro compagno dal proposito di essere presente alla nascita del bambino. In questi casi, è d’aiuto fargli capire quanto può essere centrale il suo ruolo.
Non forzare la mano Costringere il padre del bambino a essere presente alla sua nascita sarebbe sicuramente controproducente: non avete bisogno di un uomo nervoso accanto a voi o di litigare in un momento così delicato. Piuttosto, accettate la sua scelta e cercate di coinvolgerlo il più possibile durante i controlli prenatali e il corso preparto dove potrà conoscere altri papà con le sue stesse preoccupazioni.
Trova un’alternativa Chiedi a qualcun altro di esserti a fianco durante il parto: la tua scelta può ricadere su tua madre, tua sorella, su un’amica, ma ti indichiamo anche un’altra possibilità. Infatti, puoi rivolgerti a una doula, una assistente fuori dallo staff medico che, forte della sua esperienza personale e della sua preparazione, offre un sostegno durante il travaglio.
a cura di Valentina Fumo
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