Uova fresche: quanto durano e come conservarle
Come conservare le uova fresche e in che modo capire se queste sono ancora buone da mangiare o se stiamo mettendo in pericolo la nostra salute? Proviamo a scoprirlo.
Durante il pranzo di Natale Napoletano si preparano pietanze ricche e gustose: ecco il menu tradizionale da rifare a casa.
Cosa c’è di meglio di un pranzo di Natale tradizionale magari con le ricette tipiche della cucina napoletana? Il pranzo di Natale napoletano è caratterizzato da ricette ricche e sostanziose legate alla tradizione che non possono mai mancare sulle tavole delle famiglie partenopee: dagli antipasti e piatti che richiedono una cottura lunga alle insalate e fritture veloci, sia di carne sia di pesce.
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A fine pasto sono serviti numerosi dolci ricchi e prelibati della tradizione. Di seguito vi indichiamo un menu tipico del pranzo di Natale a Napoli da poter riproporre a casa con facilità.
Tagliate a pezzi 1 costa di sedano, 1 carota e 1 cipolla e fateli bollire in una pentola dai bordi alti per 10 minuti. Pulite e tagliate a pezzi 400 g di cotiche e 400 g di puntine, tagliate a metà 400 g di piedino di maiale e metteteli a cuocere in una pentola con il brodo vegetale, preparato precedentemente. Aggiustate di sale, pepate e cuocete a fuoco dolce per almeno tre ore. Lavate accuratamente 500 g di scarola, 500 g di cicoria, 500 g di bietola costa e 500 g di cavolo nero; tagliate a pezzi e tenete da parte. Quando la carne sarà cotta toglietela dal brodo e pulitela da pelle e ossa e tenete al caldo. Mettete il brodo per 2 ore in frigorifero. Passate le due ore, sgrassatelo e rimettetelo sul fuoco con le verdure pulite e fate cuocere per 20 minuti. A cottura ultimata aggiungete la carne, riscaldate per ancora per 2 minuti e infine servite con un filo d’olio extravergine di oliva a crudo e parmigiano grattugiato.
Snocciolate 250 g di olive miste verdi e nere. Tagliate 100 g di cetriolini sott’aceto per la lunghezza. Pulite 1 grosso cavolfiore da 1 chilo, dividetelo in cimette e lessatelo in abbondante acqua salata, dovrà essere cotto al dente e non sfatto. In una ciotola capiente unite il cavolo con 100 g di capperi lavati e dissalati, le olive, i cetriolini, 100 g di peperoni sott’olio affettati e ben scolati e 100 g di filetti di acciughe. Condite con poco olio extravergine di oliva, aceto di vino bianco e sale. Mescolate e tenete al fresco fino al momento di servire.
Mettete in ammollo 700 g di baccalà dissalato per tre giorni, pulitelo togliendoli la pelle ed eventuali spine aiutandovi con una pinzetta. Tagliate in pezzi di circa 5-6 cm e infarinateli. Scaldate abbondante olio di arachidi e friggete il pesce poco per volta per mantenere costante la temperatura dell’olio. Scolate e tenete al caldo fino al momento di servire.
Su una spianatoia versate 500 g di farina e fate un buco nel mezzo, aggiungete 60 g di zucchero, 60 g di burro sciolto e fatto raffreddare, 2 uova, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaio di vino bianco secco di qualità e la buccia di 1 limone grattugiato. Impastate con le mani lavorando gli ingredienti dall’esterno verso l’interno, aggiungete altre 2 uova e formate una palla, avvolgetela in un panno e mettete a riposo per un’ora. Passato il tempo riprendete il panetto e tagliate dei pezzi di pasta come salsicciotti grossi quanto un dito e tagliatelo in pezzi più piccoli ricavando una forma rotonda. Friggeteli in abbondante olio di arachide e, quando saranno dorati, scolateli dall’olio e asciugateli su carta assorbente. In un pentolino sciogliete 300 g di miele per farlo diventare liquido e aggiungete 100 g di frutta candita mista. Unite gli struffoli fritti e mescolate in modo che il miele e i canditi si attacchino per bene. Togliete da fuoco e disponeteli in una torretta, terminate con le codette di zucchero colorate.
Come conservare le uova fresche e in che modo capire se queste sono ancora buone da mangiare o se stiamo mettendo in pericolo la nostra salute? Proviamo a scoprirlo.
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