Microdermoabrasione, benefici e controindicazioni

Un trattamento di medicina estetica che contrasta macchie della pelle, rughe e cicatrici: tutto quello che c’è da sapere

La microdermoabrasione è un trattamento di medicina estetica che consente di rimuove lo strato esterno della pelle, con molti benefici, ma anche diverse controindicazioni che non lo rendono adatto a tutti. Questa procedura, eseguita da un medico specializzato, permette di esfoliare la pelle, ridurre i segni dell’invecchiamento e rendere l’incarnato più uniforme.

Durante la seduta, infatti, lo specialista utilizza dei micro cristalli per esfoliare delicatamente la superficie con uno strumento a bacchetta. L’attrito consente la rimozione dello strato superiore e così delle cellule morte. L’operazione non è dolorosa, anche se potrebbe provocare un leggero fastidio, e dura 30-40 minuti per il viso e 20 minuti per il collo.

Al termine del trattamento potrebbero verificarsi lievi gonfiori o sintomi simili a scottature solari per alcuni giorni. Quanto ci vuole per vedere i primi risultati e i segni del tempo ridotti? Possono essere necessari tra i 5 e i 16 trattamenti, da eseguire settimanalmente, ogni 2 settimane o mensilmente, a seconda del tipo di pelle e del motivo del trattamento. I risultati non sono permanenti.

Differenza tra dermoabrasione e microdermoabrasione

Anche la dermoabrasione è un trattamento di medicina estetica, ma più invasivo della microdermoabrasione. La dermoabrasione, infatti, utilizza metodi più intensivi per rimuovere lo strato superiore della pelle. Viene solitamente raccomandata dal dermatologo per rimuovere cicatrici da acne, cicatrici causate da incidenti o interventi chirurgici, tatuaggi.

La dermoabrasione, tra l’altro, è adatta solo a persone con la pelle chiara, mentre la microdermoabrasione può esserlo per tutti.

I benefici della microdermoabrasione

L’obiettivo della microdermoabrasione è rendere la carnagione più liscia, luminosa e più uniforme nel colore.

Il trattamento, quindi, permette di contrastare:

  • rughe;
  • opacità della carnagione;
  • colore della pelle non uniforme;
  • macchie dell’età;
  • struttura della pelle irregolare dovuta a acne;
  • macchie scure che possono formarsi dopo che l’acne si risolve in melasma (alterazione cromatica della cute);
  • macchie solari e delle pelle in generale;
  • piccole cicatrici.

I dermatologi possono anche utilizzare la microdermoabrasione per migliorare i risultati dei prodotti antietà o sbiancanti, in quanto la procedura può aiutare gli ingredienti a penetrare nella pelle.

Controindicazioni del trattamento

Nonostante i notevoli vantaggi della microdermoabrasione già elencati, esistono anche controindicazioni in casi particolari.

Le persone che hanno assunto nei 6 mesi precedenti al trattamento l’isotretinoina, un principio attivo utilizzato nei farmaci per l’acne, potrebbero dover aspettare prima di iniziarlo, seguendo il parere dello specialista. Infatti, potrebbero veder aumentate le possibilità di complicazioni come le cicatrici.

In generale, prima di pensare a trattamenti estetici, è sempre opportuno parlare con un medico o un dermatologo della comparsa o del cambiamento di macchie sul viso e sul corpo, perché potrebbero essere sintomo di problemi di salute ben più gravi, come tumori della pelle.

Quando si effettua la microdermoabrasione, bisogna tenere conto del fatto che nei giorni successivi si potrebbero notare:

  • gonfiore della zona trattata;
  • arrossamenti della pelle, simile alle scottature da esposizione solare;
  • lividi;
  • una sensazione di bruciore o di puntura;
  • aumento della sensibilità della pelle alla luce solare.

Dopo il trattamento, è consigliabile utilizzare la protezione solare. Questa piccola accortezza contribuirà a garantire migliori risultati e ridurre il rischio di effetti collaterali. La microdermoabrasione, infine, potrebbe non essere adatta a persone la cui epidermide cicatrizza facilmente o è soggetta a herpes.

Seguici anche su Google News!

Storia

  • Pelle