Frasi di Mare Fuori: le più belle e significative della serie cult

Dai Romeo e Giulietta di Napoli al riscatto in un Ipm immaginario: Mare Fuori è una serie che non lascia indifferenti. Ecco le migliori frasi pronunciate dai personaggi.

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Mare Fuori è una serie italiana che ha raccolto moltissimi fan in tutto lo Stivale (anche se i napoletani, per ovvie ragioni geografiche, ci sono particolarmente affezionati). Quello che la serie Rai racconta è una storia positiva di riscatto: lontani dai luoghi comuni del delinquente affascinante e misterioso, le storie di Mare Fuori sono quelle di adolescenti sempre in bilico tra bene e male, aiutati da adulti che li aiutano a compiere le scelte giuste.

La serie parla di un immaginario Ipm, ovvero un istituto di detenzione minorile, di Napoli – il vero Ipm a Napoli si trova sull’isola di Nisida. Le differenze tra finzione e realtà sono naturalmente tantissime (per esempio, le detenzioni dei minori non sono mai così lunghe come si vede nella serie, perché si trovano sempre misure alternative per la riabilitazione, ma altrimenti non ci si affezionerebbe ai personaggi). Tuttavia sono proprio l’empatia e l’identificazione ciò che rende questa serie tanto di successo.

Le frasi più iconiche di Mare Fuori

Abbiamo raccolto alcune delle citazioni più iconiche di Mare Fuori, accompagnate da chi le pronuncia e, laddove necessario, di un po’ di contesto:

  • Chi mi incendia l’anima, non lo voglio perdere” (Carmine Di Salvo a Rosa Ricci, i due sono innamorati ma figli di clan di camorra rivali tra loro);
  • L’amore è come il fuoco. O ti scalda il cuore o ti brucia la casa” (Pino);
  • L’odio è un veleno principalmente per chi lo prova” (Sofia Durante, è la direttrice dell’Ipm);
  • Io ho solo un modo di dimenticare tutto questo dolore. È quello di non sentire più niente. Nemmeno più il bene” (Rosa Ricci, divisa tra amore e famiglia d’origine);
  • La libertà cercatela prima dentro” (Carmine Di Salvo ai suoi compagni di Ipm);
  • In questo mare che ti porti dentro, ti voglio tenere per mano” (Carmine Di Salvo a Rosa Ricci);
  • Ho capito che la vendetta non è la scelta giusta” (Gaetano “Pirucchio”, dopo aver concluso il proprio percorso di riabilitazione).

Le frasi più significative dei singoli personaggi

Qui invece trovate alcune frasi emblematiche di alcuni tra i personaggi più interessanti:

  • Devi dire a mio padre che suo figlio non è un assassino” (Gaetano “Pirucchio” a Mimmo, dopo essere stato colpito a morte da quest’ultimo, Gaetano veniva ricattato affinché uccidesse a sua volta Mimmo);
  • Ci vuole più coraggio a essere pecora in mezzo ai lupi che lupi e basta” (Carmine Di Salvo, che i giovani del clan rivale chiamano ‘o Piecoro, per il suo rifiuto della camorra);
  • Io quando sono a pezzi mi faccio una domanda. Sono viva? Se la risposta è sì, vuol dire che una soluzione c’è” (Silvia);
  • L’amore non si può fermare, non si può mettere in gabbia” (Pino);
  • L’amore fa male dall’inizio alla fine. Questo è l’amore” (Rosa Ricci);
  • La vita sapete com’è. La vita ti dà solo mazzate” (Mimmo);
  • Io sono come sono non come mi vorrebbero gli altri. Al contrario tuo, reagisco alle ingiustizie” (Giulia “Crazy J” a Gianni “CardioTrap”, al quale ha plagiato una canzone);
  • Io sono come i cani, sono fedele, non abbandono gli amici” (Pino).

Perché Mare Fuori è una serie che lascia il segno

Oltre all’empatia e all’identificazione, Mare Fuori contiene una serie di ragioni per entrare nel cuore di spettatori e spettatrici. Per esempio il fatto che parli di temi immortali: i personaggi di Carmine Di Salvo e Rosa Ricci sono come gli shakespeariani Romeo e Giulietta, per via degli ostacoli famigliari che trovano sulla strada del loro amore. Inoltre, come detto, la serie racconta storie di riscatto, di persone che scelgono il bene, anche se ovviamente non accade a tutti i personaggi.

Un’altra ragione di successo è che la serie è ricca di musica. Da Filippo “Chiattillo” a Naditza che suonano il piano, a Gianni “CardioTrap” che vuole sfondare nel mondo discografico, si ascolta una colonna sonora originale arricchita da brani di Raiz, che tra l’altro interpreta il personaggio del perfido don Salvatore Ricci, boss dell’omonimo clan e padre di Ciro e Rosa. E sullo sfondo c’è la bellissima Napoli, con i suoi scorci e i suoi colori, il paese del sole e di un mare che i ragazzi dell’Ipm ammirano a scacchi dalle loro finestre.

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