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Controversa, amante del vintage, e spesso al centro di polemiche, ecco chi è Lizzie Grant
Lana Del Rey, la regina americana del cantautorato indie, compie 35. Spesso al centro di polemiche, l’artista si contraddistingue per un animo ribelle ma anche per la timidezza. Quando il grande pubblico la conosce con il brano Born To Die nel 2011 la cantante aveva all’attivo già numerosi lavori ed era abbastanza nota nell’ambiente indie. La sua figura musicale, sospesa tra gli anni ’50 e ’60 grazie a uno stile vintage che la caratterizza, appare differente da qualsiasi altra artista sul mercato.
Il connubio di questi elementi uniti a una voce eterea e malinconica, hanno reso Lana Del Rey una delle regine della musica dell’ultimo decennio. Nonostante il successo, la cantautrice è poco interessata alle posizioni in classica ed è più concentrata a livello visivo. I suoi video, sempre suggestivi a volte talmente low cost da apparire volutamente come vecchie riprese amatoriali, contribuiscono all’immagine astratta del suo personaggio.
Lana Del Rey è un’artista a tutto tondo, a volte criticata per testi, provocazioni, e per il ricorso al bisturi, ma che racconta il decadimento di una generazione confusa, sospesa tra tristezza, passato e realtà.
Elizabeth Woolridge Grant, in arte Lana Del Rey, nasce il 21 giugno 1985 a New York. Di religione cattolica, si laurea in Metafisica, convinta che solo questa materia possa colmare le differenze tra Dio e la scienza. L’artista ha sofferto di un grave problema d’alcolismo a soli quindici anni, il periodo più buio della sua vita, come da lei stessa raccontato a GQ.
“Ero una gran bevitrice. Mi sono detta: ‘Sono rovinata’. All’inizio è bello e pensi di avere un lato oscuro, è eccitante, e poi ti rendi conto che il lato oscuro vince ogni volta che decidi di indulgere in esso.” Da qui il desiderio di scrivere e raccontare, attraverso la musica, questa esperienza. Molti dei testi dell’album Born To Die sono ispirati a questo periodo.
Il suo approccio alla musica è molto precoce. Già da bambina cantava nel coro della chiesa e a 18 anni ha imparato a suonare la chitarra. Eclettica, stravagante, schiva, Lana Del Rey ha catturato l’attenzione dei suoi fan grazie al suo essere una diva alternativa, lontana dagli schemi del pop e della musica di tendenza.
I primi veri passi nella musica risalgono al 2005 quando, con il nome d’arte di May Jailer, registra il suo primo disco di demo Sirens. Nel 2008 debutta con il primo ep ufficiale, prodotto dalla 5 Point Records, Kill Kill. Questa volta si fa chiamare Lizzy Grant, diminutivo del suo vero nome. Comincia a farsi strada nell’ambiente indie e i riscontri positivi la portano a pubblicare una versione estesa dell’ep, l’album Lana Del Ray A.K.A. Lizzy Grant.
Il successo è dietro l’angolo, Video Games è il suo primo singolo come Lana Del Rey e anticipa l’album di esordio (in realtà suo secondo album), Born To Die. Il successo del brano che porta lo stesso titolo del disco è mondiale: tutti parlano di questa cantautrice ammaliante che parla di vita, di morte, di amore e di violenza attraverso pezzi che colpiscono gli adolescenti e non solo.
Seguono brani di grande successo come Summertime Sadness, Blue Jeans e Ride: l’album arriva dritto alla #1 in molti paesi. La riedizione del disco consacra l’artista, e il successivo Ultraviolence, riconferma il suo status di cantautrice affermata e seguitissima sui social.
Lana è richiesta per concerti, interviste, campagne pubblicitarie (tra cui quelle per H&M e Gucci) e copertine delle riviste di moda. Un successo travolgente per una cantante indie che non fa la musica che solitamente viene trasmessa alla radio. Sdogana così un mondo alternativo che si impone sulla scena musicale e nelle classifiche.
Seguono Honeymoon nel 2015, che vede la collaborazione di nuovi produttori, Lust for Life del 2017, con influenze hip-hop, e il nuovo attesissimo album, Norman Fucking Rockwell!, pubblicato lo scorso agosto, tra i lavori più acclamati della Del Rey.
Tanti i brani celebri dell’artista, che hanno conquistato le classifiche e la critica:
L’artista mischia vari stili per creare i suoi look. A quello rock sfonde il romantic-vintage scegliendo tra capi firmati e outfit volutamente cheap ma pur sempre eleganti. Uno stile americano a metà strada tra la moda europea e il gusto on the road. Abiti a fiori alternati a lustrini e t-shirt, mini dress “sporcati” da anfibi, stivali e giubbotti di pelle. Fino a look elegantissimi, da diva di altri tempi.
A creare il suo inconfondibile look contribuiscono anche il make-up e le acconciature. Le tonalità preferite per il rossetto sono l’arancio, il rosa pallido, il color carne e i lipstick lucidi. Il suo gusto spiccatamente anni ’60 non le fa rinunciare mai all’eyeliner. Occhi marcati, lunghe ciglia, a volte finte, e unghie dipinte in abbinamento all’outfit scelto. Lana ha interpretato sia Marilyn Monroe che Jackie Kennedy nel video di National Anthem del 2012.
I suoi capelli hanno spesso un’onda laterale, il colore varia dal mogano al castano fino al biondo. Pare che Lana Del Rey ricorra al succo di limone per schiarirli, come raccontato da lei stessa su Instagram durante la quarantena.
Lana Del Rey non ha mai nascosto il suo rapporto complicato con l’alcool durante l’adolescenza che l’ha portata in un istituto di riabilitazione. Anche il suo rapporto con gli uomini è stato spesso complicato, come raccontano molti dei testi delle sue canzoni.
Nonostante qualche anno fa abbia dichiarato di essere pronta al matrimonio e ai figli, l’artista non ha al momento una relazione stabile. Il suo fidanzato storico è lo scozzese Barrie James O’Neill: una storia d’amore intensa durata tre anni e finita per motivi mai svelati. È stata poi la volta dell’italiano Francesco Corazzini, e del rapper G-Eazy. Attivissima sui social, ama il calcio e tifa per il Liverpool e per il Celtic di Glasgow.
Lizzie Grant è spesso stata al centro di polemiche per i suoi testi e il linguaggio utilizzato nei suoi brani. Ad esempio Ultraviolence è stata criticata da Nolan Feeney del TIME, che l’ha definita una glorificazione della violenza domestica, opinione appoggiata anche dalla cantante Lorde.
Noto lo scontro tra la Del Rey e Kanye West per le opinioni politiche del rapper. “Il tuo supporto per Trump è una sconfitta per la cultura” aveva tuonato la cantante contro il marito Kim Kardashian, dopo un surreale monologo a difesa dell’attuale presidente degli Stati Uniti. “Posso solo supporre che in qualche modo ti identifichi nella sua personalità. Manie di grandezza, narcisismo estremo. Niente di preoccupante, se non parlassimo dell’uomo che dovrebbe guidare il nostro paese” aveva aggiunto Lana.
L’ultima polemica della cantante riguarda invece chi critica le sue canzoni. La Del Rey ha attaccato chi la insulta per i suoi testi, considerati poco femministi, con una risposta sagace. Citando alcune sue colleghe che hanno raggiunto il successo con outfit succinti e testi ammiccanti, ha chiesto se loro fossero più femministe di lei.
“Non sopporto più chi dice che rendo romantici gli abusi. Io canto la realtà, spesso costituita da relazioni emotivamente sbilanciate.” ha detto Lana.
“È patetico che le parole delle mie canzoni hanno portato le persone a dire che ho portato la lotta per la parità femminile indietro di 100 anni. Io mi sento femminista. Ma nel femminismo ci deve essere un posto anche per donne come me, donne che dicono no, ma gli uomini capiscono sì, donne che si sono viste strappare le loro storie e le loro voci da donne più forti o da uomini che le odiano”.
Chiudiamo con qualche curiosità sulla festeggiata:
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