La dieta corretta per chi lavora e pranza in ufficio

La sedentarietà e le scelte alimentari sbagliate sono spesso causa di problemi di salute anche gravi. Ecco cosa mangiare

La prima regola del bravo impiegato è rispettare gli orari di lavoro, che in linea generale vanno dalle 8:30 della mattina alle 17 del pomeriggio con una pausa di un’ora circa per il pranzo. Una vita così routinaria non fa di certo bene alla linea e ancor di più alla salute.

Il ripetersi delle stesse abitudini tutti i giorni non festivi dell’anno determinano una serie di errori sia alimentari che comportamentali, che possono portare a sviluppare patologie anche gravi, come ad esempio la stipsi cronica, l’eccesso di colesterolo nel sangue, diabete e obesità.

Ovviamente non si può generalizzare, ci sono delle persone che nonostante i ritmi sempre uguali riescono a ritagliarsi del tempo per fare sport e comunque decidono, anche se con qualche sacrificio, di nutrirsi in modo equilibrato e naturale.

Gli errori più comuni sono soprattutto sulla scelta dei cibi da consumare e sull’eccessiva sedentarietà che molto spesso continua anche nel post-lavoro.

In genere, chi corre in ufficio la mattina è difficile che faccia una buona colazione. Un caffè e via, solo la prima delle 5 tazzine che solitamente vengono consumate negli uffici con i colleghi o anche solo per darsi la carica. Il pranzo poi si consuma in ristoranti o mense. La scelta spesso cade su piatti elaborati senza risparmiarsi nulla, dal primo alla frutta, il tutto corredato da bibite gassate.

Pranzo dietetico da portare a lavoro: consigli

Un pranzo da portare a lavoro che sia dietetico dal punto di vista della qualità e anche da quello calorico, appare veramente eccessivo, anche perché, si sa, un pranzo elaborato porta con sé una forte sonnolenza, spesso contrastata con l’ausilio del solito caffè. La cena diventa poi il momento giusto per lasciarsi andare mangiando ciò che non si è potuto gustare durante la pausa pranzo.

Queste abitudini alimentari sono non solo un attentato alla linea, ma anche alla salute. Ecco allora qualche suggerimento facile da seguire, con un po’ di impegno:

  • Colazione abbondante con latte o succo d’arancia, o yogurt, dei cereali e perché no un caffè;
  • Spuntino di metà mattinata con un frutto o dei cracker;
  • Pranzo con piatti poco elaborati (pasta con il pomodoro), verdura e frutta;
  • Cena con un buon secondo. Pesce o carne sempre accompagnati da verdure e frutta.

Bisogna tener ben presente che la colazione è uno dei momenti più importanti della giornata, perché durante la notte, non ricevendo cibo, il nostro organismo va in riserva energetica. Lo stesso dicasi dello spuntino di metà mattina, che serve a protrarre l’energia fino al pranzo: ecco allora perché sono fondamentali le vitamine contenute nella frutta o nei succhi che non appesantiscono ma sono molto nutrienti.

Il pranzo deve servire per recuperare le energie perdute e nello stesso tempo consentire al lavoratore di portare a termine la propria giornata lavorativa. Quindi più fibre e meno grassi responsabili della pesantezza e sonnolenza post pranzo.

La cena deve seguire l’andamento dietetico della giornata. Via libera alle proteine, alla verdura e alla frutta, senza disdegnare il pane, un alimento ottimo per recuperare le energie spese durante il lavoro.

Insomma qualche accorgimento in più e tanto impegno permetterebbero anche a chi ha un lavoro abitudinario e degli orari serrati di poter contare su un corretto rapporto alimentazione-salute.

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