La classifica dei 10 film in costume più belli di sempre

Atmosfere e abiti da sogno per i lungometraggi fatti per fantasticare di epoche passate, dall'Antico Egitto alla New York di fine Ottocento: ecco i best of della redazione.

Ci sono abiti che hanno fatto la storia del cinema e film in costume che sanno trascinare lo spettatore lontano dall’oggi, facendo sognare con ambientazioni indietro nel tempo e abiti strepitosi indossati dalle protagoniste. Spesso fanno rivivere sul grande schermo i protagonisti dei classici più amati, rappresentando con minuziosità di dettagli epoche e atmosfere diverse dalla nostra.

Accanto a Cecil Beaton, Sandy Powell, Coleen Atwood, ci sono nomi, sconosciuti al grande pubblico, che da sempre fanno grande il nostro Paese all’estero: il grande Piero Tosi, Milena Canonero, Gabriella Pescucci, Maurizio Millenotti, Carlo Poggioli sono solo alcuni dei più importanti costumisti italiani, da sempre supportati da celebri sartorie come Tirelli, Farani o AnnaMode. È a loro che si deve la meraviglia di molti dei film in costume, da Barry Lyndon a L’età dell’innocenza, fino al più recente La favorita. I più belli? Le classifiche sono sempre un compito arduo, sono sempre opinabili e soprattutto sempre perfettibili: questa è quella secondo DireDonna.

  1. Barry Lyndon. Primo posto per uno dei grandi capolavori di Stanley Kubrick. Tratto dal romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray, è annoverato tra i migliori film di Kubrick e come una delle più grandi opere cinematografiche mai realizzate, malgrado i deludenti incassi al botteghino all’uscita nelle sale. Kubrick trasse ispirazione dai più famosi paesaggisti del XVIII secolo per scegliere le ambientazioni dei set, tra Inghilterra, Irlanda e Germania. Le scene e i costumi vennero ricavati da quadri, stampe e disegni d’epoca; anche grazie a questa attenzione ai dettagli il film ottenne i premi Oscar alla migliore scenografia (a Ken Adam) e ai migliori costumi (Milena Canonero). Nel cast Ryan O’ Neal e Marisa Barenson. Da vedere e rivedere, per apprezzare ogni volta sfumature e particolari diversi.

    Marisa Berenson è Lady Lyndon
    Marisa Berenson in Barry Lyndon (Photo by Sunset Boulevard/Corbis via Getty Images)
  2. Il Gattopardo. Luchino Visconti firma uno dei fondamenti della cinematografia mondiale, tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Palma d’oro a Venezia nel 1963, può contare sulle musiche di Nino Rota, la fotografia di Giuseppe Rotunno e i costumi del divino Piero Tosi. Non c’è costumista al mondo che non si dica debitore del suo lavoro. Alain Delon, Claudia Cardinale e Burt Lancaster sono solo alcuni dei numerosissimi personaggi del film. Il ballo finale, ambientato a Palazzo Gangi a Palermo, che occupa quasi un terzo del film, è iscritta tra le scene più famose del cinema.

    Una scena del Gattopardo di Luchino Visconti
    Il Gattopardo (Foto di Giovanni Battista esposta alla mostra Piero Tosi. Esercizi di bellezza – Courtesy Press Office)
  3. L’età dell’innocenzaTratto dall’omonimo romanzo di Edith Wharton e diretto da Martin Scorsese, è ambientato nella New York della fine dell’Ottocento. Nel cast, Daniel Day-Lewis, Michelle Pfeiffer e Winona Ryder. Scene di Dante Ferretti e costumi di Gabriella Pescucci (premio Oscar), si ispira al modello grandioso ed epico de Il Gattopardo, cui rende omaggio con un ballo che è, insieme, un percorso nella crudeltà dei quartieri alti, un trattato sull’estetica della borghesia ricca dell’epoca e una galleria di personaggi del celebre ritrattista John Singer Sargent. Capolavoro.

    Michelle Pfeffer è Ellen Olenska
    Michelle Pfeiffer e Daniel Day-Lewis in L’età dell’innocenza (Photo by Columbia Pictures/Sunset Boulevard/Corbis via Getty Images)
  4. L’anno scorso a Marienbad. Restaurato da Chanel nel 2018, il film di Alain Resnais, con Delphine Seyrig, Giorgio Albertazzi e Sacha Pitoëff, deve molto non solo alle composizioni musicali di Francis Seyrig, ma anche ai costumi di Bernard Evein, molti dei quali della Haute Couture Chanel. Il regista, in modo audace e poco convenzionale per l’epoca, voleva che la Seyrig indossasse un guardaroba legato alla vita di tutti i giorni, che evocasse il fascino delle star del cinema degli anni ’20.  Sul grande schermo, Delphine Seyrig brilla con le silhouette sofisticate, ultra-chic e desiderabili di Gabrielle Chanel, con scarpe e gioielli sontuosi. Il look rimasto nell’immaginario collettivo dell’epoca è un abito in chiffon nero, diventato subito il “vestito alla Marienbad“, consacrazione definitiva per la petite robe noir di Chanel.

    Delphine Seyrig
    Delphine Seyrig in L’anno scorso a Marienbad, 1961 (Foto © Georges Pierre/L Pierre de Geyer)
  5. Anna KareninaIl celeberrimo romanzo di Lev Tolstoj è stato portato sul grande schermo ben 12 volte, dal 1911 al 2012, (adatto, invece, 10 volte per la televisione). Greta Garbo ha vestito due volte i panni dell’eroina russa, nel 1927 diretta da Edmund Goulding e nel 1935, diretta da Clarence Brown. Quest’ultima versione ha vinto la Coppa Mussolini al miglior film straniero alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 1935 è stato indicata tra i migliori dieci film dell’anno dal National Board of Review of Motion Pictures. Indimenticabile la Garbo come non lo è Keira Knightley nell’adattamento del 2012 firmato da Tom Stoppard e diretto da Joe Wright. In questo caso i costumi, splendidi, disegnati da Jacqueline Durran (che le valsero un Oscar) non bastano per colmare il divario tra l’attrice britannica e l’inarrivabile Divina.

    Greta Garbo e Fredric March
    Greta Garbo e Fredric March sul set di Anna Karenina (Photo by Sunset Boulevard/Corbis via Getty Images)
  6. My Fair Lady. Dopo aver vestito i panni di Nataša Rostova, nel Guerra e pace del 1964 Audrey Hepburn cambia epoca e diventa Eliza Doolitle, diretta da George Cukor nell’adattamento di Pigmalione di George Beranrd Shaw. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al novantunesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi. L’abito bianco e nero indossato dall’attrice e disegnato da Cecil Beaton è considerato uno dei costumi più celebri nella storia del cinema e un’icona della moda. Oltre ai costumi, il film vinse altri sette Oscar.

    Audrey Hepburn è Elize Doolitle
    Audrey Hepburn in My Fair Lady, del 1964 (Photo by Warner Brothers/Getty Images)
  7. La favorita. Sandy Powell firma gli strepitosi costumi indossati da Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz nel lungometraggio che Yorgos Lanthimos ha dedicato alla Regina Anna d’Inghilterra. Ambientato nel XVIII secolo. Creatività sfrenata e, pur rimanendo fedele alle silhouette dell’epoca, grande gioco con i colori, una palette minimalista fatta di tonalità neutre e oro. Difficilmente resistere al fascino dei choker immaginati dalla costumista per le tre protagoniste, dei giri di perle e delle fantasiose passamanerie che decorano complicati abiti con tournure e completi da amazzoni. Candidato a 10 Oscar, compreso quello per i costumi.

    Emma Stone è Abigail Hill
    Emma Stone in La favorita, del 2018 (Foto Courtesy 20th Century Fox)
  8.  Marie Antoinette. Fischiato a Cannes, duramente criticato dal The New Yorker, il terzo lungometraggio diretto da Sofia Coppola vanta – ancora una volta – i costumi della nostra Milena Canonero (che nella sua carriera si è aggiudicata quattro Oscar e nove nomination), che per l’occasione dà vita a un tourbillon di tessuti e tinte vivaci che sembrano ispirate alle caramelle, ai sorbetti, e ai peccaminosi macarons che circondano la giovane e infelice regina di Francia. Una curiosità: in una scena del film, tra le varie scarpe comprate da Maria Antonietta, compare anche un paio di “Converse Chuck Taylor All-Stars” color malva.

    Abiti esposti alla mostra
    Maria Antonietta. I costumi di una regina da Oscar (Courtesy press office)
  9.  Cleopatra. Kolossal del 1963 diretto da Joseph L. Mankiewicz, è famoso per aver quasi mandato sul lastrico la 20th Century Fox costretta a sborsare 44 milioni di dollari a fronte dei 2 preventivati. Girato in parte negli studi di Cinecittà, fu il set galeotto per l’amore travagliato tra Liz Taylor e Richard Burton. Cinque Oscar, tra cui la scenografia (a John DeCuir) e i costumi (a Vittorio Nino Novarese e Renié Conley). Sono 65 i cambi di costume della Taylor, 26mila i costumi realizzati. Pellicola imprescindibile per gli amanti del genere, che avrà un remake nel 2020. Ancora incerta l’attrice che interpreterà la Regina d’Egitto.

    Elizabeth Taylor è Cleopatra
    Elizabeth Taylor in ‘Cleopatra del 1963 (Photo by Silver Screen Collection/Getty Images)
  10. Maria Regina di ScoziaL’ennesimo lungometraggio sulla celeberrima faida tra cugine coronate, Elisabetta d’Inghilterra e Maria di Scozia, interpretate stavolta da Margot Robbie e Saoirse Ronan, conta sugli splendidi i costumi, opera di Alexandra Byrne (già premio Oscar per gli abiti indossati dalla Elisabetta I interpretata da Cate Blanchett in Elizabeth: The Golden Age). Diversi i temperamenti delle regine, le loro corti e – soprattutto – i loro guardaroba. Saoirse Ronan è Maria StuardaSaoirse Ronan stars in Maria Regina di Scozia (Credit: Liam Daniel / Focus Features)
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