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Leggere l'INCI e conoscere quali sono gli ingredienti dannosi da evitare è fondamentale per effettuare acquisti consapevoli, sicuri e anche a minor impatto sull'ambiente.
INCI è una sigla che sta per International Nomenclature for Cosmetic Ingredients, e corrisponde alla denominazione utilizzata in Europa e Usa per indicare sull’etichetta i diversi ingredienti dei cosmetici.
Come riportato sul sito del Ministero della salute, l’etichetta di un prodotto cosmetico deve riportare tutte le informazioni, perciò deve essere redatta in modo corretto per garantire ai consumatori la possibilità di effettuare una scelta consapevole.
Saper leggere l’INCI, conoscere la nomenclatura e capire l’ordine degli ingredienti riportati sull’etichetta è importante per conoscere cosa c’è nei prodotti beauty, come creme viso, shampoo e bagnoschiuma.
Il termine INCI è l’acronimo di International Nomenclature Cosmetic Ingredients. Questa denominazione è usata a livello internazionale per riportare sull’etichetta dei prodotti cosmetici tutti gli ingredienti utilizzati.
L’INCI è obbligatorio dal 1999, ma è stato creato molto tempo prima, precisamente nel 1973, da un’associazione americana. Tutti i prodotti venduti in Italia per legge devono riportare gli ingredienti in lingua italiana; ovviamente, vi sono eccezioni per le espressioni di uso comune, come la parola “shampoo”.
Per leggere l’INCI la prima cosa da sapere è che la lista degli ingredienti riportati sull’etichetta non è affatto casuale: si va da quello presente in percentuale maggiore fino a quello con la percentuale minore.
Gli ingredienti presenti in concentrazioni inferiori all’1% possono essere elencati in ordine sparso dopo quelli presenti in concentrazioni superiori all’1%; di conseguenza, non è detto che l’ultimo ingrediente della lista sia quello in concentrazione minore.
In linea generale, quindi, il primo ingrediente riportato è quello presente in maggiore quantità. Quindi, se state cercando un prodotto a base di olio di vinaccioli ma questo è riportato tra gli ultimi della lista, molto probabilmente la sua concentrazione nel prodotto è abbastanza scarsa.
Gli ingredienti di origine vegetale, maggiormente presenti nei cosmetici vegani, vengono riportati con il loro nome botanico in latino. Al contrario, tutte le sostanze scritte in inglese sono quelle che hanno subito una trasformazione chimica.
Infine, i coloranti riportano la sigla CI (Colour Index) seguita da un numero identificativo: quelli artificiali sono solitamente indicati verso la fine dell’elenco. I conservanti, presenti nella maggior parte dei cosmetici, sono indicati con il suffisso paraben e i composti odoranti e aromatizzanti sono indicati con il termine “parfum” o “aroma”; quelli soggetti a particolari limitazioni, sono invece citati per esteso.
Scegliere un cosmetico con un buon INCI è importante per la salute della nostra pelle, soprattutto se si sta acquistando un prodotto per bambini la cui epidermide è molto più sensibile e delicata.
Ma quali cosmetici hanno un buon INCI? Per una scelta consapevole, la prima cosa da fare è leggere sempre l’etichetta e conoscere quali sono gli ingredienti dannosi da evitare. Ad esempio, in una crema il primo ingrediente dovrebbe essere l’acqua e dopo le sostanze naturali riportate in latino.
I suffissi –one e –xane indicano i siliconi, mentre –ben e –bene, stanno a indicare i parabeni, se questi elementi non sono presenti o sono pochi probabilmente avete a che fare con un buon prodotto.
Una crema viso dal buon INCI non dovrebbe contenere:
Oggi si possono trovare online diversi siti e app per leggere e verificare l’INCI dei prodotti cosmetici.
Per quanto riguarda i siti, segnaliamo il Biodizionario dove inserendo semplicemente il nome dell’ingrediente che si vuole cercare vi dà una valutazione per capire se si tratta di una sostanza buona oppure nociva, sia per voi sia per l’ambiente. Per le app gratuite segnaliamo INCI Beauty, che vi consente di analizzare la composizione dei prodotti cosmetici in modo semplice e molto rapido.
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