Giorgio Armani: la moda deve rallentare dopo il Coronavirus

Lo stilista accusa il mondo della moda di un declino dettato dal consumismo.

Giorgio Armani lancia un appello al mondo della moda, chiedendo un concreto rallentamento dopo il superamento dell’emergenza Coronavirus. Re Giorgio per primo aveva chiuso le sue sfilate alla settimana della moda milanese, prima dell’esplosione della pandemia. E dopo una gigantesca donazione, aveva fatto appello ai suoi colleghi a cambiare il modo di gestire le sfilate.

Giorgio Armani in una lettera aperta al mondo delle sfilate torna sull’argomento, e chiede che la moda rallenti quando tutto sarà finito. “La moda ora deve rallentare il suo ritmo insostenibile” afferma Armani, da sempre contrario a eccessi e scarsa umanità in questo ambiente. L’uso accellerato di cose e soprattutto persone in questo mondo è ciò che va cambiato.

Le persone vorranno vestiti che durino. Il lusso non può e non deve essere fast. Non ha senso che una mia giacca o un mio tailleur vivano in negozio per tre settimane prima di diventare obsoleti, sostituiti da merce nuova che non è poi troppo diversa. Io non lavoro così, e trovo immorale farlo.
Giorgio Armani si scaglia pesantemente contro il mondo della moda odierno, e trova come alleati Donatella Versace, Elisabetta Franchi e Marco Baldassarri di Eleventy Rick Owens.

L’emergenza attuale dimostra invece come un rallentamento attento ed intelligente sia la sola via d’uscita.Una strada che finalmente riporterà valore al nostro lavoro e che ne farà percepire l’importanza e il valore veri al pubblico finale. ” Re Giorgio parla di un vero e proprio declino, a causa del quale il lavoro degli stilisti non ha più valore, ma solo una scandenza. La nuova tendenza di moda che va consumata letteralmente in poche settimane ha prodotto un ciclo negativo della produzione e della vendita.

Questa crisi è una meravigliosa opportunità per rallentare e riallineare tutto; per disegnare un orizzonte più vero. Sono già tre settimane che lavoro con i miei team perché, usciti dal lockdown, le collezioni estive rimangano in boutique almeno fino ai primi di settembre, come è naturale che sia. E così faremo da ora in poi.

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