Frutta dopo i pasti? Che dilemma! Ecco quale e come mangiarla per un pieno di benessere
Frutta dopo i pasti sì o no? Ecco tutto quello che c'è da sapere per consumarla nel modo, nei tempi e nella tipologia corretta
Frutta dopo i pasti sì o no? Ecco tutto quello che c'è da sapere per consumarla nel modo, nei tempi e nella tipologia corretta
Frutta dopo i pasti, sì o no? Una domanda che, prima o dopo, ci siamo fatti tutti, poiché sono tantissime le opinioni che ruotano intorno a questa tipologia di alimento e a quando e come si dovrebbe consumare.
Appurato che la frutta sia un concentrato di benessere per il corpo, infatti, c’è chi dice che non bisognerebbe mangiarla dopo i pasti e chi, invece, dice che fa benissimo. C’è chi la predilige solo come spezza fame e chi la consuma come unico (o quasi) alimento della propria vita, sia come una vera e propria scelta quotidiana, sia se si decide di seguire una dieta a base di frutta.
Insomma, la frutta in modo del tutto inconsapevole, è la protagonista di dibattiti e falsi miti che è bene sfatare, per comprendere appieno le infinite qualità e proprietà benefiche di questo alleato naturale per il corpo e per capire, una volta per tutte, se è bene oppure no consumare la frutta dopo i pasti e come farlo nel modo corretto.
Partiamo, quindi, con la prima domanda che è bene farsi: esiste davvero un momento migliore in cui consumare la frutta? La risposta a questa controversa questione è nì. Ovvero, no non c’è un momento buono e uno “cattivo” per mangiare la frutta ma sì, a seconda dei propri obiettivi di salute, possono esserci momenti più adatti di altri. Spieghiamo meglio.
La frutta è importantissima per il benessere del nostro corpo, poiché ricca di vitamine, sali minerali ma anche antiossidanti, polifenoli e tante altre sostanze indispensabili al corretto funzionamento di tutto l’organismo. Detto ciò, quindi, è ovvio che non ci sia un momento ad hoc per mangiarla, ma una quantità invece, sì. Come raccomandato dalle linee guida del Ministero della Salute, infatti, sarebbe bene consumare cinque porzioni tra frutta e verdura al giorno, praticamente a ogni pasto (colazione, pranzo e cena) più due volte al giorno, nello spuntino di metà mattina e a merenda.
Di fatto, quindi, la frutta può essere mangiata sempre ma facendo attenzione a dei fattori importanti, soprattutto se si soffre di patologie o se si vuole perdere peso. Nel caso si stia seguendo una dieta per dimagrire, per esempio, la frutta dopo i pasti non è sempre consigliata, non perché faccia ingrassare (anche perché non è così) ma perché, se consumata prima, è in grado di dare un senso di sazietà che andrà a limitare la fame durante il pasto.
Se si soffre di diabete, invece, è bene prestare attenzione alla frutta lontano dai pasti, poiché potrebbe innalzare il livello di glicemia nel sangue se non viene abbinata ad altri alimenti, come la frutta secca o i semi oleosi.
Di fatto, quindi, consumare la frutta dopo i pasti va bene tanto quanto mangiarla durante gli altri momenti della giornata. L’importante è farlo con oculatezza, tenendo conto delle proprie caratteristiche e necessità, e consultandosi con un medico per conoscere quale frutta consumare e con quali benefici.
Come per ogni cosa, infatti, ci possono essere dei pro e dei contro anche nelle scelte che, a primo avviso, ci sembrano salutari.
Nel caso della frutta dopo i pasti, per esempio, secondo l’Istituto superiore di Sanità, non ci sono particolari controindicazioni. La frutta, infatti, se consumata al termine del pranzo o della cena, evita che si innalzino i livelli di zucchero nel sangue, cosa buonissima per il corpo. In più, utilizzare la frutta come una sorta di dolce a fine pasto permette di raggiungere più facilmente la dose giornaliera di vegetali raccomandata per mantenersi in salute.
Nel caso in cui si abbiano problemi di gonfiore intestinale, però, è meglio evitare la frutta dopo i pasti, poiché fermentando potrebbe aumentare il disturbo stesso. Meglio optare per una bella merenda a base di frutta, lontano dai pasti principali.
Altro aspetto da tenere a mente, poi, è che la frutta contiene naturalmente zuccheri (il fruttosio), che non sarebbe bene abbinare ad altri zuccheri. Se il vostro pasto, quindi, è stato molto calorico, meglio non terminarlo con della frutta o comunque optare per alimenti a basso carico zuccherino.
La soluzione a ogni domanda, quindi, non è tanto se faccia bene o male mangiare la frutta dopo i pasti, ma piuttosto quale frutta consumare in base alle proprie necessità o in funzione di ciò che si è mangiato prima. Dopotutto, la maggior parte della frutta è assolutamente povera di grassi, macronutriente e dal grande impatto energetico.
La cosa importante, poi, oltre alla scelta della frutta “migliore”, è di consumarla in quantità idonee, circa 30 grammi per pasto. Ma cosa mangiare quindi? Pur non essendoci delle regole precise, come visto, possiamo dire che dopo i pasti si può mangiare:
È consigliabile invece evitare gli agrumi se si tende a soffrire di problemi intestinali, gastrite o di reflusso gastro-esofageo.
Insomma, le regole ci sono ma quando si parla di frutta dopo i pasti, queste variano da persona a persona. L’importante è consumarla bene e in modo consapevole, come tutto il resto degli alimenti di cui si compone la vostra dieta personale.
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