Facebook: ora nei messaggi si può incitare la violenza contro le politiche russe
In Armenia, Azerbaigian, Estonia, Georgia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia e Ucraina, le politiche del social network sull'incitamento all'odio sono state temporaneamente sospese: la società ha deciso di consentire alcuni post che chiedono la morte del presidente russo Vladimir Putin o del presidente bielorusso Alexander Lukashenko.