Tra il desiderio immediato di un rossetto rosso (alzate la mano beauty addicted!) e la reale necessità last minute di uno struccante bifasico se si indossa un mascara waterproof c’è una tendenza che sta prendendo sempre più piede: i distributori automatici di make up.
Saranno un successo anche in Italia?
Noi gente del bel paese amiamo prendercela comoda in fatto di shopping, varcare la soglia dei negozi e curiosare con tranquillità, il più delle volte senza commesse moleste. Ragion per cui lo shopping in prima persona porta il quid in più per formare una perfetta esperienza di acquisti con tutte le conseguenze rilassanti che indubbiamente porta.
Nonostante ciò lo shopping on line è diventato una prassi molto diffusa, complici tutte le comodità che ne derivano, così come i distributori automatici, che forniscono prodotti con velocità, a qualsiasi ora e senza troppe molestie da parte delle commesse che vogliono propinarti la novità del momento a tutti i costi.
A far parlare di Vending Machine è stata L’Oréal Paris che ha inaugurato nella metropolitana di New York il suo primo distributore automatico di cosmetici.
Non solo make up con un click, ma una veloce analisi dell’intera figura determinerà attraverso i colori indossati quali sono le nuances perfette di make up da abbinarvi, cosicché la cliente possa acquistare il rossetto, l’ombretto e lo smalto perfetti per la sua giornata.
Ad inaugurare la speciale vending machine la modella Coco Rocha che l’ha provata per prima, immortalandosi su Twitter.
Sebbene L’Oréal Paris sia stato tra i primi brand a proporre distributori automatici – tra gli altri SEPHORA, Elizabeth Arden, Clinique, Benefit, The Body Shop – l’onore al merito in Italia si deve alla storica profumeria meneghina desirée che in corso Genova propone da qualche anno ai suoi clienti una vending machine contenente le ultime novità beauty fino al necessaire last minute per lei e per lui.
Cosa ne pensate? Usereste i distributori automatici di cosmetici per i vostri acquisti o ritenete sempre caro il consiglio della commessa e quanto meno l’approccio umano?
(Seguite Véronique anche sul suo blog veroniquetresjolie.com)