Dieta fasting, come funziona il digiuno intermittente (amato dalle star)

Concentrare la propria alimentazione in specifiche ore delle giornata per garantire benessere al proprio corpo. Scopriamo cos'è la dieta fasting e come il digiuno possa influire in modo benefico sull'organismo

Quante volte, al termine di una dieta, ci si è ritrovati a recuperare i chili persi con tanti sacrifici rimanendo vittime nel classico effetto yo-yo? Probabilmente tante. Ed è stato proprio per ovviare a questo problema che l’americano J B Rives, decise di provare una nuova tipologia di alimentazione. Un modo concreto per eliminare il recupero dei chili persi: la dieta fasting.

Una strategia alimentare che, basandosi sul digiuno intermittente, promette di far dimagrire in modo semplice e veloce. Evitando il rischio dell’effetto yo yo. E che lo stesso Rives, spiega nel suo libro “La dieta fasting, il metodo per dimagrire subito e vivere cent’anni”, in cui racconta la sua esperienza e come sia riuscito, dopo anni di tentativi, a perdere peso.

Ma vediamo meglio di cosa si tratta, com’è nata la dieta fasting, quali benefici promette e se ci sono controindicazioni.

Dieta fasting: come funziona?

Come detto, la dieta fasting o digiuno inverso è un regime alimentare che si basa sul principio del digiuno intermittente (e le sue diverse varianti), seguendo uno schema simile a quello 8:16, ovvero concentrando l’assunzione di cibo nelle ore centrali della giornata e digiunando per quelle restanti.

Nello specifico, la dieta fasting prevede di consumare l’ultimo pasto della giornata intorno alle 17:00 o alle 18:00 e di far passare circa 12-15 ore prima di fare colazione, sfruttando, così, la potenza della luce diurna e il ritmo circadiano (che significa “intorno al giorno”). Questo implica anche che il momento del riposo venga anticipato, tra le 21.00 e le 23.00 e che quello del risveglio sia tra le 5.30 e le 8.00 del mattino.

Così facendo, il corpo viene “riprogrammato” a seguire la corretta e naturale scansione del tempo sonno/veglia, regolando le cellule a funzionare a seconda del momento della giornata in cui ci si trova.

Durante la notte, infatti, le funzioni digestive vengono disattivate in favore di quelle di riparazione e rigenerazione. Per questo è bene non mangiare durante questo lasso di tempo, in cui la digestione risulta più lenta, favorendo l’accumulo di grasso e una maggior resistenza all’insulina.

Una dieta che, quindi, non elimina pasti, calorie o principi nutritivi (anche se ovviamente privilegia cibi sani come frutta e verdura, legumi, proteine magre del pesce e della carne bianca, frutta secca). Ma che, semplicemente, regola l’alimentazione secondo orari ben precisi, sfruttando il potere terapeutico che il giorno e il digiuno hanno sull’organismo. Esattamente come avviene anche in altre tipologie di regimi alimentari, per esempio la dieta mima digiuno.

Rimanere a stomaco vuoto per diverse ore, influisce positivamente sul corpo, permettendogli di risvegliare il metabolismo e favorendo l’organismo a utilizzare le sue riserve di grasso come energia.

In questo modo, la dieta fasting, consente di perdere peso, dai tre ai cinque chili al mese, semplicemente regolando i tempi in cui si mangia, evitando il recupero del peso perso e garantendosi benefici duraturi e reali.

Dieta fasting: benefici e risultati

I vantaggi legati a questa tipologia di dieta, infatti, sono molteplici e non è un caso che sia amata da molti personaggi del cinema e del mondo televisivo (da Jennifer Aniston e Scarlett Johansson a Fiorello).

Prima di tutto è bene dire che la dieta fasting non prevede unicamente dei momenti di digiuno, ma si struttura secondo uno schema alimentare ipocalorico (anche se non restrittivo). Questo implica che vengano esclusi alimenti come dolci, zuccheri, prodotti industriali, il cosiddetto cibo spazzatura, alcol. Ma anche carni grasse, formaggi grassi o insaccati.

Vengono privilegiate, invece, frutta e verdura di stagione, ricchi di fibre e vitamine, frutta secca, cereali di tipo integrale e carni e pesci magri. Seguendo, quindi, le linee guida della classica dieta mediterranea, stile alimentare maggiormente consigliato per mantenersi in salute.

Il digiuno, poi, come detto ha un notevole impatto sul metabolismo e sul consumo dei grassi accumulati come fonte di energia per il corpo, permettendogli di perdere i chili accumulati in un tempo relativamente veloce ma anche di diminuire i livelli di glicemia, trigliceridi, colesterolo e il grasso viscerale. Ma non è tutto.

La dieta fasting, svolge anche un’importante funzione antiossidante, di eliminazione delle tossine e di rigenerazione cellulare. Oltre ad avere una potente azione antinfiammatoria.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Cell, infatti, digiunare in modo intermittente consente di ridurre il rilascio di monociti, delle cellule pro-infiammatorie, andando così ad abbassare il rischio di incorrere in malattie infiammatorie croniche.

Una serie di fattori che, insieme, contribuiscono in modo determinante a diminuire la possibilità di contrarre malattie anche gravi, come:

  • tumori;
  • diabete;
  • patologie cardiovascolari;
  • disturbi a livello della pressione;
  • problemi alla funzionalità cerebrali;
    ecc.

Ma vediamo meglio come si sviluppa questa tipologia di dieta.

Dieta fasting: esempio di menu settimanale

Come detto, seguendo le linee guida della dieta mediterranea e comunque eliminando tutti i cibi considerati “dannosi” per il corpo, la dieta fasting non presenta particolari restrizioni. Rappresentando, di fatto, una dieta equilibrata (ovviamente se fatta nel modo giusto e in accordo con uno specialista), compresa di colazione, pranzo e, seppur anticipata, una cena. Sicuramente più leggera dei primi due pasti. Ecco come.

Lunedì

Colazione: latte parzialmente scremato, fette biscottate integrali e marmellata senza zucchero.
Spuntino: frutta fresca di stagione.
Pranzo: pasta integrale con verdure miste a piacere e insalata mista.
Cena: petto di pollo ai ferri con verdure miste al forno, pane integrale.

Martedì

Colazione: yogurt magro con cereali integrali e frutta, un tè verde.
Spuntino: spremuta di agrumi.
Pranzo: riso allo zafferano con zucchine, verdure miste.
Cena: salmone al vapore con verdure a piacere cotte o crude, pane integrale.

Mercoledì

Colazione: fette biscottate integrali con marmellata senza zucchero, un tè verde.
Spuntino: frutta fresca.
Pranzo: pasta alla norma con insalata mista.
Cena: minestra di legumi e verdure a piacere e pane.

Giovedì

Colazione: uova strapazzate, frutta fresca, un tè verde.
Spuntino: frutta fresca.
Pranzo: pesce al forno con patate, radicchio e finocchi al forno, pane.
Cena: minestra di riso e verdure, insalata mista.

Venerdì

Colazione: latte parzialmente scremato con biscotti integrali e un frutto.
Spuntino: mandorle o noci.
Pranzo: pasta alla carbonara con carciofi e zucchine e insalata mista.
Cena: caprese con mozzarella, pomodori e olio extravergine di oliva, pane integrale.

Sabato

Colazione: yogurt magro con cereali integrali e frutti rossi, un tè verde.
Spuntino: frutta fresca.
Pranzo: riso, orzo o quinoa con verdure a piacere saltate in padella.
Cena: sgombro con verdure fresche e broccoli con pane a fette.

Domenica

Colazione: latte parzialmente scremato, fette biscottate integrali con marmellata senza zucchero
Spuntino: frutta fresca o una tisana.
Pranzo: fesa di tacchino con verdure miste al forno e insalata, pane.
Cena: minestrone di verdure con pasta o riso, un frutto.

Una dieta varia, che pone l’attenzione sulla qualità degli alimenti scelti, come avviene anche nella dieta nutraceutica, e sul momento in cui i pasti vengono consumati, andando ad armonizzare il ciclo naturale dell’organismo in favore della sua stessa salute.

In questo modo è possibile anche aumentare la qualità del proprio sonno, distribuendo in modo più equilibrato l’energia durante la giornata.

Fattori che determinano un miglioramento delle proprie prestazioni e della concentrazione durante le normali funzioni e attività quotidiane.

Le controindicazioni alla dieta fasting

Una soluzione adatta a tutti, quindi? Non esattamente. La dieta fasting, infatti, pur non privando il corpo di nessun principio nutritivo o della quantità calorica necessaria, non deve essere seguita dai bambini dagli adolescenti e nemmeno dalle donne in stato di gravidanza.

Questo perché, in casi specifici come la maternità o in fase di crescita, le necessità corporee sono diverse e devono essere giustamente soddisfatte.

Stesso discorso vale in presenza di soggetti con determinate patologie, come il diabete o l’ipertensione, e in generale quando si è sottoposti a cure specifiche. Per cui è sempre meglio consultarsi con un medico specializzato prima di sottoporsi a un regime alimentare come questo (o a qualunque altra tipologia di dieta).

Visti i vantaggi e i benefici legati alla pratica del digiuno, quindi, e viste le tante modalità con cui è possibile farlo, è sempre bene chiedere consiglio a degli specialisti. Per intraprendere il percorso più adatto alle proprie esigenze. Ricordandosi sempre di:

  • privilegiare sempre frutta e verdura, fresche e di stagione;
  • evitare i cibi raffinati, conservati, ricchi di zuccheri o grassi;
  • bere tanta acqua;
  • limitare le ore del giorno in cui si mangia;
  • evitare di mangiare dopo cena o durante la notte.

Per godere a pieno dei benefici legati al digiuno e mantenere corpo e mente in salute più a lungo.

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