La dieta a due fasi di Jaques Fricker: 2 kg a settimana ma non è la 'dieta lampo'
La dieta a due fasi di Jaques Fricker offre una soluzione bilanciata per la perdita di peso, promettendo risultati efficaci e duraturi
Mangiare come gli uomini primitivi può davvero garantire il peso forma? Secondo la Dieta Dukan sì. Scopriamo di cosa si tratta, come si esegue e quali sono le controindicazioni di questa dieta tanto discussa
Qualcuno forse l’avrà provata. Altri, invece, l’avranno certamente sentita nominare. Parliamo della dieta Dukan, uno dei regimi alimentari più discussi di sempre e che, seppur criticata, viene seguita da moltissime persone.
Il motivo? La promessa (come per molte altre diete) di eliminare i chili in eccesso in breve tempo, adottando un tipo di alimentazione presumibilmente più vicina a quella dei nostri antichi antenati.
Esattamente come la paleodieta, infatti, anche la Dukan si basa su un’alimentazione ricca di quegli alimenti che, tempo fa, venivano ricavati dalla caccia, dalla pesca e dalla natura senza nessun tipo di lavorazione o coltivazione.
Una dieta per lo più proteica, quindi, che proprio per le sue caratteristiche risulta essere particolarmente squilibrata e lontana da una corretta a sana alimentazione.
Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta, come si esegue la dieta Dukan, quali benefici comporta e, allo stesso modo, quali sono le controindicazioni di questa chiacchierata strategia alimentare.
Come detto, il principio cardine su cui si fonda la dieta Dukan è la perdita del peso corporeo attraverso una sorta di regressione alimentare.
Secondo il suo ideatore, il nutrizionista francese Pierre Dukan, per ottenere il tanto desiderato peso forma è necessario un ritorno alle origini, in cui vengono privilegiati gli alimenti di origine animale e proteici a discapito dei carboidrati e dei prodotti ottenuti dalla coltivazione.
Pressappoco lo stesso principio seguito nella dieta chetogenica o in quella tisanoreica, in cui le proteine la fanno da padrona, allo scopo di favorire il consumo di lipidi per sopperire alla produzione di energia. Il tutto senza un reale controllo delle calorie o della quantità degli alimenti ingeriti.
Secondo Dukan, infatti, il motivo per cui molte diete non vengono seguite alla lettera (fallendo i risultati sperati) è la sensazione di fame che deriva dal consumo limitato degli alimenti e che influisce negativamente a livello psicologico e motivazionale.
Cosa che, invece, non avviene con la dieta Dukan. Vediamo perché e come si esegue, più nel dettaglio, questa particolare dieta.
La dieta Dukan, come detto, si basa sul concetto che non sia tanto la quantità di ciò che si mangia a portare all’aumento di peso ma ciò che si mangia.
Proprio per questo motivo, Pierre Dukan ha stilato una lista di 100 alimenti consentiti, che si possono consumare nelle quantità desiderate, seguendo quattro fasi ben precise: due dedicate alla perdita di peso e due per il consolidamento dei risultati ottenuti.
La prima fase della dieta ha come fine ultimo la perdita di peso in modo rapido e l’accrescimento della motivazione personale. Dura dai tre ai sette giorni durante i quali possono essere consumati (nelle quantità desiderate) ben 72 alimenti tra i 100 a disposizione.
Durante questa prima fase lampo, la perdita di peso può variare da 1,5 kg fino a 5 kg a seconda del soggetto e dipende dalla quantità di proteine ingerite.
Queste, infatti, permettono la conservazione della massa magra a scapito di quella grassa, favorendo il dimagrimento e, a livello psicologico, aumentando la motivazione e la fiducia nella dieta stessa.
Nella fase di crociera si vede l’introduzione di 28 tipologie di verdure (arrivando così ai 100 alimenti della lista).
Questi alimenti vengono intervallati tra loro e alternati in giorni in cui si consumano solo proteine (PP) e giorni in cui si possono mangiare sia proteine che verdure (PV).
In questa seconda fase, la perdita di peso è di circa un chilo a settimana e deve essere portata avanti fino al raggiungimento dell’obiettivo personale che ci si è prefissati.
La terza fase potrebbe essere definita come una sorta di rieducazione alimentare. Lo scopo è quello di evitare la ripresa del peso perso una volta terminata la dieta (il classico effetto yo-yo).
Dura dieci giorni per ogni chilo perso, periodo durante il quale vengono reintrodotti alcuni alimenti come frutta, pane integrale, formaggio, farinacei (ovviamente seguendo alcune regole di consumo) e un pasto a scelta.
Attenzione però. Per garantire il risultato, la dieta Dukan in questa fase prevede una giornata di conservazione del peso raggiunto, il cosiddetto giovedì proteico o giovedì PP.
La quarta e ultima fase è quella dedicata alla stabilizzazione del peso e al ripristino delle abitudini pre-dieta. Uno step decisivo per la riuscita della dieta che, se trascurata, può far perdere i risultati raggiunti.
In questa fase la dieta si ferma recuperando la normale alimentazione ma con tre piccole regole da seguire:
Seguendo queste regole sia durante questa fase che per il resto della vita, la dieta Dukan garantisce di non recuperare il peso perso mantenendolo ai livelli ideali raggiunti.
Il tutto, come anticipato, anche grazie al supporto dell’attività fisica che deve essere sempre presente in ogni fase:
Ma quali sono gli alimenti consentiti e come si possono mixare tra loro per essere coerenti con questo regime alimentare?
Come detto, la lista Dukan prevede cento alimenti autorizzati tra cui scegliere, la maggior parte di origine animale e 28 di origine vegetale. Tra questi i principali sono:
Quest’ultima in particolare, può essere utilizzata in tantissimi modi diversi. Si tratta di una radice coltivata soprattutto in Cina e Giappone e dai molteplici benefici. Ipocalorica e ricca di fibre, vi si possono ricavare biscotti gallette, snack ma anche dei fac simile agli spaghetti, creme, ecc.
In più è possibile condire il konjac a proprio piacere, modificandone di volta in volta il sapore.
Tra i vegetali che possono essere aggiunti dalla seconda fase in poi, invece, ci sono:
Tanti alimenti facili da reperire e da unire tra loro in menu sempre nuovi e sfiziosi, ovviamente diversificati a seconda della fase in cui ci si trova. Ecco, per esempio tre tipologie di menu per la prima fase, quella di attacco, che possono essere ripetuti a seconda della durata (dai tre ai sette giorni) a giorni alterni.
Colazione: yogurt magro con tre cucchiai di crusca d’avena, caffè o tè.
Spuntino: uno yogurt magro.
Pranzo: salmone al cartoccio condito con il limone.
Merenda: uno yogurt magro.
Cena: frittata alle erbe con aggiunta di yogurt magro e prosciutto.
Colazione salata: prosciutto e formaggio magro, un caffè.
Spuntino: tre cucchiai di crusca d’avena con yogurt.
Pranzo: mezzo galletto arrosto e bresaola.
Merenda: yogurt magro oppure un uovo.
Cena: tacchino alla griglia con formaggio magro.
Colazione: tre cucchiai di crusca d’avena con yogurt, un caffè o tè.
Spuntino: fette di tacchino o prosciutto.
Pranzo: pollo al forno e formaggio magro.
Merenda: yogurt magro.
Cena: orata al forno e due uova.
Dalla seconda fase, in poi, come detto, è possibile aggiungere al menu le 28 tipologie di vegetali indicati, sempre nelle quantità desiderate.
In più, è possibile preparate piatti nuovi seguendo le ricette Dukan. Dai primi piatti ai secondi, dalla pizza ai dolci come torte, budini o biscotti, fino anche alle salse, sempre secondo i principi della dieta stessa.
A tutti gli effetti una dieta proteica che, come detto, agisce in breve tempo. Tempo che può dipendere da diversi fattori a seconda del soggetto come:
A seconda di questi fattori, quindi, i tempi possono variare. In particolare, nelle prime due fasi, quella di attacco e quella di crociera.
Quello che non cambia, però, sono i risultati o meglio ciò che la Dieta Dukan promette a chi la intraprende: perdere velocemente il peso in eccesso.
Questo perché, eliminando grassi, zuccheri e carboidrati, l’organismo è obbligato ad attingere l’energia che gli è necessaria per svolgere le sue normali funzioni (dal grasso accumulato). Un principio che viene adottato anche nelle diete chetogeniche.
Se da un lato, quindi, la perdita di peso è oggettiva e soddisfacente, dall’altro la dieta Dukan porta con sé tutta una serie di controindicazioni non indifferenti.
Prime fra tutte quelle derivate dallo sbilanciamento tra le varie sostanze nutritive necessarie alla salute e al corretto funzionamento dell’organismo, in particolare il consumo smodato di proteine.
L’apporto esagerato alimenti di origine animale, infatti, va ad affaticare il lavoro di reni e fegato e, nel lungo periodo, poi, può causare un aumento del colesterolo nel sangue e di acido urico. Ma non solo. Il consumo di carne rossa, presente nella dieta in modo eccessivo, può favorire l’aumento del rischio di sviluppare tumori al colon.
Discorso analogo va fatto per la presenza limitata di frutta e verdura (assenti nella prima fase di dieta). Queste carenze di vitamine, fibre, Omega 3 e 6 e sali minerali, possono influire sul buon funzionamento dell’intestino, portando a tutta una serie di disturbi (per esempio, stipsi, costipazione, gonfiore addominale, ecc.).
Attenzione anche all’assenza di carboidrati che, oltre a generare uno stato di chetosi, può aumentare l’insorgenza di alcune forme tumorali e il rischio vascolare.
Anche il consumo di acqua è messo a dura prova. Molta dell’acqua che si ingerisce, infatti, deriva dagli alimenti di origine vegetale. La loro assenza, quindi, comporta un maggior rischio alla disidratazione (che è poi uno dei motivi per cui nella prima fase si perdono così tanti chili. Per nulla salutare.)
In ultimo, poi, è bene specificare altri due aspetti “negativi” di questa dieta:
In particolare, poi, la Dukan viene fortemente sconsigliata a:
Per tutte queste ragioni, la dieta Dukan non gode di una buona reputazione o di attendibilità, soprattutto agli occhi della comunità scientifica e dall’ANDID (Associazione Nazionale Dietisti) che la ritengono una dieta puramente commerciale, senza fondamenta, per nulla salutare e pericolosa per la salute.
Una strategia alimentare che punta a perdere peso in modo autonomo, senza un controllo medico e privando il corpo di sostanze fondamentali ed essenziali per la salute. Un dimagrimento estetico e non salutare. Una dieta che elimina senza preoccuparsi del reale benessere del corpo ma solo di perdere qualche chilo in più.
Una bocciatura quasi totale e che ha trovato ragione anche nelle aule di tribunale. Una causa in cui fu lo stesso Dukan a citare in giudizio il nutrizionista Jean Michel Cohen, “colpevole” di aver criticato il metodo e che si concluse con la sconfitta di Dukan che fu costretto a pagare un risarcimento.
Anche in questo caso, quindi, appare ovvio ed evidente come la salute passi dalla consapevolezza e dall’attenzione a ciò che si mangia. Oltre alla cura del vivere quotidiano.
Alimentarsi in modo equilibrato, scegliendo cibi sani e seguendo uno stile di vita coerente con il proprio stato di salute è il modo migliore per garantire al corpo uno stato di benessere reale e duraturo.
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