Coronavirus: Zara produce i camici protettivi

Il gruppo spagnolo si mette a disposizione del Governo iberico per aiutare durante l'emergenza sanitaria.

Anche Zara scende in campo contro il Coronavirus: il colosso spagnolo sta studiando come aiutare la Spagna in difficoltà per mancanza di camici protettivi e tute.

Non solo, il gruppo sta cercando di fornire i materiali che il ministero della Sanità ha richiesto con urgenza, quindi mascherine, guanti, occhiali di protezione, cappelli, protezioni per il viso. Fino ad ora sono state 10mila le mascherine donate e altre 300mila sono in arrivo entro la fine della settimana.

Stiamo studiando la possibilità di convertire parte della nostra produzione tessile in produzione di materiale sanitario, questo è l’obiettivo sul quale sta lavorando il team di produzione di Inditex“, ha fatto sapere in una nota l’azienda.

Inditex, proprietario di Zara, ha messo a disposizione del Governo tutta la sua capacità logistica, di approvvigionamento e di gestione commerciale, in particolare per quanto riguarda i materiali in arrivo dalla Cina, “per rispondere alla richiesta urgente sia di materiale tessile che sanitario“.

Il Covid-19 ha inferto un duro colpo al gruppo che ha visto le vendite crollare del 24% nelle prime due settimane di marzo con quasi 4.000 negozi temporaneamente chiusi in tutto il mondo.

Per far fronte all’emergenza, il gruppo provvederà a un accantonamento di 287 milioni di euro (316 milioni di dollari) poiché l’epidemia riduce il valore del suo inventario primavera/estate e rinvierà la decisione se pagare il dividendo annuale del 2019 alla fine dell’anno.

La solidità degli utili del gruppo per il 2019 e il solido bilancio del gruppo ci mette in una posizione di forza per affrontare le sfide che emergeranno nel 2020“, ha dichiarato l’azienda in un comunicato. A differenza di molti rivenditori che lottano per adattarsi al cambiamento delle abitudini di acquisto, Inditex può contare su molta liquidita’ che alla fine dell’anno si e’ attestata a 8,06 miliardi di euro con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

Al momento, la Spagna è il secondo paese europeo per contagi da Covid-19 dopo l’Italia.

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