In questa storia che è la mia, tutto sul film-evento di Claudio Baglioni
Uno spettacolo unico girato al Teatro dell'Opera di Roma, che trasforma ogni spazio, dal foyer ai camerini, in ambiente scenico. Al cinema solo il 2, il 3 e il 4 novembre.
Uno spettacolo unico girato al Teatro dell'Opera di Roma, che trasforma ogni spazio, dal foyer ai camerini, in ambiente scenico. Al cinema solo il 2, il 3 e il 4 novembre.
Uno spettacolo unico, ideato per riempire quel vuoto che i teatri hanno vissuto in un periodo difficile come quello della pandemia. Così è nata l’idea di In questa storia che è la mia, l’opera-concerto di Claudio Baglioni tratta dall’omonimo album del cantante, uscito nel dicembre del 2020. Un film, nelle sale soltanto i giorni 2, 3 e 4 novembre, nato dalla registrazione di un grande concerto tenutosi al Teatro dell’Opera di Roma.
Un evento speciale, in cui Baglioni ha voluto dare vita ad uno spettacolo totale: ogni spazio del teatro, dal foyer al backstage, dal golfo mistico ai camerini, dai corridoi alla platea, si trasforma in ambiente scenico, animato da ballerini, vocalist, performer, acrobati, attori, cantanti e molto altro. Un’idea nata per riprendere il concetto (inventato da Wagner) della cosiddetta opera totale. Uno show che in tempi normali, con il pubblico in sala, non sarebbe stato possibile realizzare.
Il film si apre con un monologo scritto dallo stesso Baglioni e interpretato da Pierfrancesco Favino, per poi dare spazio alla danza con un’esibizione dell’étoile Eleonora Abbagnato.
“La ferita dei teatri vuoti ci ha colpiti al cuore e faticherà a rimarginarsi. Per questo ho cercato di contribuire a riempire quel vuoto, portando in dono al teatro tutto quello che avevo da dare. Musica e parole, naturalmente. Ma anche un’Opera – “In questa storia che è la mia” – che fonde recitazione, danza, gesto, giochi di luci e suoni, “quadri” animati da performer, e nella quale grande orchestra, coro lirico, coristi e band diventano co-protagonisti della narrazione. Ognuno di noi – con la propria arte, sensibilità, intensità, espressività – ha provato a cancellare il vuoto del teatro, riempiendolo, letteralmente, di vita. […] “In questa storia che è la mia” è davvero uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali”,
ha raccontato Baglioni parlando del film. Lo spettacolo ha la direzione artistica di Giuliano Peparini, mentre Danilo Minotti dirige l’orchestra e Paolo Gianolio guida la band del cantante e ha firmato gli arrangiamenti dei brani. L’opera-concerto è distribuita da Medusa Film, ed è diretta da Luigi Antonini. La produzione è un’esclusiva di ITsART, la piattaforma streaming del Ministero della Cultura dedicata all’arte in ogni sua forma.
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