Cibi da evitare in gravidanza: piccole rinunce per la salute del tuo bebè

Non si tratta di cambiamenti radicali, ma di piccole rinunce: esistono degli accorgimenti da seguire a tavola se siete in dolce attesa per tutelare la vostra salute e soprattutto quella del vostro bambino; la gravidanza diventerà anzi un’occasione per correggere qualche comportamento alimentare sbagliato e ripensare alla vostra dieta: ecco quindi quali solo i cibi da evitare in gravidanza.

Bye bye, happy hour! Che l’alcool faccia male al bambino è ormai provato: nel primo trimestre, il rischio è quello di gravi malformazioni cardiache e neurologiche; nel secondo e nell’ultimo trimestre una madre che consuma alcolici espone suo figlio al rischio di parto prematuro, basso peso alla nascita, ritardi mentali, disturbi comportamentali e cognitivi. L’indicazione è quindi quella di astenersi completamente dal consumo di queste bevande e sostituirle con spremute centrifugati e succhi di frutta.

Pericolo toxoplasmosi. La toxoplasmosi è una malattia infettiva, causata dal protozoo Toxoplasma gondii, parassita che vive in genere nel tratto intestinale del gatto, che si infetta cibandosi di carne di piccoli roditori. La coabitazione tra gatti e uomo non è un fattore di rischio importante per l’infezione di Toxoplasma, molto più pericoloso è cibarsi di carni crude o poco cotte (specie di agnello e suino), di insaccati, di verdure e frutta lavate male o di latticini non pastorizzati e latte crudo. Il primo trimestre è quello più a rischio di aborti, mentre dal terzo al sesto mese il feto può subire danni cerebrali, infezioni oculari, sordità, polmonite e malformazioni cardiache. Il divieto è quello di consumare qualsiasi tipo di “crudità” (incluse le carni poco cotte, come tagliate e fiorentine), mentre frutta e verdura andranno lavate molto accuratamente, perché potrebbero essere state contaminate da feci di animali infetti. L’attenzione è d’obbligo anche per chi ha già contratto la toxoplasmosi.

E il sushi? Anche il consumo di sushi e crudo di mare in generale non è consigliabile in gravidanza: il rischio del consumo di pesce crudo sta nella presenza di un parassita noto come Anisakis, che risulta ugualmente pericoloso anche se non si è incinte, oltre a una tossi-infezione, che però si risolve nel giro di qualche ora con una comune dissenteria, senza arrecare danni al bambino.

Vade retro, salmonellosi! Le future mamme dovrebbero astenersi anche dal consumo di uova crude e di qualsiasi altro alimento crudo che le contenga, per evitare il rischio di salmonellosi, una tossinfezione dell’apparato digerente provocata dai batteri. Dunque attenzione alla maionese e ad altre salse fresche a base di uova preparate in casa, no anche a creme e dolci preparati soltanto con una breve cottura come mascarpone, tiramisù, crema pasticcera, gelato fatto in casa, creme brulé e zabaione.

Formaggi? I formaggi a pasta molle – come brie, camembert e taleggio- e quelli con le venature bluastre come gorgonzola e roquefort vanno evitati perché sono poco acidi, quindi ambiente favorevole allo sviluppo della listeria, il batterio responsabile di una tossinfezione alimentare. I formaggi stagionati, o quelli freschi tipo mozzarella o i formaggini sono invece sicuri. Il pesce affumicato, il pollame, la carne ovina e bovina potrebbero contenerla, quindi è possibile consumarli solo se cotti.

photo credit: Linh H. Nguyen via photopin cc

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