Ceretta brasiliana: di che si tratta e come funziona

Dalle origini all'utilizzo odierno di questa epilazione innovativa rispetto alla ceretta classica.

L’epilazione è uno di quei trattamenti di cui proprio non riusciamo a fare a meno e la ceretta brasiliana può essere una piacevole scoperta e un’alternativa a quella classica.

Una pelle liscia è sinonimo di seduzione, di cura di sé e aiuta a rendere notevolmente più sicure di se stesse, senza alcuna sensazione di disagio nell’indossare gonne o abiti particolarmente corti che mostrino le gambe. La tanto temuta epilazione della zona bikini (che fa venire in mente una vera e propria forma di tortura), poi, specialmente in estate diviene una necessità.

Per ottenere una pelle liscia, morbida e vellutata, totalmente priva di peli, in molte ricorrono a metodi poco efficaci quali creme depilatorie, rasoi e lamette, che non eliminano il pelo alla radice e di conseguenza non garantiscono un risultato duraturo nel tempo, ma limitato ad un paio di giorni, con lo spiacevole inconveniente di vedere i peli superflui ricrescere più spessi, forti e rigogliosi di prima. In questo caso, per essere precisi, si parla di depilazione.

Per l’epilazione, invece, ossia per la rimozione totale del pelo che prevede il coinvolgimento del bulbo pilifero, ci si rivolge a una serie di trattamenti maggiormente duraturi nel tempo o addirittura progressivamente definitivi come ad esempio il laser o la luce pulsata.

Per chi è solito effettuare la classica ceretta, da qualche tempo è in voga una novità: la ceretta brasiliana, che prevede un risultato ottimale senza alcun dolore o quasi, e che a breve scopriremo nel dettaglio. Per quanto riguarda la zona bikini, così sensibile e delicata, è un enorme vantaggio. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo trattamento.

Ceretta brasiliana: la storia

La ceretta brasiliana, sebbene in Italia si sia diffusa solo di recente, è stata praticata per la prima volta nel 1987 in un famoso centro estetico di Manhattan, per la precisione nella SPA J. Sisters International, gestita dalle sorelle Padilha, di origine brasiliana, che iniziarono a far conoscere la loro ceretta ai propri clienti. Il trattamento fu da subito molto apprezzato, al punto che suscitò un notevole interesse anche nella stampa che contribuì a renderlo sempre più richiesto e diffuso non solo negli Stati Uniti ma, a poco a poco, in tutto il mondo.

Attualmente la ceretta brasiliana rappresenta un trattamento scelto non solo dalle star ma da tutte coloro che desiderano una ceretta duratura riducendo al minimo tutti gli inconvenienti dovuti a questo genere di trattamenti: sempre più centri estetici offrono il servizio per garantire una pelle liscia e vellutata, riducendo al minimo il dolore.

Ceretta brasiliana: cos’è?

La ceretta brasiliana nasce come tecnica di epilazione specifica per la zona bikini e si differenzia dalla ceretta tradizionale in quanto prevede una rimozione totale dei peli da tutta la zona inguinale. Tale trattamento è adatto a chi desidera un inguine perfettamente pulito e libero da peli in tutte le sue parti. Si potrebbe pensare a un trattamento molto doloroso, in realtà il dolore è abbastanza tollerabile, specie se l’estetista utilizza cere idonee a tale pratica in modo da rendere l’operazione meno fastidiosa possibile.

Di norma nella ceretta brasiliana viene impiegata una particolare cera (anche se definirla cera in realtà è erroneo) detta pasta di zucchero, composta da una miscela di zucchero, acqua e limone, che rendono il preparato del tutto simile ad una resina che si utilizza a temperatura ambiente. In questo modo non solo viene eliminato il fastidio dovuto alla temperatura della cera classica su una zona così sensibile, ma è possibile una rimozione pressoché indolore anche dei peli più corti difficilmente eliminabili con l’epilazione tradizionale.

Pasta di zucchero (iStock)

Ceretta brasiliana: come avviene il trattamento?

Con la ceretta brasiliana integrata all’utilizzo della pasta di zucchero non è previsto l’utilizzo di cera a caldo o a freddo, né di strisce in “tessuto – non tessuto“. La pasta viene modellata ed ammorbidita con il solo calore delle mani e ripartita in quantità sufficiente a creare uno strato sottile che inglobi i peli nella zona da trattare. La rimozione non prevede uno strappo vero e proprio, ma semplicemente il “tiraggio” della pasta tenendo ben tesa la cute in modo da ridurre al minimo qualsiasi sensazione dolorosa e determinare meno rossori possibili.

La ceretta brasiliana risulta molto meno dolorosa rispetto alla classica ceretta: già dopo pochi minuti dalla rimozione, permane solo un lieve fastidio del tutto sopportabile. È normale che le prime epilazioni risultino maggiormente dolorose, ma effettuando numerosi trattamenti la pelle tenderà ad abituarsi e a risultare decisamente meno sensibile. Una reazione più che normale, data la zona particolarmente delicata (parlando della zona bikini), è la formazione di piccoli puntini rossi spesso accompagnati da sangue, dato che la rimozione del bulbo pilifero, di dimensioni variabili da soggetto a soggetto, spesso risulta maggiormente indelicata. Tale manifestazione non è preoccupante in quanto il rossore tende a svanire nell’arco di poche ore, specie se si applica un prodotto lenitivo o meglio ancora a base di aloe.

Non bisogna comunque dimenticare che la ceretta brasiliana può essere applicata non solo alla zona bikini ma a tutte le parti del corpo che lo richiedano, come gambe e braccia. Il trattamento che si avvale dell’utilizzo della pasta di zucchero, anche in questo caso, prende il nome di sugaring e risulta altrettanto efficace e nettamente meno doloroso rispetto alla ceretta classica che prevede lo strappo dei peli attraverso le strisce in TNT.

Ceretta brasiliana: perché sceglierla?

Non esistono dati certi che attestino che la ceretta brasiliana sia migliore rispetto alla ceretta classica, tuttavia possiamo dire con certezza che molte donne la preferiscono perché conferisce una maggiore freschezza e senso di pulizia delle parti intime, consentendo tra le altre cose di indossare in tutta tranquillità sia intimo che bikini succinti senza mostrare peluria imbarazzante.

La ceretta brasiliana risulta inoltre molto apprezzata perché la pelle si mantiene liscia e priva di peli per un periodo di tempo nettamente più lungo rispetto alla rasatura, ovviando anche al problema della comparsa di follicoliti o peli incarniti.

Ceretta (iStock)

Ceretta brasiliana: i vantaggi rispetto alla ceretta classica

I vantaggi della ceretta brasiliana, rispetto alla ceretta tradizionale, sono senza dubbio:

  • dolore ridotto al minimo;
  • impiego della pasta di zucchero a temperatura ambiente e quindi meno fastidiosa su zone delicate rispetto alla cera calda;
  • strappo maggiormente delicato rispetto a quello determinato dalle strisce in TNT;
  • meno irritazioni e rossori;
  • riduzione dei peli incarniti che ricrescono sottili e più docili allo strappo;
  • è maggiormente adatta a zone delicate come inguine e zona perianale;
  • riduzione del rischio di insorgenza di follicolite dovuta all’infiammazione da strappo.

Ceretta brasiliana: durata e costi

La durata di una ceretta brasiliana può essere paragonata a quella della ceretta classica: la ricrescita dei peli varia da soggetto a soggetto e può impiegare dai 10 giorni alle 4 settimane.

I costi sono variabili a seconda dei centri estetici ma non sono comunque esorbitanti: si parte da circa 10 euro per una zona bikini fino a raggiungere i 30/35 euro per le gambe.

La ceretta brasiliana ha ottenuto un discreto consenso in tutto il mondo e le motivazioni sono chiare: una pelle liscia, morbida e vellutata.

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