15 ristoranti a Roma con menu per Pasqua e Pasquetta
Pasqua e Pasquetta si avvicinano ma non avete idea di dove andare a pranzo? Eccovi qualche spunto
Pasqua e Pasquetta si avvicinano ma non avete idea di dove andare a pranzo? Eccovi qualche spunto
I locali in cui assaggiare la migliore carbonara della Capitale, dalla versione classica a quelle stellate e rivisitate.
Dove sorseggiare l'intramontabile cocktail, fatto a regola d'arte, per un aperitivo in laguna.
I migliori ristoranti della Costiera Amalfitana con vista mozzafiato permettono di avere un posto in prima fila per ammirare uno dei gioielli più preziosi della nostra Penisola, un vero e proprio paradiso che regala panorami emozionanti, indimenticabili scorci da cartolina durante vacanze, viaggi e weekend fuoriporta nella bella stagione. Positano, Amalfi, Cetara. Poi ancora Ravello, Maiori e Minori: lungo le alte scogliere a strapiombo sul Golfo di Salerno, si rincorrono poetiche località ricche di fascino, scrigni di bellezze paesaggistiche e meraviglie architettoniche da scoprire e contemplare anche in un soleggiato finesettimana di primavera, estate e, perché no, di autunno. Affollatissima durante la stagione estiva, la Costiera Amalfitana è infatti splendida in ogni periodo dell'anno, sempre vivace e accogliente, costellata di indirizzi dove rilassarsi gustando i piatti della cucina tipica, prevalentemente di pesce. Di insegne per mangiare ce ne sono a bizzeffe, alcune consigliate, altre meno: in questo articolo vogliamo proporvi i locali per andare a colpo sicuro, dove l'incanto di un dehor o di una terrazza vista mare si unisce ai sapori e ai profumi di limoni succosi e dolci pomodorini. Vi abbiamo incuriosito? Questi sono, secondo noi, i 10 migliori ristoranti con vista mozzafiato della Costiera Amalfitana, perfetti per un pranzo o una cena che sappia farsi ricordare. Il Faro di Capo d'Orso: cominciamo subito con uno degli indirizzi top della Costiera Amalfitana, in cui stagionalità e qualità della materia prima viaggiano di pari passo con tecnica e ricerca. In questo ristorante una stella Michelin in quel di Maiori vincono i piatti lineari e creativi dello chef Pierfranco Ferrara, ricette che attingono tanto alle esperienze d'Oltralpe, quanto alla memoria della tradizione. Il tutto accompagnato da una cantina curata e fornita e da una sala a vetri da cui godere di una vista che lascia sbalorditi. Strada Statale Amalfitana 44, Maiori (SA), tel. 089 877022. Santa Caterina: l'offerta gastronomica dell'omonimo e lussuosissimo hotel a pochi passi dal centro di Amalfi è a dir poco eccellente, così come il panorama che vi troverete di fronte. L'albergo vanta non uno ma ben due ristoranti vista Tirreno, il Santa Caterina appunto e il Ristorante al Mare: il primo è ormai un autentico salotto del gusto menzionato nelle più autorevoli guide del settore, il secondo, aperto da aprile a ottobre, stupisce con pranzi stagionali a base di ottime grigliate di pesce e pizze cotte a legna. S.S. Amalfitana 9, Amalfi (SA), tel. 089 871012. Marina Grande: sempre ad Amalfi, Marina Grande, più che un ristorante di mare, è un ristorante sul mare direttamente sulla spiaggia. Dalla cucina escono gustosi piatti di pesce appena pescato, preparati nel rispetto della materia prima e della tradizione con qualche piacevole guizzo creativo che contribuisce a renderli unici, sia nel sapore che nella presentazione. Nel pomeriggio, gli invitanti cocktails diventano protagonisti di aperitivi suggestivi, in attesa di una romantica cena tra la sabbia e le stelle. Viale della Regione 4, Amalfi (SA), tel. 089 871129. Ristorante Falalella: spostiamoci a Cetara, delizioso borgo di pescatori famoso per il tonno e la celeberrima colatura di alici. Qui, il ristorante con vista mozzafiato da non lasciarsi scappare è Falalella, all'interno del bell'Hotel Cetus. A vostra disposizione un invitante menu in cui spiccano le proposte classiche della cucina mediterranea e un'ambientazione ineguagliabile da mille e una cena. La stagione 2019 sta per iniziare, l'apertura è fissata per il prossimo 31 marzo: giusto in tempo per prenotare in vista di Pasqua o del 1 maggio, no? Corso Umberto I, Cetara (SA), tel. 089 261388. Torre Normanna: nella più antica e suggestiva torre della Costiera Amalfitana, sorge questa gemma della ristorazione vocata alla cucina stagionale e ai prodotti genuini generosamente offerti dal territorio circostante. Lo sfondo si conferma spettacolare a dire poco, con il mare tanto vicino da poterlo respirare e (quasi) toccare. Via D. Tajani 4, Maiori (SA), tel. 089 877100. Rossellinis: si trova all'interno dello splendido hotel Palazzo Avino a Ravello, un’antica dimora gentilizia del XII secolo, sapientemente riadattata ad albergo dopo un’integrale opera di riqualificazione. Se per dormire ci sono 43 stanze una più bella dell'altra, per mangiare potete (e dovete) approfittare del Rossellinis, ristorante una stella Michelin, avvolto nell'atmosfera fiabesca sia della terrazza esterna, che guarda verso la distesa blu cobalto del mare, sia delle sale interne, classiche e ricche di charme. Via S. Giovanni del Toro 28, Ravello (SA), tel. 089 818181. Belvedere Restaurant: non poteva che chiamarsi "Belvedere" lo strepitoso ristorante del Belmond Hotel Caruso a Ravello. Lo chef Mimmo di Raffaele stupisce con creazioni raffinate, reinterpretando con estro le specialità della cucina partenopea. Con i primi caldi vi consigliamo, ovviamente, la terrazza esterna; ma qualora il tempo non fosse dei migliori, potrete optare per la sala interna, altrettanto chic e scenografica. Piazza San Giovanni del Toro 2, Ravello (SA), tel. 089 858800. Zass: il San Pietro di Positano è un albergo 5 stelle lusso che a definirlo magico sarebbe riduttivo. A renderlo ancora più esclusivo ci pensa il ristorante stellato Zass, affacciato su Praiano e tutta la costa, quasi a volerla dominare. I piatti dello chef Alois Vanlangenaeker riflettono la sua continua ricerca di purezza, armonia e raffinatezza, richiamando la pittura contemporanea e al contempo mantenendo saldi i richiami alla tradizione gastronomica italiana. Via Laurito 2, Positano (SA), tel. 089 812080. La Sponda: è il ristorante una stella Michelin di uno degli alberghi più famosi di Positano che, al calar della sera, risplende alla luce di 400 candele. L'affaccio dalla terrazza è sul mare e sulle case colorate di questa cittadina che tutto il mondo ci invidia, mentre la cucina è un felice riecheggiamento della tradizione mediterranea. Il resto? Scopritelo voi stessi. Via Cristoforo Colombo 30, Positano (SA), tel. 089 875066. La Serra: concludiamo nel migliore dei modi citando quest'altro tempio stellato della cucina d'autore. Servizio impeccabile e un menu che è espressione di una cucina gourmet rivisitata senza stravolgere il passato: e così la parmigiana diventa "assoluto di melanzane", la ventresca di tonno si nobilita incontrando l'ostrica e il sugo d'arrosto... Potremmo continuare ma preferiamo non rovinarvi la sorpresa. Via G. Marconi, Positano (SA), tel. 089 875733.
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Taste Firenze, il salone dedicato alle eccellenze del gusto e del food lifestyle, compie dieci anni. Per l’occasione, è stata ideata un’edizione speciale per celebrare il compleanno di questa fiera-evento che, nata dalla collaborazione di Pitti Immagine col gastronauta Davide Paolini, esalta la cultura del cibo di qualità e il design della tavola. 320 le aziende presenti, selezionate tra le migliori produzioni di nicchia e specializzate provenienti da tutta l’Italia negli spazi della Stazione Leopolda e nell’area Alcatraz, con uno speciale set di allestimento curato dall'architetto Alessandro Moradei. “Taste è sempre di più l’appuntamento di riferimento per gli operatori dell’alta gastronomia e della ristorazione, e per il pubblico di appassionati di cibo di qualità – afferma Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine – un viaggio nei sensi e nelle idee, alla scoperta dei tanti modi in cui oggi si esprime e si sperimenta il gusto. Perché Taste a ogni edizione è palcoscenico per le nuove idee, le tendenze più fresche di oggi, quelle che faranno discutere e diventeranno gli stili di vita di domani”. Tra gli eventi speciali, la speciale collaborazione con la Galleria Palatina di Palazzo Pitti diretta da Matteo Ceriana, in occasione della mostra "Dolci trionfi e finissime piegature. Sculture in zucchero e tovaglioli per le nozze fiorentine di Maria de’ Medici", uno degli eventi fiorentini dell’Expo 2015 che rievoca il del celebre banchetto tenutosi a Palazzo Vecchio la sera del 5 ottobre 1600, per le nozze fiorentine di Maria de’ Medici con il re di Francia Enrico IV. Tra le aziende in fiera: Fabbri che ha presentato le “Birikkine” (schiacciatine di Romagna create con l’impasto della piadine, ottime da accompagnare con lo squacquerone e i salumi); Plose con le nuove bibite nate dall’incontro tra l’acqua delle Dolomiti e i migliori agrumi italiani (arancia, limone e chinotto); Scyavuru (azienda agricola siciliana) con le marmellate preparate bollendo la frutta insieme al miele; Distilleria Sancarlo (la più piccola d’Italia) con le sue grappe ottenute riprendendo il vecchio metodo di distillazione Bagnomaria Piemontese; Pasticceria Mauro Allemanni con gli amaretti morbidi e baci di pura mandorla e nocciola “sposati” due a due ripieni di golose creme al cioccolato e confetture extra; Krumiri con i suoi dolci da leggenda creati nel 1878 da Domenico Rossi il cui segreto è la semplicità (farina di grano tenero, uova fresche, burro, zucchero, vanillina pura e soprattutto niente acqua); Morami le cui produzioni di vino (umbro) sono limitate a circa 3000 bottiglie per etichetta; 32 Via dei Birrai che decontestualizza il concetto usuale di birra e diventa design indossato da una bottiglia. W il mangiar bene e soprattutto il mangiare italiano.
Lo street food sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo e in ogni Paese nascono nuovi ristoranti a tema. Ecco allora che gli chef di Chowzter hanno stilato la classifica dei 9 locali migliori del globo in fatto di "cibo da strada". Vi stupirete nel leggere da dove provengono i migliori piatti dello street food e resterete sorpresi nel conoscere nuove pietanze che forse non avevate mai sentito nominare prima. 1. Chez Wong, Lima E' il ristorante di Javier Wong il primo classificato. Il piatto premiato che gli ha riservato la prima posizione si chiama ceviche e si tratta di una ricetta a base di pesce crudo marinato nel lime, cipolla, peperoncino, sale e pepe. 2. Dinasty Seafood, Vancouver E' il granchio reale dell’Alaska che ha permesso allo chef Sam Leung di guadagnare il secondo scalino della classifica: il granchio viene preparato in un modo speciale, con cottura a vapore, aglio, riso e salsa al curry. 3. Fara, BrooklynPizza Non crederete ai vostri occhi ma questo locale ha vinto il terzo premio per... La pizza! Ebbene sì, la migliore pizza del mondo, secondo questa classifica, è quella cucinata da Domenico DeMarco, emigrato a New York nel 1959, proprietario del Fara. Lo scorso anno, invece, lo stesso titolo è stato vinto da una pizzeria londinese. 4. L’As du Falaffel, Parigi Il quarto gradino della classifica è dedicato ai piatti vegetariani: si trovano nel quartiere ebraico di Parigi, dove la specialità vincente sono i falafel, pietanza mediorientale che sostituisce la carne nei giorni del digiuno degli egiziani. Il piatto consiste in polpette fritte e speziate a base di legumi. 5. Pad Thai Thip Samai, Bankok Come escludere i noodles dalla classifica? I migliori noodles di riso si trovano a Bangkok. 6. Tian Tian, Singapore Questo locale è famosissimo per il Chicken Rice, il piatto di riso più prelibato del mondo. Considerato infatti il piatto tipico della cucina di Singapore, la ricetta prevede riso cotto nel brodo di pollo, zenzero, aglio e altro ancora. 7. Paseo, Seattle Qui potrete trovare il miglior sandwich di sempre: il Caribbean roast sandwich, panino con maiale arrosto, spezie, cipolle, coriandolo e non solo. 8. Yat Lok, Hong Kong E' un piccolo negozietto di Stanley street e il piatto per cui ha vinto questo riconoscimento è l’oca arrosto. 9. Albion, Londra Il dolce non può mancare alla fine di un pasto e nemmeno alla fine di questa chart. Ed ecco che il croissant fritto entra di diritto in classifica: lo chef Matthieu Cauty e il capo pasticcere Uma Kuppuswamy hanno messo a punto un cornetto fritto e farcito di marmellata famoso in tutto il mondo. photo credit: Meanest Indian via photopin cc
Per i bambini uno dei modi migliori di fare merenda è quello di mangiare un pacchetto di patatine. Semplici da mangiare, gustose da assaporare e comode da portare in ogni luogo, le patatine al forno sono lo snack che tutti i piccoli preferiscono per fare uno spuntino durante il pomeriggio. Ma non tutte le patatine sono adatte ai bimbi. Ecco che San Carlo lancia sul mercato i nuovissimi Mini Dixi: piccoli cornetti di mais cotti al forno, senza glutine, con lo stesso gusto e la stessa friabilita? di quelli originali, in un formato dedicato ai piu? piccini. Quello dei bambini e? un target molto a cuore dell’Azienda leader nel mercato chips&snacks, che ha sempre dedicato particolare attenzione ai piu? piccoli. A seguito del successo della linea San Carlo Junior, nata nel 1962 con l’idea di inserire nei pacchetti una piccola sorpresa, San Carlo presenta al Cibus 2014 i nuovissimi Mini Dixi. Si tratta di piccoli cornetti di mais al formaggio cotti al forno, che seguono l’originale ricetta dei Dixi, ma sono prodotti in un formato piu? piccolo, e soprattutto senza glutine e a basso contenuto di sale (scopri qui come cucinare le patate ripiene al forno). Un prodotto semplice e gustoso, cotto al forno, senza glutine, senza conservanti, pensato con attenzione anche per i genitori, che possono avere una completa visione delle caratteristiche di un nuovo prodotto che vanta qualita? nutrizionali molto importanti. In linea con gli altri prodotti della linea San Carlo Junior, in ogni pacchetto e? inserito un piccolo regalo costituito da un gadget certificato "Giocattolo sicuro" dall’Istituto Italiano di Sicurezza Giocattoli. Disponibile nel formato € 1,00 - 30gr, il nuovo Mini Dixi sara? sugli scaffali dei punti vendita da maggio 2014 con i pack dedicati a Winnie The Pooh, La Casa di Topolino e Dottoressa Pelouche. photo credit: mondopiccolo via photopin cc
C’è chi la preferisce alta e chi bassa, chi bianca e chi rossa. C’è chi la vuole ripiena e chi va, invece, sulla classica Margherita. Ma c’è anche chi la vuole acrobatica: la squadra nazionale acrobati pizzaioli, da quasi 30 anni, porta in giro per il mondo la bontà della vera pizza italiana con i suoi spettacoli acrobatici. “La nazionale esiste da oltre 20 anni - le parole di Danilo Pagano, presidente della Nazionale Acrobati Pizzaioli - io è dal 1990 che dirigo questa nave. Nella nazionale siamo in 14. Nel mese di aprile siamo stati in Qatar e poi a Dubai. Insomma, la nazionale gira e certe volte gira anche tanto… Ma portiamo sempre in alto il nome dell’italianità e della pizza italiana, perché la pizza è conosciuta in tutto il mondo. Si dice che in ogni angolo del mondo c’è una pizzeria: perciò sicuramente in ogni angolo del mondo ci sarà un pizzaiolo e ci saremo anche noi. Anche se all’estero quello che noi facciamo, principalmente, è solo lo spettacolo di pizza acrobatica”.
E’ nato sulle ceneri di uno dei teatri più importanti di tutta Milano, il Teatro Smeraldo, e subito ha catalizzato l’attenzione del popolo meneghino: Eataly, dopo l’esperimento di Roma, ha aperto i battenti anche nel capoluogo lombardo. Cinquemila metri quadri dove si celebrano il gusto e la cucina in tutte le sue forme. A capo di questo progetto Natale Farinetti, conosciuto come Oscar, imprenditore e dirigente d'azienda italiano, figlio del partigiano, imprenditore e politico Paolo Farinetti. E’ lui il fondatore della catena Eataly (nonché ex proprietario della catena di grande distribuzione UniEuro), aperta ufficialmente il 18 marzo, prima delle 5 Giornate di Milano che diedero vita al Risorgimento. Il nome stesso è un omaggio al nostro paese, alla sua cultura e al cibo, protagonista indiscusso: in vendita ci sono oltre 10mila prodotti, alcuni dei quali diffusi anche nella grande distribuzione, con 19 punti ristoro e molti corsi legati all'alimentazione e alla cucina, congressi e serate a tema. Un luogo dove vivere il cibo in tante versioni; ma anche dove poter gustare succulenti esempi della cultura italiana.
Quanti di noi almeno una volta nella vita hanno assaggiato uno degli hamburger più gustosi che McDonald's abbia mai inventato, il Crispy McBacon? Si tratta di una ricetta tutta italiana, ereditata da un prodotto di grande successo firmato Burghy, fast food all'americana, nata nel 1982 a Milano: gustosa carne bovina, pancetta croccante, formaggio fuso, deliziosa salsa bacon e una personalità forte e inconfondibile. McDonald's ha pensato di fare un regalo a tutti i consumatori di questa straordinaria invenzione, svelando tutti i segreti della preparazione della salsa che ha reso così famoso il Crispy McBacon, il panino più consumato al mondo: pensate che circa 100 persone ogni giorno in Italia ne ordina uno, per un totale che si aggira attorno ai 50.000 panini al giorno. McDonald’s ha affidato al 25enne Roberto Valbuzzi, uno degli chef più giovani e talentuosi del panorama culinario italiano, già contributor di Gambero Rosso Channel, di Alice, Rai 2, e di La5 e inserito nella classifica dei 36 migliori volti dell'enogastronomia italiana, il compito di interpretare la ricetta della salsa che fa impazzire gli Italiani. Ecco tutti gli ingredienti necessari per prepararla: 3 tuorli d'uovo 150 ml di olio di semi d'arachide 50 gr di senape 30 gr di concentrato di pomodoro 20 gr di capperi 3 cetriolini Aglio in polvere 10 gr di agro di spirito (aceto) 5 gr di estratto di carne Sale affumicato Per la preparazione seguite le istruzioni dello chef Roberto Valbuzzi contenute in questo video, seguite il procedimento direttamente passo dopo passo insieme a lui. Il reveal della ricetta della salsa bacon è un ulteriore regalo che McDonald’s ha pensato per tutti gli appassionati del Crispy McBacon che dal 14 marzo al 22 aprile sarà disponibile nei ristoranti McDonald’s italiani in un’edizione speciale caratterizzata dal 50% di gusto in più.
Continuiamo anche oggi a parlare di cibo e di food blogger: sono molti i blog sul web dove poter trovare fantastiche ricette e preziosi consigli, condivisi da chi di cucina se ne intende. Oggi vi presentiamo Francesca Sponchia, mamma 26enne che sembra essere nata per avere a che fare con il cibo. Sul suo blog, Milano Loves Food, Francesca scrive "Mia madre ha sempre gestito ristoranti, mia nonna era una cuoca, e io sono cresciuta in mezzo a pentoloni e profumo di risotto". Il suo blog nasce nel 2008, ma due anni dopo Francesca ha pensato di renderlo uno spazio un po' più "settoriale", dedicandolo alle sue due grandi passioni: la cucina e Milano. Da quel momento il blog ha avuto un successo incredibile: visitato, commentato e condiviso da moltissime persone che si fidano del giudizio e dei consigli di Francesca. Ma ecco cos'ha raccontato a noi di Leonardo.it. Perché sei diventata una food blogger? Le mie più grandi passioni sono il cibo e Milano. Milano in particolare è il mio grande amore, e volevo trovare un modo per farla conoscere anche agli altri per come la vedo io ogni giorno. Il blog mi sembrava il modo ideale per unire le due cose e far vedere una città "diversa" partendo proprio dal punto di vista del food. Non solo ricette quindi, ma iniziative, eventi, ristoranti e persone. Ho aperto il blog nel 2008, ma è continuamente in divenire: ha cambiato nome, logo, grafica, piattaforma, e cambierà ancora. Son un'eterna insoddisfatta. L'aneddoto più curioso che ti ricordi? Non ricordo aneddoti particolari, ma devo dire che molto spesso quando scrivo non mi rendo conto di avere un pubblico. Lo faccio ancora come se scrivessi soltanto per me. Quindi è sempre sorprendente quando incontri qualcuno nelle occasioni più impensabili che ti conosce e ti legge tutti i giorni. Di recente mi è capitato con una ragazza in treno ed è sempre molto piacevole. Che consiglio dare a chi vuole diventare una food blogger? Il consiglio è quello di aprire un blog prima di tutto per passione. Vedo troppe persone ultimamente aprire un blog per arrivare da qualche parte. Le opportunità arrivano col tempo e con l'impegno. Non cercate di imitare nessuno, portate avanti sempre idee e progetti originali. E soprattutto curate la qualità dei contenuti. Il piatto che ami di più cucinare e quello che ami di più mangiare? Senza dubbio il risotto. E' quello che mi riesce meglio, e il preferito di mia figlia. Poi si presta davvero a qualsiasi variazione, sperimentazione ed occasione. Basta imparare i fondamentali. Quello che amo più mangiare è quello che devo ancora assaggiare. Sono una persona curiosa e adoro provare cose nuove. I sapori che non avevo mai assaggiato sono in assoluto quelli che preferisco. Se volete seguire Francesca potrete farlo leggendo il suo blog, Milano Loves Food, o sui suoi profili social di Facebook e Twitter.