For Her di Narciso Rodriguez: tutto sulla fragranza
For Her è, senza ombra di dubbio, la fragranza iconica di Narciso Rodriguez: ecco tutto quello che c'è da sapere sul profumo.
For Her è, senza ombra di dubbio, la fragranza iconica di Narciso Rodriguez: ecco tutto quello che c'è da sapere sul profumo.
Si può morire per una tinta ai capelli? Purtroppo sì. È quello che è successo nel 2011 a Julie McCabe, una donna inglese di 39 anni, madre di due bambini. I medici all'epoca non erano riusciti a capire la gravità della sua allergia ai coloranti, coloranti letali per lei tanto da provocarle la morte. A scatenare la reazione allergica era stato un semplice prodotto per tingere i capelli. Per curare le eruzioni cutanee e i gonfiori apparsi alla donna i medici le prescrissero delle banali creme, sottovalutando la gravità della situazione. Purtroppo a queste manifestazioni superficiali si aggiunsero difficoltà respiratorie e insufficienza cardiaca che le provocarono danni cerebrali. Finita in coma, la donna dopo poco è deceduta. Un esperto al "Mirror" ha però voluto sottolineare che la situazione è degenerata in maniera così drastica non solo per quell'unico utilizzo della tinta: "Il colorante messo sui capelli è stato la causa della reazione allergica, ma l'uso regolare nel corso degli anni ha probabilmente contribuito ad aumentarne la gravità. Le reazioni allergiche ai coloranti per capelli sono comuni e ben conosciute, ma la reazione anafilattica e la morte sono estremamente rare". Con queste parole l'esperto ha voluto ricordare che è necessario riporre molta attenzione nell'uso di sostanze coloranti per capelli, ma ovviamente da uno sporadico caso non bisogna creare allarmismi sterili.
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I capelli rasta, o più correttamente con dreadlocks o dreads, si sono diffusi nel mondo principalmente grazie alla religione del Rastafarianesimo, movimento religioso diffuso soprattutto in Giamaica, e al suo seguace più celebre, il cantante Bob Marley. Al di là del simbolo religioso, questo tipo di acconciatura è scelta principalmente da giovani e giovanissimi che seguono i movimenti e le tendenze più alternative, che vogliono dimostrare anche attraverso i capelli la loro libertà di espressione. «Perché abbiamo i dreadlocks? Perché ci mantengono puri, ci tengono lontani da babilonia. Se io avessi i capelli ben rasati mi accoglierebbero in luoghi come le discoteche e perderei la mia integrità», ha detto Bob Marley. Fare i rasta da sé, senza ricorrere a un professionista, non richiede altro che qualche prodotto come la cera per dreadlock e molta molta pazienza, perché si tratta semplicemente di capelli pieni di nodi, completamente intricati. Inoltre, facendoli da soli a casa, il risultato sarà più naturale (nonché economico) è più naturale e molto meno costoso. Il metodo più semplice, ma anche il più lungo, è lasciar fare alla natura smettendo di pettinare i capelli. Per darle una mano è necessario cambiare tipo di shampoo, utilizzandone uno per capelli grassi che "secca" il capello e favorisce la formazione di nodi, smettere di applicare il balsamo e di passare la piastra, se si ha questa abitudine. Passate due settimane lontane da spazzola e pettine, si può facilitare la formazione di rasta più definiti dividendo i capelli in sezioni (come per fare delle piccole trecce sparse su tutta la testa): impastando queste ciocche tra le mani, qualche volta alla settimana, aiuterà a creare dei dreadlock più uniformi. I rasta, poi, possono anche essere creati aggrivigliando i capelli. Seguendo sempre l'accorgimento di eliminare il balsamo e utilizzare uno shampoo per capelli grassi o un prodotto mirato, dividere i capelli in ciocche in maniera casuale e più naturale o con disegno lineare, creando una piccola sezione per ogni rasta della grandezza desiderata, e usando un piccolo elastico per tenere le ciocche separate. Prendere, poi, una ciocca per volta: va prima sfregata e in un secondo momento divisa in due con le due mani, tirando in direzioni opposte. Questa azione fa sì che i capelli si aggroviglino e si annodino verticalmente. Il movimento di suddividere, tirare e aggrovigliare va fatto per tutta la lunghezza. Alla fine mettere un elastico alla radice e uno alla fine di ogni rasta per un periodo di maturazione di 3 mesi, dopo il quale i dredlock saranno ben compatti. Il terzo metodo prevede la cotonatura. Gli accorgimenti per preparare i capelli sono gli stessi, shampoo per cute grassa e niente maschere o balsami. I capelli vanno poi separati in sezioni con elastici. Ogni ciocca deve essere poi cotonata con un pettine da rasta o uno spazzolino da denti più o meno 2 cm, pettinando i capelli verso la cute finché non siano compatti attorno alla radice. I rasta, come nella soluzione precedente, vanno poi trattenuti dagli elastici per 3 mesi, fino a "maturazione". Durante questi mesi di formazione, il processo si può aiutare con shampoo per cute grassa e rinuncia al balsamo, idratazione con oli essenziali, utilizzo dell'uncinetto per infilare i capelli ribelli che escono dal dreadlock e dell'apposito gel da stendere su tutta la lunghezza. Una volta che i rasta si sono formati si può continuare a fare lo shampoo regolarmente: per tenerli più puliti è opportuno proteggerli con una cuffia durante le attività a rischio polvere e sporcizia. Foto: Shutterstock
Kate Moss, Sabrina Salerno, Lucy Liu, Scarlett Johansonn, Emily Blunt, tutte queste bellezze hanno un difetto in comune che è in realtà una potente arma di seduzione. Quale? Lo strabismo di Venere. Il nome deriva da quel piccolo e unico difetto che rese celebre Venere, la dea dell'amore e, proprio con questo sguardo, la ritrasse il grande Botticelli nel famoso dipinto “La Nascita di Venere” in cui la dea troneggia su un'enorme conchiglia, essendo nata, secondo quanto narrato da Esiodo, dalla spuma del mare. Secondo le leggende ad incantare tutti i suoi spasimanti era proprio il suo sguardo che tanto la rendeva unica tra le altre dee. Col tempo “strabismo di Venere” è diventato un'espressione comune per indicare una leggera forma di strabismo divergente che non è solo femminile, ma riguarda anche gli uomini in eguale percentuale. In pratica, si tratta di uno sguardo asimmetrico: gli occhi non riescono a focalizzarsi solo su un oggetto in particolare, ma si discostano continuamente, deviando rispetto al loro asse visivo naturale. È come se il cervello vedesse doppio e, per evitarlo, non gli resta che escludere dalla visione l’occhio deviato, ossia quello più “pigro”. Tutti i bambini, alla nascita, hanno un certo grado di strabismo, risolto poi nei primi mesi quando acquisiscono un perfetto allineamento oculare che gli permette di fondere in una sola le immagini provenienti dai due occhi. È, quindi, fondamentale curare quanto prima il bambino affetto da strabismo perché è iniziando da piccolissimi che si ottengono i migliori risultati. Per la scienza esistono tre tipi di strabismo: quello convergente (un occhio è deviato all’interno), quello divergente (un occhio è deviato all’esterno) e quello verticale (un occhio è più basso o più alto dell’altro). Ovviamente, un accenno di strabismo è molto sensuale, ma nei casi più evidenti ci sono solo due soluzioni, al momento: l'uso di lenti correttive e, nei casi più seri, un piccolo intervento chirurgico. Ma, al di là di tutto questo, più che come patologia, “lo strabismo di Venere” è noto nello star system per essere quel tocco in più che rende ancora più bella e unica una celebrities che arriva al punto di accentuare ancora di più il make up sui suoi occhi. Per tutte la parola d'ordine è eyeliner! Basti pensare al leggero quanto sensuale strabismo della splendida attrice americana Scarlett Johansson o a quello di Lucy Liu, indimenticabile co-protagonista di Uma Thurmann in “Kill Bill”. Entrambe fanno abbondante uso di eyeliner per meglio definire l'occhio e nascondere un po' il difetto che, però, in loro è appena accennato al punto di non aver impedito loro di diventare dei sex symbol grazie alla bellezza così particolare del loro volto e a quello sguardo che dovrebbe essere un difetto e, invece, le aiuta a essere ancora più belle. Che un difetto serva a rendere ancora più unica una persona è una gran bella cosa, perché si tratta di qualcosa che la distingue da tutti gli altri e può essere trasformato addirittura in un punto di forza se non, addirittura in una potente arma di seduzione . La bellezza assoluta, senza difetti e particolarità, è sterile e noiosa. Sono proprio le imperfezioni a regalare a un volto la sua unicità, salvandolo dai soliti canoni e dall'omologazione estetica. Foto: Shutterstock
Quando si parla di ricostruzione delle unghie, circolano troppe cattive informazioni: ecco quali sono i miti da sfatare secondo OnyxNail. Tutte le donne sognano di avere mani perfette, curatissime e alla moda, e per tale motivo in tante scelgono di affidarsi alla ricostruzione delle unghie. C'è però tanta cattiva informazione a riguardo e, infatti, molte ragazze si sono fatte condizionare in negativo e preferiscono tenersi delle brutte unghie piuttosto che affidarsi a questa soluzione. OnyxNail offre però diversi consigli a chi sta valutando di farsi ricostruire le unghie, a partire dai 5 miti da sfatare. La ricostruzione non fa respirare le unghie? È assolutamente falso. Sottolineiamo nuovamente che le unghie sono composte da cellule morte, dunque coprirle con uno strato di gel non è dannoso, poiché è come mettere un semplice smalto. In tal senso, la ricostruzione delle unghie è dunque totalmente sicura e priva di alcun effetto negativo per le unghie stesse. Tutto l’ossigeno di cui ha bisogno la matrice per ricreare le unghie nuove è dato dai vasi sanguigni al di sotto di essa, non di certo direttamente dall’aria. La ricostruzione blocca il nutrimento delle unghie? Anche questo è un mito da sfatare. Infatti, le unghie non si nutrono dall'esterno, ma dalle vitamine e dai nutrienti assunti attraverso l'alimentazione quotidiana, che pervengono all'unghia attraverso i vasi sanguigni. A tale proposito ricordiamo che in alcuni paesi è illegale affermare che un determinato prodotto cosmetico per uso esterno possa nutrire l'unghia. Anche in questo caso, dunque, la ricostruzione non va a danneggiarle o indebolirle. Dopo la ricostruzione bisogna aspettare? No. Tra un trattamento e l'altro, l'unghia non ha bisogno di riposare, dato che non necessita di prendere aria oppure di essere libera da gel e smalti. C’è però una precisazione da fare, infatti consigliamo alle donne che scelgono di frequente di affidarsi alla ricostruzione delle unghie di chiedere sempre il refill per sistemare solo la parte della ricrescita, piuttosto che farsele ricostruire da zero ogni volta, rischiando si in questo caso di rendere l’unghia troppo sottile. I gel per la ricostruzione delle unghie sono dannosi? I gel non sono dannosi per le unghie, a patto che siano di ottima qualità e rispettosi di tutte le norme europee. Esistono anche dei gel anallergici per venire incontro alle ragazze con allergie specifiche, come quella al nichel. Ciò che fa invece male all'unghia è il loro uso non corretto e soprattutto la limatura, se effettuata in maniera troppo aggressiva. Per evitare il problema è sufficiente affidarsi a un'onicotecnica esperta, che abbia frequentato un corso di ricostruzione e decorazione unghie e non una ragazza improvvisata di cui non potete sapere e valutare il grado di esperienza, se non a lavoro concluso. La ricostruzione cura le unghie? La ricostruzione non è dannosa per l'unghia ma nemmeno è curativa, anche se in alcuni casi è consigliata come rimedio per alcuni disturbi o necessità specifiche, ad esempio per coloro le quali si mangiano le unghie (cioè soffrono di onicofagia) o suonano la chitarra. Pubbliredazionale
Per molte donne avere unghie impeccabili è essenziale e, per rispondere a questa necessità, si ricorre spesso alla ricostruzioni in gel oppure agli smalti semi-permanenti. Esistono due differenti tipologie di ricostruzione e, sebbene il risultato finale risulti lo stesso, sono molte le donne che ricorrono al metodo trifasico. Al contrario di quello bifasico – ovvero con un solo gel per tutte e tre le fasi della ricostruzione -, per quello trifasico occorre un gel diverso per ogni fase e come come risultato si hanno unghie più corte. Anche se non facilissimo da ricreare, si può comunque realizzare a casa utilizzando i prodotti giusti e seguendo una guida step by step: ecco come fare. Occorrente Per realizzare una manicure con metodo trifasico occorrono tutti gli accessori per definire unghie e cuticole: limetta, buffer e spingi cuticole. Per quanto riguarda i prodotti da stendere sull’unghia servono: un primer, un gel base, gel costruttore, gel french o colorato, gel sigillante. Durante il procedimento sono necessari anche dischetti di cotone con cleaner per sgrassare, il fornetto con lampada UV, cartine per unghie, limetta e buffer. Procedimento Per ogni metodo si inizia levigando e definendo bene le proprie unghie utilizzando una limetta e un buffer. Si applicano le cartine per unghie adagiandole proprio sotto di queste poiché serviranno per creare un’unghia più lunga. Una volta disposte bisogna passare una mano di primer solo sull’unghia naturale e, una volta asciugato, applicare sulla stessa uno strato sottile di gel base. Si fa quindi catalizzare per due minuti nel fornetto con lampada UV. Una volta verificato che si sia asciugato in maniera perfetta si può passare all’applicazione – in maniera abbastanza consistente - del gel costruttore che va steso sia sull’unghia naturale sia qualche millimetro sopra la cartina, concentrandosi di più su quest’ultima per un effetto bombato. Una volta applicato su tutte le unghie lasciare a ossidare nel fornetto per 2 minuti assicurandosi che, al termine, la fase risulti asciutta alla perfezione. A questo punto si rimnuovono le cartine, mostrando l’unghia che si è creata grazie alla fase precedente e sgrassando tutto con il cleaner. Livellare quindi con una limetta e, senza togliere la curvatura creata, se necessario dare un’ulteriore forma alle unghie. Una volta terminato bisognerà scegliere la tipologie di manicure desiderata: si può scegliere uno smalto gel monocromatico applicandolo in maniera normale e facendo sempre attenzione che questo non vada a contatto con le cuticole. Anche questa fase va fatta catalizzare per due minuti nel fornetto con lampada uv. Arrivati alla fase finale, basta stendere una mano di gel sigillante, facendo attenzione che non vada su pelle e cuticole, e coprendo bene ogni singolo angolo dell’unghia così che il lavoro non si rovini in fretta. Una volta steso si completa facendo catalizzare per quattro minuti e senza sgrassare. Foto: Nail Spa manicure and pedicure with equipment - Shutterstock
I capelli lunghi possono essere facilmente raccolti con acconciature che richiedono poco tempo e che, allo stesso tempo, sono eleganti e raffinate. La coda di cavallo, per molte donne, rappresenta una soluzione semplice e pratica per avere i capelli sempre in ordine. Sono molte le star che hanno optato per la soluzione della coda anche durante i red carpet: Blake Lively, Kristen Stewart e Kim Kardashian sono solo alcune delle celebrities che hanno nobilitato questa tipologia di acconciatura. Ovviamente il vecchio concetto di coda di cavallo è stato superato grazie a piccoli accorgimenti e alla cura dei dettagli che hanno reso questa comune abitudine a raccogliere i capelli una vera e propria tendenza. Per realizzare una coda perfetta, ricca di volume e in ordine, è sempre bene partire da capelli perfettamente puliti e con una piega liscia oppure leggermente mossa. Esistono ovviamente differenti tipologie di coda: si può partire da quella classica alta a coda di cavallo, da chiudere con i ciuffi laterali dei capelli stessi oppure con una treccia, per poi declinarla in basso o lateralmente. La coda mostrata nel video tutorial, è una coda bassa laterale che si realizza velocemente con soli 5 passaggi. Questa acconciatura è estremamente duttile e si può realizzare per definire sia gli outfit casual sia quelli più eleganti. Partendo da capelli puliti e con una messa in piega liscia, ecco come realizzare la coda bassa laterale: Pettinate lateralmente i capelli con le mani e iniziate a creare una coda morbida e bassa. Bloccatela con un elastico Abbassate leggermente l'elastico e dividete a metà i capelli che si trovano sopra l'elastico Prendete la coda e fatela passare all'interno della fessura che avete creato: in questo modo riuscirete a creare due morbidi torchion laterali Con una piccola ciocca della coda, realizzate una treccia Coprite l'elastico con la treccina e bloccatela con una forcina
L'universo femminile tende spesso a considerare i capelli lunghi come un simbolo di grande femminilità e fascino. Avere i capelli lunghi e mossi in modo naturale è infatti il sogno di molto donne, nonché l'ultimo trend in fatto di acconciature. Chi ha avuto la fortuna di nascere con i capelli mossi e li ha lasciati crescere, sa però che occorre un minimo di attenzione per averli sempre in ordine e pettinati. Le donne conoscono molto bene il segreto: avere dei bei capelli e non sentirsi a posto con essi, e soprattutto non sentirsi in ordine, è un elemento che genera parecchia insicurezza. Si possono indossare abiti eleganti ed essere così a proprio agio ma se si è spettinate e con i capelli in disordine, è come se anche tutto il resto non andasse bene. ecco alcune pratiche soluzioni per acconciare i capelli lunghi e mossi ed essere così sempre in perfetto ordine. Trattamento con shampoo e balsamo adeguati La prima regola da seguire per avere i capelli in ordine, è quella di utilizzare i prodotti più adatti per pulirli. Molto spesso i capelli lunghi e mossi tendono infatti a essere crespi oppure secchi, o ancora, e possono essere più grassi alla radice e più secchi sulle punte. Ci si può far consigliare lo shampoo più adatto alle proprie esigenze dal parrucchiere di fiducia ma se i capelli tendono a seccarsi occorre prima di tutto ristabilire la corretta idratazione. Capelli idratati, non sfibrati e senza doppie punte sono molto più facili da gestire e da tenere in ordine. Durante l'inverno è consigliato utilizzare anche prodotti anti-crespo così come d'estate sarebbe bene utilizzare gli oli naturali per nutrirli. Spazzole e fissaggio Altre regole da seguire per avere capelli lunghi sani e in ordine, è quello di utilizzare la spazzola e non il pettine, soprattutto quando sono asciutti. Le spazzole piatte non intervengono sull'effetto mosso dei capelli ma anzi, contribuiscono a migliorarlo e ad accentuarlo. Il pettine, oltre ad avere un intervento più aggressivo, rischia di peggiorare l'effetto mosso e di far ottenere un pessimo risultato. Per tenere i capelli lunghi e mossi in ordine e sciolti, ci si può servire di lacca, gel o cera ma senza esagerare con le quantità che potrebbero tendere a far apparire i capelli appesantiti e sporchi. Piuttosto, quando si asciugano i capelli, ci si può servire delle proprie dita per metterli in piega, utilizzando anche apposite schiume che aiutino a definire i ricci e l'effetto ondulato. Il consiglio ulteriore è quello di non stressare troppo i capelli servendosi di phon ad alte temperature e di piastre. Quando si asciugano i capelli sarebbe meglio impostare basse temperature e utilizzare un diffusore. Per ottenere un effetto mosso e in ordine, i capelli possono essere raccolti in una treccia poco dopo essere stati asciutti del tutto o, meglio ancora, parzialmente. Il taglio Avere il giusto taglio può rivelarsi un valido aiuto per tenere sempre in ordine i capelli lunghi e mossi. Ovviamente il taglio deve essere adeguato anche al proprio viso ma in genere con questo tipo di capelli si potrebbe procedere con un taglio scalato, che permetta di non farli gonfiare troppo e di tenere sempre in forma le punte. Pettinature Per sentirsi sempre in ordine avendo i capelli lunghi e mossi, si può ricorrere a diversi tipi di acconciature. Se la chioma non è eccessivamente ribelle, basta tenerla sciolta e con effetto leggermente spettinato sulla parte più bassa (quella vicino alle punte, per intendersi). Come spiegato prima, gel lacca o cera possono essere di aiuto per modellare l'effetto ondulato e per tenere a bada l'acconciatura, soprattutto se i capelli sono sciolti. L'effetto ondulato può essere altresì tenuto più a bada servendosi di piastre o arricciacapelli (senza esagerare, dato che potrebbero essere potenzialmente stressanti per i capelli). Se si preferisce tenerli legati, si può ricorrere alla classica treccia oppure alla coda, magari impreziosendo i capelli servendosi di nastri colorati per legarli, e non di semplici elastici. Una scelta, quest'ultima, che ha un tocco di eleganza non indifferente. Un'altra pettinatura che si può provare è quella dello chignon disordinato che si può ottenere mantenendo i capelli come se ci si stesse facendo una coda di cavallo e successivamente arrotolandoli. I capelli vanno poi fissati con le forcine e, con l'aiuto delle proprie dita, si può infine procedere a disfarlo in parte, per creare l'effetto disordinato. Foto: Beautiful model with curly hair and fashion earrings - Shutterstock
Che piaccia o meno, il piercing all'ombelico è sicuramente un oggetto in grado di impreziosire il ventre con uno dei tanti gioielli che si possono applicare. Si può mostrare con top crop, molto di moda, e in generale in estate quando la pancia resta scoperta. Il piercing richiede però alcuni accorgimenti per essere sempre pulito e per non creare delle infezioni. Gli accorgimenti devono essere adottati sin dal primo istante in cui il piercing è applicato sull'ombelico. Anzi, gli accorgimenti maggiori devono esserci proprio durante i primi giorni di applicazione, finché non è avvenuta del tutto la cicatrizzazione della ferita. Piercing appena fatto Per tenerlo pulito in questa fase, potete eseguire la seguenti operazioni: in un bicchiere di acqua distillata aggiungete un cucchiaio di sale marino non iodato e mescolate fino ad ottenere una soluzione omogenea una volta creata la soluzione, versatene una piccola quantità su un dischetto di cotone (quelli che si utilizzano per struccarsi) tamponate delicatamente il dischetto di cotone imbevuto di soluzione salina sulla ferita e lasciate che agisca per massimo dieci minuti dopo massimo dieci minuti risciacquate con soluzione salina sterile e lasciate asciugare all'aria Mentre la ferita causata dal piercing sta guarendo, potete utilizzare i tamponi di cotone per rimuovere le croste che andranno a formarsi attorno a essa. Rimuovere le croste vi permette di non farle indurire troppo e di non far lacerare la ferita, quando inavvertitamente muovete il piercing. In attesa che la ferita si rimargini, potete applicare su di essa dell'olio di lavanda: si tratta di un prodotto assolutamente naturale, che è in grado di favorire la guarigione e di ridurre il gonfiore che potrebbe presentarsi. Bastano un paio di gocce su un fazzolettino, che utilizzerete poi per andare a strofinare delicatamente sul piercing. Tenere pulito il piercing Uno dei modi migliori per tenere il vostro piercing sempre pulito è quello di lavarlo con il sapone antibatterico almeno una volta al giorno. Bastano due gocce di sapone sul palmo delle mani e poi occorrerà strofinarci su il piercing per pulirlo perfettamente. Per garantire una pulizia ottimale, dovreste lasciare in posa il sapone per circa un minuto. Una volta trascorso il minuto, risciacquate con cura e non lasciate nessun residuo di sapone su di esso, potrebbe infatti causarvi delle irritazioni. Il piercing andrebbe pulito ogni volta che si suda ma non dovrebbe mai essere disinfettato con l'alcool perché questo asciuga e secca la pelle, potendo causare così delle irritazioni. Foto: piercing in the navel - Shutterstock
Gli anni Ottanta sono tornati di moda e tutti i trend di quel periodo, tanto disprezzato tra il Novanta e il 2000, sono stati prepotentemente riproposti sulle passerelle, rivisitati in chiave contemporanea. L'hairstyle non fa eccezione nel seguire la tendenza e sia i marchi tradizionalmente più sperimentatori sia i più classici hanno imposto capigliature neo punk, per taglio o per colore. Jean Paul Gaultier, neppure a dirlo, merita l'appellativo di King of Punk: nella sua collezione Ready-to-wear Autunno Inverno 2014/2015, tra bambini e adulti con la chioma ormai bianca per l'età, tutti portavano la tipica cresta (oltre a un abbigliamento trasandatamente british tra kilt e Union Jack). Senza essere così estremi e riprodurre alla lettera lo storico taglio del movimento inglese, si può puntare su un undercut, il taglio con i capelli rasati lateralmente o nella parte inferiore della testa a ridosso del collo. Questo look spopola tra le star, anzi sono state proprio cantanti e attrici che lo hanno diffuso in tutto il mondo acconciando così i capelli per i più importanti red carpet internazionali. Capelli punk lunghi: i vip A sfoggiarlo prima di tutte Rihanna, seguita da Miley Cyrus ma anche da Demi Lovato in una versione con capelli lunghi. L'undercut è veramente un taglio che rivoluziona l'aspetto, in grado di regalare quella sfacciataggine punk e una nuova sicurezza di sé anche ai visi più angelici. Per non essere troppo drastici si può unire questo tipo di taglio al colore di capelli naturale, o se la paura del rasoio è davvero troppa optare per un "finto" undercut, un'acconciatura, cioè, che riprenda l'effetto del taglio. Si possono tirare indietro i capelli di un lato della testa e fermarli con delle forcine e del gel, oppure per una versione ancora più punk realizzare al posto della rasatura una serie di trecce aderenti alla cute e far scendere il ciuffo dall'altro lato. E i colori? Su tutti quest'anno, per la tendenza punk, vincono il rosa, dalla sfumatura candy all'aggressivo fucsia, e l'arancio, da utilizzare sia su tutta la capigliatura che per piccole ciocche a incorniciare il viso. Questi colori molto accesi vengono proposti dagli hair stylist anche - e soprattutto - per tagli classici e non arditi come il caschetto, proprio per sottolineare lo stridore tra estrosità e bon ton. Rimangono in voga anche il viola e il blu, anche se la tinta omogenea, effetto parrucca, perde il suo fascino, per lasciare il posto a lavorazioni più complesse che sfumano il colore in varie gradazioni e danno movimento e volume alla capigliatura. Leggi anche: Le tendenze Moda autunno inverno Abiti e vestiti di tendenza Foto: punk hairstyle with pink hair - Shutterstock
Avete unghie fragili e danneggiate? Soffrite di onicofagia, il disturbo compulsivo che porta una persona a mangiare le proprie unghie? La soluzione è la ricostruzione unghie, una tecnica estetica attraverso cui le unghie stesse vengono ricoperte o allungate grazie a materiali di due tipi: gel e acrilici. La ricostruzione unghie è anche una soluzione che consente a chi ha le unghie corte di realizzare opere di nail art e di ottenere una manicure perfettamente lucida e brillante che dura più a lungo di quella tradizionale. Non solo la ricostruzione unghie è richiestissima nei saloni di bellezza, ma nei siti di e-commerce vanno a ruba gli acrilici, gli smalti in gel, i fornetti UV per realizzare in casa una manicure perfetta. Ricostruzione unghie in acrilico Nata negli USA negli anni Cinquanta, la ricostruzione unghie in acrilico viene realizzata attraverso una polvere acrilica e un monomero che asciuga all'aria. A differenza dello smalto in gel, quindi, non è necessario il fornetto UV. Il materiale necessario per effettuare una manicure con questo metodo prevede pennelli professionali, liquidi acrilici, polvere acrilica di diversi colori, primer (un preparatore, privo di acidi, per la ricostruzione dell'unghia naturale: permette all'acrilico di aderire al meglio perché sgrassa e igienizza le unghie), un contenitore multiuso resistente ai solventi (ideale per mescolare i gel o le polveri colorate), rotolo da 500 formine adattabili a tutti i tipi di unghie per l'allungamento, lima e buffer. Dopo aver effettuato la manicure-base come di consueto, passate il buffer sull'unghia per sgrassarla e infine il primer che dovrete far asciugare. Posizionate la cartina e, lavorando insieme il monomero e la polvere, formate una pasta da stendere sull'unghia. Datele la forma che desiderate con la lima 80/80, poi con il pennello passate uno strato leggero di polvere acrilica trasparente e, una volta asciutta l'unghia, passate il buffer a 4 facce lucidante. Ricostruzione unghie in gel Questo tipo di ricostruzione è particolarmente in voga perché è più facile rispetto a quella in acrilico, e quindi facilmente realizzabile da ogni donna con pochi strumenti dal costo non particolarmente elevato come la lampada UV per unghie, anche detta fornetto UV per unghie. Si tratta di uno strumento fondamentale per l'indurimento e polimerizzazione dei prodotti liquidi o in gel fotosensibili usati nelle varie fasi di questa particolare manicure, ma anche nella nail art per fissare elementi decorativi sulle unghie. All'interno del fornetto si trovano dei bulbi di varia potenza che permettono i processi chimici di indurimento del gel: quelle professionali contengono solitamente tre bulbi UV da 9 watt di potenza, ma si possono anche trovare lampade di grandezza differente. I fornetti UV con un solo bulbo permettono di realizzare la ricostruzione un solo dito alla volta; con tre bulbi si può lavorare su tutte le dita contemporaneamente; infine, esistono modelli molto potenti che consentono di inserire entrambe le mani contemporaneamente nella lampada, per un netto risparmio di tempo. Questo tipo di ricostruzione dura fino a 20 giorni sulle mani e 30 giorni sui piedi; per realizzarla sono necessari i seguenti prodotti: smalto semipermanente base, smalto semipermanente top coat, smalto semipermanente color, nail cleaner per ricostruzione unghie. Per la rimozione è necessario invece immergere le dita in uno specifico remover per circa 3 minuti ed esercitare una leggera pressione con un bastoncino d'arancio o uno spingi-cuticole. Vediamo insieme come realizzare una ricostruzione unghie in gel passo passo: disinfettatevi le mani con attenzione e passate sulle unghie un solvente non a base di acetone; procedete spingendo indietro tutte le cuticole con un bastoncino di ciliegio o con uno spingi-cuticole. Con il buffer disidratate le unghie fino a farle diventare biancastre: utilizzate questo strumento con molta delicatezza. Continuate passando un primer senza toccare le cuticole, grazie a questo prodotto il gel aderirà meglio alle vostre unghie. Stendete il gel monofasico come fosse un normale smalto e lasciatelo polimerizzare nel fornetto per 2 minuti, passate un cleaner e procedete decorando l'unghia come volete. Lo smalto gel si stende sulle unghie come un normale smalto tradizionale, non è aggressivo, non rovina le unghie e non si opacizza nel tempo. Ricostruzione unghie gel con tip La tecnica della ricostruzione unghie in gel può essere integrata con l'utilizzo delle cosiddette tip, una sorte di unghia finta, per l'allungamento delle unghie. In alternativa si può optare per le cartine di cui sopra, per un effetto più naturale. Le nail tip, realizzate in ABS e acetato, sono reperibili in commercio in molti modelli e misure: trasparenti, tinta unita, predisegnate. Si distinguono dalle unghie finte perché queste ultime sono unghie posticce da incollare sulle unghie naturali attraverso colla o adesivi: come intuibile, le tip hanno una durata nettamente maggiore rispetto alle unghie finte.
Negli ultimi anni la nail art è diventata una moda fantasiosa e creativa che ha conquistato molte donne, merito delle diverse tecniche esistenti con le quali è possibile fare delle proprie unghie delle vere e proprie opere d’arte. Difatti la nail art consente di ornarle con decori di tutti i tipi e, con smalti, gel, stickers e applicazioni come perline e brillantini, è facile realizzare disegni e fantasie uniche e originali, che consentono di rendere eleganti, oppure divertenti le proprie mani, a seconda delle occasioni. Ad esempio, disegnare i fiori sulle unghie è un’idea molto trendy, facile e veloce da realizzare. Vediamo come si fa. Occorrente Uno stecchino Una lima per unghie professionale Due smalti colorati; uno smalto bianco Un foglio di carta Un top coat Brillantini Procedimento step-by-step Pulite bene le unghie con un batuffolo di cotone e acetone per eliminare i residui dello smalto precedente. Sciacquate abbondantemente e stendete una passata di base trasparente; Scegliete due smalti colorati da utilizzare, oltre a quello bianco; Limate accuratamente le unghie e pulitele; Stendete su tutta la superficie dell’unghia la prima nuance di smalto scelta (meglio prediligere per prima sempre la tinta più chiara); Lasciate asciugare bene e procedete poi alla realizzazione dei fiori (si consigliano gli acrilici diluiti per fare i fiori, in modo tale da poter rimuovere il tutto con acqua e sapone in caso di errore, senza dover ricominciare il lavoro da capo); Intingete la punta di uno stecchino prima nello smalto bianco e fate un puntino sull’unghia. Poi, prima che si asciughi, poggiate sul puntino appena eseguito un altro puntino con il secondo colore di smalto scelto; Mischiate sull'unghia i due colori fino a ottenere una rosa stilizzata e lasciate asciugare; Aggiungete qualche brillantino decorativo per impreziosire il disegno; Completate il Nail Art con il top coat. Tutorial nail art strisciato: fiore bianco e blu Realizzare questo tipo di disegno, al contrario di quel che si pensa, è molto semplice e rapido. Bisogna solamente avere un po’ di pazienza in più rispetto alla manicure tradizionale e al nail art classico perché richiede più tempo per l’asciugatura poiché si lavora sugli smalti ancora bagnati. Occorrente Uno smalto blu scuro Uno smalto bianco gesso per french manicure Uno smalto azzurro/ blu più chiaro Uno stuzzicadenti Un dotter Una penna correggi smalto Una base Un top coat Carta da forno Procedimento step-by-step Applicate una passata abbondante di base per proteggere l’unghia naturale; Stendete uno smalto monocolore su tutte le dita. Si consiglia una tinta azzurra o blu. Se necessario, date una seconda passata per rendere il colore più intenso e lasciate asciugare; Fate cadere una goccia di smalto blu scuro e una di bianco gesso su un pezzo di carta da forno; Una volta che tutto è asciutto, applicate un leggero strato di top coat e, senza attendere l’asciugatura, create 3 pallini bianchi con il dotter; Intingete poi lo stuzzicadenti nello smalto blu scuro e tirate i pallini bianchi dall’interno verso l’esterno creando così i petali del fiore. Non usate smalti ad asciugatura rapida altrimenti si seccheranno subito impedendo la tecnica dello strisciato; Completate il nail art con un buon top coat extralucido. La decorazione completa, ovvero su tutte le dita, è molto d’impatto e l’occhio non sempre riesce ad abituarsi alle unghie così variopinte e fantasiose. Una valida soluzione potrebbe essere quella di abbellire solo alcune dita, se non addirittura un dito solo, lasciando sul resto della mano lo smalto al naturale (di solito si dipinge solo l’indice o l'anulare). In realtà, il bello del nail art è che non esistono regole da seguire e potete liberare la fantasia e sbizzarrirvi secondo il vostro gusto personale oppure seguendo la moda del momento. photo credit: Eye Candy Nails Nic Senior via photopin cc
Le donne amano truccarsi gli occhi; e non è per indossare una maschera o per ostentare superficialità, bensì per coccolarsi, per prendersi cura di sé e infine per esaltare il proprio viso. Perché il fisico, l’altezza, le gambe sono importanti certo, ma niente colpirà gli altri come il viso, specchio dell’anima di ognuno di noi. E ancor di più a interagire con gli altri sarà il nostro sguardo, capace di trasmettere sensazioni, emozioni, sentimenti e intenzioni. Non solo: anche i tratti caratteristici del nostro viso, quelli che lo rendono unico e irripetibile, i cosiddetti lineamenti, sono fondamentali; perché oltre a renderci appunto uniche, ci regalano un’identità. Sapersi truccare bene per dare risalto ai nostri lineamenti e anche al nostro sguardo è importante per trasmettere un’immagine di noi che corrisponda davvero al nostro io interiore. Ovviamente è importante anche piacersi, dunque l’aspetto puramente estetico non è da sottovalutare: fa bene all’autostima e ci regala un po’ di leggerezza. Trucco occhi: gli strumenti Per ottenere un trucco perfetto, occorre sapere quali strumenti usare; per gli occhi, indipendentemente dal loro colore, dalla loro grandezza e dall’occasione per cui ci si vuole truccare, servono: - Il primer occhi - Gli ombretti - L’eyeliner - La matita per occhi - Il mascara Il primer, chiamato anche base occhi, è indispensabile per evitare sbavature e affinchè il trucco duri a lungo; si applica utilizzando semplicemente le dita oppure un pennello da correttore. Gli ombretti sono fondamentali per sottolineare il carattere che vogliamo dare al nostro trucco occhi: deciso, delicato, sobrio o esuberante; l’ombretto può intonarsi con gli abiti che indossiamo, ma soprattutto deve esaltare il colore naturale dei nostri occhi, per poter mettere in risalto lo sguardo. La regola generale vuole un tono più chiaro sulla palpebra, uno più scuro sulla piega sfumato verso l’esterno e un tono illuminante sotto l’arcata sopraccigliare. La scelta delle specifiche tonalità varia in base alle occasioni e al colore degli occhi, come detto. L’ombretto si può applicare con le dita o con un pennellino apposito. L’eyeliner serve per dare risalto al contorno occhi e va applicato sopra la palpebra partendo dall’interno dell’occhio verso l’esterno; lo spessore del tratto può variare: solitamente si assottiglia (fino a scomparire del tutto) se l’occhio è grande, e viceversa. La matita ha la stessa funzione dell’eyeliner, ma va applicata sotto gli occhi; nera per chi ha occhi particolarmente grandi, bianca per ingrandire quelli piccoli. Oppure colorata per ottenere altri effetti. Il mascara va applicato sulle ciglia con l’apposito pennello, per renderle più folte, più lunghe e più scure (o colorate se si sceglie un mascara non neutro). Trucco occhi per donare intensità allo sguardo: qualche accorgimento Per donare intensità allo sguardo, occorre truccarsi gli occhi facendo attenzione ad alcuni dettagli: - Applicare la matita all’interno dell’occhio lo renderà più incisivo - Applicare un bel mascara volumizzante che sottolinei l’importanza dell’occhio - Utilizzare ombretti che si adattino al colore degli occhi: il grigio e il nero ad esempio intensificano lo sguardo degli occhi azzurri. Gli ombretti da scegliere per far risaltare lo sguardo: i colori giusti Le tonalità degli ombretti vanno scelte su gamme di colori adatte a ogni tipo di occhio. Solo in questo modo lo sguardo potrà assumere quell’importanza che ci eravamo prefissate di dargli. In generale è bene sapere che: - Gli occhi verdi si sposano bene con diverse tonalità: blu, beige, dorato, bronzo, marrone, ma in particolar modo col viola. Occhi verdi e ombretto viola esalteranno al massimo il nostro sguardo - Gli occhi marroni/scuri sono esaltati da tonalità calde come bronzo, oro, ambra, cioccolato, etc, ma possono star bene con qualunque tonalità - Gli occhi azzurri vengono esaltati dalle tonalità chiare come il rosa, ma in particolar modo dal contrasto creato con colori scuri come il nero e il grigio. Mettere in risalto i lineamenti con il trucco occhi Ogni viso è diverso e va valorizzato in modo differente; i lineamenti vanno fatti risaltare perché possano assumere quei tratti di unicità che li rendono speciali per ognuno. Per questo ad ogni “tipologia” di lineamenti è associato un particolare modo di truccarsi: - Per i visi tondi l’obiettivo è quello di affinare e allungare: dunque un eyeliner nero applicato sulla palpebra con una linea ascendente, renderà lo sguardo molto intenso e donerà proporzioni decisamente gradevoli all’intero volto - Per i visi quadrati l’obiettivo è addolcire tratti marcati e talvolta spigolosi: per distogliere l’attenzione da una mascella pronunciata, è bene esaltare lo sguardo utilizzando eyeliner e matita neri, abbinati a ombretti chiari e addolcenti - Per i visi ovali l’obiettivo è di esaltare la bellezza naturale, in quanto le loro proporzioni sono considerate già perfette: utilizzare dunque un ombretto anche scuro sfumato verso l’esterno, ma evitare la matita all’interno dell’occhio. photo credit: ashley rose, via photopin cc
Il trucco per gli occhi marroni, solitamente, prevede l’utilizzo di determinati colori e abbinamenti, al fine di far risaltare al meglio questo tipo di tonalità. Il marrone è un colore che presenta tantissime sfumature e varianti, ecco alcuni consigli utili per ottenere un make up perfetto per gli occhi scuri. Gli occhi marroni sono solitamente già di partenza molto profondi ed è per questo che il trucco dovrà risultare a pari intensità, per non rischiare di spegnere lo sguardo. Per questo motivo è relativamente facile poter azzardare tonalità scure senza che il look appaia particolarmente eccessivo. I colori da usare Le tonalità consigliabili e che meglio si avvicinano agli occhi marroni sono sicuramente quelle della terra, che vanno dal cioccolato al marrone, fino al biscotto, senza escludere ovviamente tutta la gamma dei grigi più scuri e il nero. Queste tinte sono in grado di intensificare lo sguardo rendendolo più vivace. In caso di incarnato olivastro o scuro, ben si sposano anche le nuance fluo, rigorosamente estive però, che donano un tocco di luce allo sguardo. I prodotti Per ottenere un trucco occhi scuri da far invidia è fondamentale scegliere i prodotti adatti. Bisogna diffidare dai prodotti low cost perché, il più delle volte, potrebbero rivelarsi delle fregature, anche se un prezzo alto non garantisce sempre la qualità del prodotto. Quelli contraffatti o scadenti sono un potenziale pericolo per la salute, perché possono provocare infezioni o lesioni cutanee. Esistono prodotti naturali di make up, che non contengono additivi sintetici. Il trucco minerale, ad esempio, non contiene ingredienti chimici nocivi. L’ombretto L’ombretto è il focus di tutto il make-up. Il metallizzato può donare riflessi brillanti in grado di illuminare lo sguardo. Le tonalità mat invece tendono ad opacizzare. Il segreto sta tutto nella sfumatura e in una linea sottile di eyeliner lungo la rima ciliare. Una matita nera morbida, un po’ di ombretto luminoso all’angolo interno dell’occhio, un altro più ambrato sulle palpebre e una buona dose di mascara nero, saranno le armi giuste per rendere subito più penetranti gli occhi scuri. L’occorrente per realizzare il trucco per gli occhi marroni consiste in: - Un ombretto luminoso bianco - Un ombretto marrone scuro ambrato - Un correttore - Un mascara extrablack - Una matita nera - eyeliner - Un pennellino Come realizzare passo passo il trucco per occhi marroni: 1) Prima di eseguire il trucco bisognerà occuparsi del viso, sciacquandolo, idratando la pelle. Poi si stenderà un velo di fondotinta e in seguito bisognerà coprire le imperfezioni con il correttore. Si consiglia di aggiungere un filo di primer su tutta la palpebra e intorno all'occhio. 2) Applicare poi l’ ombretto scelto stendendolo con un pennellino, distribuendolo sulla palpebra in maniera graduale dalla base delle ciglia fino all’arcata sopraccigliare. 3) Passare l’ombretto bianco più chiaro nella zona superiore della palpebra, sull’arcata sopraccigliare e nell’angolo interno dell’occhio per ottenere un effetto luminoso. 4) Disegnare con l’eyeliner una linea sottile e uniforme lungo la rima ciliare superiore. 5) Applicare il mascara posizionandolo orizzontalmente sotto le ciglia, e andando dalla radice fino alle punte: il movimento non deve essere perfettamente dritto, ma a zig-zag. Come accennato in precedenza gli occhi marroni comprendono diverse gradazioni di tono. Per truccare gli occhi castano scuro è preferibile usare ombretti, matite ed eyeliner dalle tinte decise e intense come il nero, il marrone scuro e il grigio fumé. Per truccare gli occhi castano chiaro invece ci si può sbizzarrire maggiormente. Infatti è possibile spaziare dal malva al viola o al prugna. Gli occhi di questa tinta, soprattutto d’estate, al sole, tendono ad assumere riflessi dorati e proprio per questo s’intonano perfettamente anche al giallo, all’oro e al marrone più chiaro. Infine gli occhi color nocciola si sposano perfettamente con nuance come il malva e il beige. Per ottenere un effetto più romantico e naturale invece ci si può orientare sulle tinte del rosa e dell’albicocca. Assolutamente vietato l’utilizzo dell’eyeliner nero perché si rischia di ofuscare il color nocciola tenue degli occhi. photo credit: Max Crowe via photopin cc
Se al primo appuntamento volete davvero capire le potenzialità di una relazione, o al contrario di un disastro, potreste andarci nude; sempre che anche lui si presenti così, come mamma lo ha fatto. Bizzarro? Sicuramente, anzi per molti anche inaccettabile e vergognoso, eppure qualcuno ha pensato di trasformare una fantasia del genere in un programma televisivo. "Dating naked" è infatti un reality americano dove uomini e donne si incontrano per la prima volta senza filtri di alcun genere, sempre che la stoffa possa essere considerata tale. Pare che le situazioni che si vengono a creare siano esilaranti da una parte, ma in qualche modo sociologicamente e psicologicamente "educative" dall'altra. Esattamente come in un esperimento sociale, i malcapitati infatti dimostrano al pubblico che incontrarsi per la prima volta senza vestiti addosso acceleri la comprensione reciproca. I motivi sarebbero diversi: intanto sarebbe il linguaggio non verbale a prevaricare e quindi a semplificare certi messaggi altrimenti nascosti dentro ai pantaloni, e non solo; in secondo luogo la nudità chiarifica che, se un appuntamento va storto, non dipende dal vestito che si è scelto di indossare nè tantomeno da come ci si spoglia. Infine essere nudi implica una certa dose di sincerità: niente trucchi (in senso lato), niente inganni, solo la "nuda" (appunto) e cruda realtà; pregi e difetti fisici in bella mostra, ma in qualche modo non solo estetici; come si fa infatti a rimanere nudi davanti ad una persona sconosciuta, anch'essa nuda, "vestendo" contemporaneamente una maschera caratteriale, psicologica o morale?!? Questione facile per i menefreghisti e i bugiardi cronici? Forse sì; o forse no se ci si ritrova al contempo davanti a telecamere e spettatori. Dunque davvero il consiglio è quello di organizzare il primo appuntamento in una spiaggia di nudisti, oppure ci limitiamo a raccogliere le ipotesi di quello che ho definito un interessante esperimento sociale? Ai posteri l'ardua sentenza; perchè non escludo che in un prossimo futuro non possano nascere vere e proprie tendenze, nonchè luoghi appositi per incontri di questo genere. A quel punto diremo addio alla difficile scelta del vestito da indossare, per lasciar posto ad un training autogeno capace di scacciare pudore, vergogna e magari anche bassa autostima. Perchè di sicuro per un primo appuntamento nudi, ci vuole quanto meno coraggio! photo credit: tanitta via photopin cc
Se da una parte ci sono donne che decidono di rinunciare al trucco per ritrovare le autentiche se stesse, dall'altra c'è chi pensa di far provare agli uomini anche solo per un giorno cosa possa significare essere donne in questa società ossessionata dall'aspetto fisico. Nel video qui sotto potete notare i risultati di un make up approfondito perpetrato su cinque maschietti, oltre ad ascoltare con curioso interesse sociologico i commenti dei malcapitati: "le donne sono belle, gli uomini sono pelosi" oppure "truccarsi è una versione meno dolorosa di una seduta dal dentista", e poi qualche espressione più colorita per dichiarare il profondo fastidio di essere sottoposti ad una simile tortura (e se solo sapessero cosa si prova con una ceretta approfondita all'inguine...). Tuttavia alcune di queste "trasformazioni" sono sorprendenti, come potete notare, ma non perchè rendano gli uomini più attraenti o più belli secondo me; semplicemente almeno due protagonisti di questo video finiscono per assomigliare davvero alla loro ipotetica controparte femminile. Tutto questo mi fa pensare due cose, fra loro in perfetta antitesi: da una parte credo che un buon trucco non sia indice di bellezza, ma soltanto di capacità e anche di buon gusto; dall'altra però mi affascina sempre il risultato di un make up ben fatto, in grado di "falsificare" in qualche modo la resa della nostra identità, o comunque di quella che percepiamo come "bruttezza". Finita la mia profonda riflessione da mancata filosofa estetica (mai esame universitario mi fu più avverso), vi lascio a meditare su cosa possiate volere dai vostri ombretti o dai vostri blush: che vi lascino in pace, per ritrovare il vostro vero io, oppure che vi trasformino a tal punto da farvi sembrare belle anche al vostro stesso specchio?!? photo credit: ashley rose, via photopin cc
Con l’estate si sa, la salsedine, il sole, e la nostra pelle si secca come nulla. Per questo motivo Bio-Oil® è uno dei rimedi per ritrovare una pelle idratata una volta tornati alla normalità di tutti i giorni. Da usare tutti i giorni, con costanza, come un rituale di bellezza giornaliero, aiuterà a prolungare anche l’effetto abbronzatura su viso e corpo, ma anche a eliminare eventuali macchie solari, agendo sulla disidratazione e sull’elasticità della pelle con una formulazione rigenerante e rafforzante. Poche gocce basteranno anche per le smagliature e l’olio si assorbe molto rapidamente, senza lasciare tracce, grazie alla leggera consistenza data dal PurCellin Oil™. La pelle ritroverà la sua idratazione e uniformità grazie ai principi attivi di camomilla, lavanda e rosmarino, calendula che hanno proprietà antipruriginose, antisettiche e condizionanti, rigeneranti e svolgono sulla cute un’azione lenitiva, levigante e condizionante.
Sinonimo di femminilità, mistero e seduzione, Cleopatra è una deliziosa idea per il make up e il costume con cui vestirsi a Carnevale 2014. Create la maschera di Cleopatra nella versione indossata da Elizabeth Taylor: è semplicissimo. Ecco il video tutorial. Il make up ha il suo focus sugli occhi che vengono resi magnetici con l'utilizzo dell'ombretto azzurro su tutta la palpebra fino alle sopracciglia e con abbondante eyeliner che termina con una punta quadrata. Dopo aver costruito la vostra base con il fondotinta fluido oppure con il fondotinta compatto, concentratevi sugli occhi: applicate un ombretto in crema azzurro sulla palpebra mobile e tirate il prodotto fino alle sopracciglia, applicatevi sopra un ombretto in polvere azzurro e creerete così una gradazione d'intensità di questo colore. Tracciate ora l'eyeliner allungandolo all'estremo quasi a toccare la punta del sopracciglio, da qui scendete verso il basso e ricongiungetevi con la punta finale dell'occhio, creando una linea dall'estremità quadrata. Portate l'eyeliner anche lungo la rima ciliare inferiore e fatelo scendere leggermente nell'angolo interno, come a ricreare un cat eye. Se volete donare un tocco scintillante alla vostra Cleopatra, aggiungete dei glitter azzurri sulla palpebra mobile e completate con mascara, ciglia finte, blush e rossetto o gloss color nude. (Seguite Véronique anche sul suo blog veroniquetresjolie.com) Tutorial via pixiwoo
Sexy feline a rapporto: sfoderate le unghie perché è arrivato il momento di rivelare la vostra vera natura. Carnevale 2014 è in arrivo e la maschera perfetta da realizzare con l'ausilio del make up è quella da gatta. Ecco il tutorial per riprodurre questo trucco. Cominciate a creare la vostra base applicando un primer che vi permetterà di far durare il vostro make up più a lungo, il fondotinta e la cipria per fissare il tutto. Sulla palpebra mobile applicate una base bianca cremosa per far risaltare maggiormente l'ombretto che andrete ad applicare. E' il momento dell'ombretto marrone scuro: applicatelo sulla palpebra mobile e sfumate nella piega dell'occhio un marrone più chiaro, portando il colore verso le tempie. Una riga di eyeliner nero verso l'esterno e allungata anche nell'angolo interno verso il basso completerà il perfetto eye cat look. Illuminate con un ombretto champagne l'interno dell'occhio fino all'inizio della piega palpebrale e portate su il colore fino alle sopracciglia mimando l'aspetto allungato dell'occhio felino. E' arrivato il momento di disegnare il naso: armatevi di eyeliner nero e di una foto di un gatto. Sarà una guida indispensabile per replicare la forma. Disegnate il bordo delle labbra con gli angoli rialzati e riempitele di nero, tracciate le vibrisse, partendo dai puntini dei bulbi piliferi. La maschera da gattina sexy si completa con ciglia finte drammatiche, meglio se dalla forma allungata verso l'esterno, con unghie finte portate lunghe e appuntite da colorare di nero e con un cerchietto con orecchie. Pronte a sedurre anche a Carnevale? (Seguite Véronique anche sul suo blog veroniquetresjolie.com) Tutorial via AlisonLovesJB
Invasate delle Nail Art eccovi accontentate. Se volete avere sempre delle idee nuove per pitturare le vostre bellissime unghie ecco alcuni account che potrebbero piacervi. Tutti vanno dalle basi, ovvero dalle più semplici fino alle più elaborate, così che tutte riescano a riprodurle e avere un risultato soddisfacente. Sammy, a.k.a. The Nailasaurus: 22enne inglese nail artist e nail blogger; Sarah Waite, ovvero Chalkboardnails: nail blogger americana; Donne & Ginny Geer di Hey Nice Nails: sorelle americane nail artists; Wah-Nails: salone per unghie londinese; Stephstonenails: nail stylist di Los Angeles. photo credit: Chantal Wagner via photopin cc Ecco la gallery con alcuni loro lavori: A cura di Jessica Rivadossi
Make Up Master, il nuovo talent show sul make up, ha debuttato ieri, 16 dicembre sul La5. I protagonisti 10 giovani truccatori alle prime armi, divisi in due squadre, si sfideranno nel corso delle puntate, in un contest predeterminato che simula le richieste professionali che vengono fatte solitamente ai Make Up Artist. Dal trucco stile anni '50 al nude look, dal graphic all'intense eyes, fino al red carpet. La giuria che determinerà ogni giorno i vincitori delle sfide è costituita da Tamara Donà, il direttore marketing di Sephora Laura Schiatti e Davide Frizzi, make up artist della Christian Dior. Leonardo.it ha incontrato il maestro del trucco, di fama internazionale, che ha svelato tutti i segreti del mondo del beauty. Make Up Master: un nuovo talent nel palinsesto televisivo italiano. Che cose lo differenzia dagli altri? E che cosa ti aspetti da questo programma? “Quello che differenzia questo nuovo talent dagli altri è che per la prima volta è stato improntato solo sul Make Up. I partecipanti non sono professionisti, non hanno esperienza, ma solo tanta passione e la voglia di diventare dei truccatori. Altra nota distintiva è che non siamo noi della giuria a fare selezione o a scremare gli aspiranti partecipanti ma valutiamo solo i finalisti. Da questo programma mi aspetto che il Make Up riaffermi la sua credibilità attraverso il talento. Vorrei si dimostrasse che chiunque abbia capacità e la dote del trucco è in grado di farlo. Ovviamente mi aspetto anche che lo show abbia successo”. Cosa pensi dei tutorial su Internet e quanto sono importanti i social network e il web, in senso più ampio, per il mondo Beauty? “ Quella dei tutorial su Internet è diventata un po’ una moda adesso; ci sono tutorial e tutorial. Clio Make Up ha aperto le porte ad un tipo di tutorial semplice, alla portata di tutti. Sono d’accordo sul concetto del Make Up “fai da te” ma serve che sia contestualizzato, che sia legato alla moda, al lifestyle, evitando così di minimizzare e svilire il mondo del Beauty. Ciò non toglie che il web sia uno strumento di diffusione e comunicazione molto utile, direi fondamentale oggigiorno perchè riesce ad abbracciare una fetta di pubblico molto vasta. Personalmente però preferisco toccare con mano, vedere qualcosa dal vivo piuttosto che attraverso lo schermo di un computer. Tra internet e la Tv preferisco sicuramente la televisione, dove c’è più pulizia dell’immagine, tutto è più vivo, più reale e più bello”. Quali sono le tre regole per avere un trucco perfetto? “La prima regola è quella di costruirsi una base perfetta, quindi sono indispensabili: correttore, fondotinta, illuminante. Il colore giusto del fondotinta ad esempio fa il 70% del risultato. La seconda regola per un Make Up perfetto è il rossetto rosso o un giro di gloss sulle labbra. E infine la terza: mascara a volontà”. Cosa non deve mai mancare nella borsa di una donna? “Secondo me non deve mai mancare un correttore illuminante, uno skinflash correttivo che dà al viso una luce favolosa rinfrescandolo o rigenerandolo completamente anche a fine giornata”.
Sognate da tempo di farvi un tatuaggio ed avete optato per una frase, ma non sapete quale scegliere? considerando che rimarrà incisa per sempre sulla vostra pelle non commettete errori "indelebili". Prima di tutto scegliete una frase che vi rappresenti, poi decidere la zona del corpo che volete mettere in risalto, e infine decidete il carattere della calligrafia che dovrà da utilizzare per l'incisione, il corsivo, ad esempio è uno dei caratteri che vanno per la maggiore, perchè risulta raffinato e femminile. Ecco alcune frasi perfette per un tatuaggio: “Ama il tuo sogno se pur ti tormenta” (Gabriele D'Annunzio) “Attraversare il mondo in consapevole leggerezza” (Giovanni Soriano, Maldetti, 2007) “Buoni a nulla, ma capaci di tutto” (Leo Longanesi, La sua signora, 1957) “Il meglio deve ancora venire” (Luciano Ligabue, Il meglio deve ancora venire, 2011) “S’i’ fosse foco, arderéi 'l mondo” (Cecco Angiolieri, Sonetti, XIII-XIV sec.) “la vita è un brivido che vola via” (Vasco Rossi, Sally) “Conosce l'amore solo chi ama senza speranza” (Friedrich Schiller, Don Carlos, 1787) “L'amore è cieco, ma vede lontano” (Proverbio) “La bellezza salverà il mondo” (Fëdor Dostoevskij, L'idiota, 1869) “La gioia non è nelle cose, è in noi” (Anonimo - attribuito a Richard Wagner) “La più grande ricchezza è nel bastare a sé stessi” (Epicuro, Sentenze e frammenti, IV-III sec. a.e.c.) “Non si vive se non il tempo che si ama” (Claude Adrien Helvétius, Dell'uomo, 1772 - postumo) “Tutto scorre” - Panta rei (Eraclito - attribuito). photo credit: beau-foto via photopin cc
Vichy ci svela i segreti della crema per il viso: ecco perché è meglio in vaso che in tubo.
È importante sentirsi bella in gravidanza, per se stesse e per il proprio compagno. La bellezza va coccolata: solo alcuni trattamenti sono da evitare, mentre altri si posso effettuare senza timore, anzi vanno incentivati. Iniziamo dalla depilazione. La gravidanza rallenta la crescita del pelo, ma non in modo tale da rinunciare temporaneamente alla depilazione. Allora come depilarsi? Le creme depilatorie andrebbero evitate, perché possono provocare delle reazioni allergiche. In gravidanza l’organismo si può comportare in modo diverso rispetto ai trattamenti che fino al giorno prima non provocavano alcunché. “La cera tiepida, che ormai ha sostituito la calda, non è assolutamente vietata. Basta farla in modo delicato”, spiega Daniela Natalini, co-proprietaria di un centro estetico in Toscana. Nella depilazione definitiva, invece, non è ancora stato riscontrato l’uso di elementi chimici dannosi per il feto. Nonostante ciò gli esperti consigliano di non rischiare e di rimandare il trattamento al post-parto. Passiamo ai trattamenti per il corpo. Dall’estetista, “i massaggi dolci linfodrenanti manuali - spiega Daniela Natalini - sono una delle cose più importanti da fare. Facilitano lo sgonfiarsi delle gambe, rilassano e drenano. Un trattamento molto interessante è la maschera per il corpo con olio Manoi, che noi facciamo nel nostro centro estetico. Si avvolge tutto il corpo della donna per circa 20 minuti dopo averlo cosparso di burri al Monoi di Tiarè. Segue un massaggio linfodrenante dolce con creme idratanti”. Vanno bene anche lo shiatsu e l’idromassaggio, basta che ci si senta bene, non si soffra di nausee o sbalzi di pressione e non si abbiamo infezioni cutanee in corso. A casa, invece, “tutte le donne in gravidanza – consiglia l’estetista - dovrebbero usare creme antismagliature per la pancia e creme idratanti elasticizzanti per tutto il resto del corpo. Anticamente si usavano estratti di olii di mandorle dolci, oggi esistono prodotti all’avanguardia già confezionati. E’ consigliata l’esecuzione periodica di soft-scrub al fine di rendere la pelle più liscia”. Per le smagliature, fin dalle prime settimane di gravidanza, bisogna nutrire e ammorbidire la pelle due volte al giorno tramite prodotti specifici che mantengano i tessuti elastici e idratati. Usare creme che favoriscono la microcircolazione, che può anche essere stimolata effettuando spugnature fredde dopo il bagno o la doccia. Ci sono anche alcune indicazioni che riguardano lo stile di vita. Una ginnastica dolce (camminate a passo svelto, ginnastica posturale dolce, stretching) è altamente indicata in gravidanza, perché favorisce la circolazione sanguigna e l'elasticità tissutale. L'alimentazione deve essere varia e bilanciata: in particolare è opportuno assicurare all'organismo un frequente apporto di frutta e verdura, acqua e cibi proteici. Per quanto riguarda i trattamenti per il viso, beh, durante la gravidanza di solito la pelle diventa più bella e lucente, perché la nuova situazione ormonale e circolatoria rende normali le pelli grasse e migliora l’acne, anche se spesso fa diventare la cute più sensibile e un po’ secca. Anche i capelli appaiono più soffici, puliti e facili da pettinare, perché il progesterone fa diminuire la produzione di grasso nel cuoio capelluto. L’unico neo possono essere le macchie o maschere gravidiche, in modo particolare su zigomi, labbro superiore e fronte. A partire dal terzo mese è anche possibile notare la comparsa di una linea scura che scende in mezzo all’addome, dall’ombelico all’osso del pube, la “linea alba”. Il fenomeno è dovuto, come nel caso delle macchie gravidiche, agli ormoni che stimolando i melanociti, i quali portano a produrre una maggiore quantità del pigmento. “Le maschere gravidiche sono destinate a sparire dopo alcuni mesi dal parto. In istituto si possono fare trattamenti illuminanti antimacchia per il viso, sia prima che dopo il parto, accompagnati dall’uso di una crema solare schermante ad alto potere protettivo o una crema da giorno, che contenga protezione 15. Ne è consigliato l’uso anche in inverno, soprattutto se si vive in città. L’esposizione al sole è ovviamente vietata”, spiega l’estetista. Infine, occhio alle tinture per i capelli, via libera invece per i cosmetici: trucchi, smalti per unghie, profumi, saponi e deodoranti non contengono sostanze pericolose per il feto, basta che siano privi di allergeni, agenti chimici e conservanti. Cosa evitare? Le lampade e i macchinari ad uso estetico. Al limite è concessa una lieve pressoterapia, ma occorre sempre sentire il parere del ginecologo. In linea generale in gravidanza vanno evitati tutti i trattamenti estetici che prevedono l’uso di elettricità e che possono provocare contrazioni, per esempio l’elettrostimolazione, e quelli che impiegano i farmaci.