Caesar's salad o insalata di pollo
Una versione rivisitata della famosa Caesar's salad. Un ottimo piatto unico che vi permetterà di convincere anche i più piccoli a mangiare un po' di verdura.
Una versione rivisitata della famosa Caesar's salad. Un ottimo piatto unico che vi permetterà di convincere anche i più piccoli a mangiare un po' di verdura.
Oggi punto di forza, in passato vera condanna: Katy Perry parla del suo seno prosperoso, dimostrando ora un certo orgoglio.
Online le foto sexy di Rihanna, scatti hot riservati ad un ex fidanzato. Intanto una modella dichiara di aver avuto un intenso flirt con la cantante.
Uno studio ha rivelato come il cambiamento delle abitudini di vita influisca sugli ormoni femminili, e il seno cresce
Forse non è proprio famosissima dalle nostre parti, ma ormai è un fenomeno di dimensioni quasi planetarie. A quanto pare anche il resto del mondo ha ceduto al fascino del modello femminile che di solito coincideva con lo stereotipo della donna italiana. Formosa, matronale, sexy e brava in cucina. Tutte queste caratteristiche si trovano in Nigella Lawson, quarantenne inglese che ha fatto delle sue curve e delle sue abilità culinarie il suo punto di forza. La Lawson è ormai un'autorità nel mondo della letteratura gastronomica, grazie all'abile strategia che si basa sul suo aspetto fisico. Pur dichiarando ripetutamente di non essere una chef professionista, la cuoca britannica è ormai nota addirittura come la "Domestic Goddess" (Dea della casa), soprannome preso dal suo libro, "How to be a Domestic Goddess", che l'ha resa famosa in tutto il mondo. Ennesima riconferma della recente tendenza, volta a rivalutare le donne formose, Nigella è una delle donne più amate d'Inghilterra, apprezzata dal genere femminile per le sue forme morbide e il suo fascino, ma anche desiderata dagli uomini per le sue curve. Cosa dire della cucina invece? Il merito della Lawson sta nel trasmettere un genuino amore per la cucina e per il cibo, sottolineando come un pasto e la sua preparazione debbano essere considerati momenti di piacere e non come una tortura quotidiana cui sottoporsi. Lei stessa ha dichiarato che, pur non essendo una cuoca professionista, le sue arti culinarie sono dovute al fatto che lei ama stare tra i fornelli principalmente per piacere personale e che trova la cucina un passatempo terapeutico. La strategia vincente? Video-ricette in cui non mancano mai atteggiamenti sexy e doppi sensi non esattamente velati o casti (tanto da essere stata anche soprannominata da alcuni "the queen of food porn"), ricette facili, forme generose in evidenza e fascino retrò. Un mix che sembra assolutamente azzeccato e di successo, tanto che neppure un genio del calibro di Tim Burton ne è immune. Il regista ha infatti dichiarato di essersi ispirato proprio alla cuoca inglese, con le sue scollature e il suo décolleté più che generoso, per la creazione del personaggio della White Queen in Alice in Wonderland. È una donna bellissima quando cucina ha nello sguardo qualcosa di estremamente sexy, ma al tempo stesso di sinistro, quasi folle.
Sentirsi in armonia con il proprio corpo è il sogno di tutte le donne, e sono poche quelle che vanno effettivamente d'accordo con le proprie forme. Amy Winehouse è una di queste poche fortunate ma forse, come spesso le accade, sta esagerando anche in questo. La cantante sembra ormai incapace di trattenersi dal mostrare al mondo intero il suo seno fresco di chirurgo. Sono solo di due giorni fa le foto che ritraevano la star di Back to Black seminuda su un balcone mentre prendeva una boccata d'aria con le grazie al vento, ed ecco arrivare una nuova foto in cui Amy sembra avere pochi problemi a mostrarsi con pochissimi centimetri di stoffa addosso. In rete, infatti, circolano nuove foto della vacanza brasiliana della cantante che questa volta è stata immortalata a bordo piscina a Rio de Janeiro mentre mostra orgogliosa il suo nuovo prorompente seno e, non contenta, ha anche cura di "stropicciarlo" a dovere mentre illustra alle sue amiche le meraviglie della chirurgia plastica. Amy ha riacquistato le forme perse dopo il drastico calo di peso degli anni passati ed è tornata alla sua originale quarta di reggiseno grazie a un intervento di chirurgia plastica costatole la bellezza di 35,000 sterline. Da allora sembra non riuscire a fare a meno di mostrare al mondo che tutti quei soldi sono stati ben spesi.
Cosa ricordiamo di Jennifer Lopez, prima ancora della sua carriera come cantante e attrice? La sua invidiabile forma fisica e, soprattutto, il suo proverbiale fondoschiena, che la leggenda narra sia stato addirittura assicurato per svariati milioni di dollari. Eppure, ormai anche la cantante portoricana sembra perdere colpi sul fronte dell'aspetto fisico. Ieri sera, infatti, durante lo show tenuto dalla Lopez e dal marito Marc Anthony a Porto Rico, la star di "Waiting for tonight" è stata tradita da uno dei vestiti di scena che ne ha evidenziato le gambe coperte da cellulite e non più toniche come un tempo. Certo è che a quarantuno anni e dopo aver avuto due gemelli da poco tempo, la Lopez è sicuramente in una forma invidiabile e nulla le si può rimproverare se inizia a vedersi qualche segnale del tempo che passa. Quello che viene da chiedersi è se, allora, sia proprio necessario continuare a indossare mini abiti sgargianti e cortissimi se il fisico non è più adeguato a simili outfit. Così, nonostante la star dichiari di tenere sempre d'occhio la dieta e di seguire uno stile di vita sano, sembra che sia uscita perdente dalla lotta contro la cellulite. È la stessa cantante ad ammetterlo: Diventa sempre più difficile, e ora con in bambini sembra che non ci sia mai tempo! Devo alzarmi prima che lo facciano loro per fare un po' di ginnastica, ma so che è per il bene della mia salute e del mio spirito.
Anni fa Bono Vox, il cantante degli U2, decise di fare il giro del mondo per parlare con i più influenti Capi di Stato per sensibilizzarli sulla necessità di azzerare il debito pubblico dei Paesi più poveri. Iniziò così la sua campagna umanitaria, accompagnata dall'istituzione di una fondazione di beneficenza chiamata ONE Foundation. Lo slogan era "The campaign to make poverty history", la campagna per rendere la povertà storia passata, e subito l'iniziativa ha sollevato i consensi dell'opinione pubblica che, probabilmente stupita dal nobile gesto, ha dimenticato di porsi una domanda fondamentale: di chi era la povertà di cui stava parlando Bono? Scandalo associazioni umanitarie Evidentemente non dei popoli di cui si è fatto portavoce, di quelli il cui 70% delle persone vive sotto la soglia di povertà, poiché una recente inchiesta condotta dal New York Post ha messo nero su bianco quelle che sono le effettive destinazioni dei proventi della fondazione. La ricerca ha mostrato al mondo come di questi, in realtà, solo l'1% vada effettivamente in beneficenza. Secondo l'importante giornale americano, infatti, la ONE Foundation nel 2008 ha ricevuto ben 14.993.873 dollari in donazioni dai filantropi, dei quali solo 184.732 sono stati distribuiti in beneficenza a tre associazioni di carità. Inutile sottolineare come poco meno di duecentomila dollari siano ben pochi per risolvere il problema della povertà, tanto più se divisi per tre, e come la cifra risulti a dir poco ridicola. Questo specie se si contano i prezzi dei biglietti dei concerti dei soli U2 (che arrivano fino a 250 euro), che potrebbero facilmente racimolare una simile somma nell'arco di massimo due concerti e con molta meno pubblicità e presenza mediatica di Bono, che perderebbe così l'occasione di fare del bene senza farsi vedere in giro qua e là per il pianeta a stringere la mano a Capi di Stato. Del resto, dei fondi raccolti dalla fondazione, più di 8 milioni di dollari sono stati spesi nei salari dei dirigenti e dei dipendenti. Come detto, nulla di inventato, poiché le cifre pubblicate dal New York Post sono state prese direttamente dalla dichiarazione dei redditi del 2008 dell'organizzazione. ONE Foundation di Bono: polemiche Questa non è neppure la prima volta che si mettono in discussione le effettive finalità umanitarie delle iniziative intraprese dal cantante. Tempo fa, infatti, Bono fu al centro delle polemiche quando Edum, il marchio di moda del frontman degli U2, ha spostato parte della sua base produttiva dall'Africa alla Cina. La cosa di per sé non è certo criticabile, se non fosse che la casa di moda era stata creata per dare lavoro e sostentamento alle persone più povere del continente africano. Nonostante la ONE Foundation abbia cercato di giustificarsi, senza però riuscirci, vale la pena di ricordare un motto lanciato dal The Telegraph: "Make Bono History".