7 segnali inequivocabili per riconoscere un uomo innamorato
Ecco 7 segnali inequivocabili per riconoscere un uomo innamorato: ogni donna vorrebbe saperli, per prendere le decisioni giuste sul futuro della relazione.
Ecco 7 segnali inequivocabili per riconoscere un uomo innamorato: ogni donna vorrebbe saperli, per prendere le decisioni giuste sul futuro della relazione.
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La masturbazione è sempre stata storicamente un tabù, e maggiormente quella femminile. In parte per lo stampo prettamente maschilista della società, in parte per la natura più intimista del gesto di per sé e delle donne in generale. Dalla rivoluzione sessuale degli anni Sessanta molto è stato fatto per rendere le donne e i loro partner consapevoli sia dell'esistenza che della naturalezza dell'autoerotismo femminile, ma i pregiudizi e gli imbarazzi rendono la strada per l'accettazione ancora lunga. L'Huffington Post ha recentemente pubblicato una ricerca secondo cui la maggior parte delle donne di età superiore ai 18 anni si è masturbata, ma poche lo fanno regolarmente: per l'indagine nazionale della Indiana University sulla salute sessuale e sul comportamento degli statunitensi, solo 7,9 per cento delle donne di età compresa tra 25 e 29 anni si masturba due o tre volte a settimana, mentre tra gli uomini lo fa il 23,4 per cento. La masturbazione è un'esperienza normale, piacevole e sana, ma non solo: l'Huffington Post ha intervistato la dottoressa Lauren Streicher, professoressa associata di Ostetricia e Ginecologia presso la Northwestern University, che ha indicato anche 13 benefici della masturbazione femminile per mente e corpo. La masturbazione: Rende felici. Gli orgasmi rilasciano, infatti, la dopamina e le endorfine, che migliorano l'umore. Rende più consapevoli del proprio corpo. Il corpo dovrebbe essere un amico con cui si resta per tutta la vita. Per questo è importante esplorarlo e imparare a conoscere le sue reazioni. Migliora la vita sessuale. La masturbazione permette di scoprire cosa fa provare più piacere e cosa meno: conoscere il proprio corpo in questo modo può rendere più sicure a letto e permette di dire o far capire al partner i tasti giusti da toccare. Aiuta a dormire. C'è un motivo per cui la maggior parte delle donne sente il sonno arrivare dopo l'orgasmo: allevia la tensione e lo scarico del corpo, permettendo di addormentarsi più velocemente. Scarica la tensione sessuale. Per chi sceglie di non avere rapporti sessuali o sta semplicemente attraversando un periodo di "magra", masturbarsi è un ottimo modo per soddisfare la libido. Può alleviare i dolori muscolari e dolori mestruali. Non c'è nessun motivo per non masturbarsi durante il ciclo: le contrazioni uterine auto-stimolate aiutano il sangue a fluire più velocemente e alleviano i crampi. Allevia lo stress. Ci sono molti modi di alleviare lo stress a fine giornata, dallo yoga ai massaggi ai piedi, la masturbazione è uno di questi. E funziona davvero. Aiuta il corpo a rimanere attivo anche quando non si sta facendo sesso. L'autoerotismo è fondamentale nel mantenere i tessuti sani ed elastici e nell'aumentare il flusso di sangue nella zona. Ha tonnellate di gadget dalla sua parte. Dagli stick delle labbra finti alle paperelle, c'è un vibratore per ogni donna. Non preclude i rapporti con il partner, anzi li stimola. Come ha osservato la Streicher, più sesso si fa, più sesso si vorrà fare: il cervello viene stimolato a mantenere la libido viva. Permette orgasmi multipli. Capire come funziona il corpo aiuta a sapere esattamente come procurarsi piacere. Una volta, due, tre volte, non c'è il limite che nella maggior parte dei casi la natura pone nei rapporti con gli uomini. Non ha aspetti negativi. La masturbazione ha zero effetti negativi, ha spiegato la Streicher. Non può accadere niente di male, non si possono prenere malattie sessualmente trasmissibili né avere gravidanze indesiderate. Regala sensazioni incredibili. Nessuna spiegazione è necessaria.
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I capelli rasta, o più correttamente con dreadlocks o dreads, si sono diffusi nel mondo principalmente grazie alla religione del Rastafarianesimo, movimento religioso diffuso soprattutto in Giamaica, e al suo seguace più celebre, il cantante Bob Marley. Al di là del simbolo religioso, questo tipo di acconciatura è scelta principalmente da giovani e giovanissimi che seguono i movimenti e le tendenze più alternative, che vogliono dimostrare anche attraverso i capelli la loro libertà di espressione. «Perché abbiamo i dreadlocks? Perché ci mantengono puri, ci tengono lontani da babilonia. Se io avessi i capelli ben rasati mi accoglierebbero in luoghi come le discoteche e perderei la mia integrità», ha detto Bob Marley. Fare i rasta da sé, senza ricorrere a un professionista, non richiede altro che qualche prodotto come la cera per dreadlock e molta molta pazienza, perché si tratta semplicemente di capelli pieni di nodi, completamente intricati. Inoltre, facendoli da soli a casa, il risultato sarà più naturale (nonché economico) è più naturale e molto meno costoso. Il metodo più semplice, ma anche il più lungo, è lasciar fare alla natura smettendo di pettinare i capelli. Per darle una mano è necessario cambiare tipo di shampoo, utilizzandone uno per capelli grassi che "secca" il capello e favorisce la formazione di nodi, smettere di applicare il balsamo e di passare la piastra, se si ha questa abitudine. Passate due settimane lontane da spazzola e pettine, si può facilitare la formazione di rasta più definiti dividendo i capelli in sezioni (come per fare delle piccole trecce sparse su tutta la testa): impastando queste ciocche tra le mani, qualche volta alla settimana, aiuterà a creare dei dreadlock più uniformi. I rasta, poi, possono anche essere creati aggrivigliando i capelli. Seguendo sempre l'accorgimento di eliminare il balsamo e utilizzare uno shampoo per capelli grassi o un prodotto mirato, dividere i capelli in ciocche in maniera casuale e più naturale o con disegno lineare, creando una piccola sezione per ogni rasta della grandezza desiderata, e usando un piccolo elastico per tenere le ciocche separate. Prendere, poi, una ciocca per volta: va prima sfregata e in un secondo momento divisa in due con le due mani, tirando in direzioni opposte. Questa azione fa sì che i capelli si aggroviglino e si annodino verticalmente. Il movimento di suddividere, tirare e aggrovigliare va fatto per tutta la lunghezza. Alla fine mettere un elastico alla radice e uno alla fine di ogni rasta per un periodo di maturazione di 3 mesi, dopo il quale i dredlock saranno ben compatti. Il terzo metodo prevede la cotonatura. Gli accorgimenti per preparare i capelli sono gli stessi, shampoo per cute grassa e niente maschere o balsami. I capelli vanno poi separati in sezioni con elastici. Ogni ciocca deve essere poi cotonata con un pettine da rasta o uno spazzolino da denti più o meno 2 cm, pettinando i capelli verso la cute finché non siano compatti attorno alla radice. I rasta, come nella soluzione precedente, vanno poi trattenuti dagli elastici per 3 mesi, fino a "maturazione". Durante questi mesi di formazione, il processo si può aiutare con shampoo per cute grassa e rinuncia al balsamo, idratazione con oli essenziali, utilizzo dell'uncinetto per infilare i capelli ribelli che escono dal dreadlock e dell'apposito gel da stendere su tutta la lunghezza. Una volta che i rasta si sono formati si può continuare a fare lo shampoo regolarmente: per tenerli più puliti è opportuno proteggerli con una cuffia durante le attività a rischio polvere e sporcizia. Foto: Shutterstock
Nessun periodo più delle feste natalizie porta davanti gli schermi televisivi e cinematografici bambini di tutte le età e adulti - ancora bimbi dentro - desiderosi di vivere e rivivere i momenti magici dei film e dei cartoni animati che coinvolgono, emozionano, fanno sognare e divertire. Ecco le 20 pellicole per ragazzi più belle di sempre, in una personalissima classifica da discutere, modificare, stravolgere, aggiornare. 20 - Mrs. Doubtfire (1993). La commedia diretta da Chris Columbus, con Robin Williams, Sally Field e Pierce Brosnan, è ispirata al libro di Anne Fine, Un padre a ore, e ha ricevuto il Premio Oscar al miglior trucco 1994. Il film è spassoso e fiabesco grazie al tocco speciale dell'interpetazione di un irriconoscibile Williams. 19 - Up (2009). Un 78enne cinico, permaloso, testardo e solitario e uno scout di 8 anni molto coraggioso, vivace e un po' maldestro: la coppia insolita protagonista del film d'animazione premio Oscar dà vita a una serie di gag indimenticabili e a un messaggio positivo per tutti. 18 -Festa in casa Muppet (1992). I colorati e divertenti pupazzi del Muppet Show in un'interpretazione fantastica insieme agli "umani" del racconto Canto di Natale di Charles Dickens: il protagonista, Ebenezer Scrooge, è interpretato dall'attore britannico Michael Caine. 17 - The LEGO Movie (2014). La sorpresa dell'anno: un film ironico, intelligente, con ritmi mozzafiato, un'avventura che vede protagonisti i coloratissimi mattoncini amati da generazioni di bambini. 16 - Il Castello errante di Howl (2004). Uno dei capolavori di Hayao Miyazaki. Il regista giapponese tra realtà dell'immagine e metafore offre una fenomenale panoramica su paesaggi e personaggi da sogno. 15 - Shrek (2001). Il film è una scossa nel mondo dei cartoni animati buoni e buonisti: il protagonista non è un bel principe, ma rutta e legge le favole seduto sulla tazza del bagno; la sua spalla, Ciuchino, è un asino petulante; la principessa adora mangiare i topi. Ironico e sorprendente fino alla fine. 14 - Il Canto di Natale di Topolino (1983). Di nuovo il Canto di Natale di Charles Dickens, tra le favole delle feste per eccellenza, declinata dalla Disney, con i personaggi più amati a interpretare la storia dell'avaro che si redime e diventa buono e generoso. Immagini e racconto deliziosi. 13 - I Goonies (1985). Un cult movie dei piccoli degli anni Ottanta capace di far sognare anche quando l'infanzia è passata: un gruppo di ragazzi trova una mappa del tesoro in soffitta e decide di cercare il famigerato tesoro nascosto. Per chi crede nell'amicizia. 12 - Mamma, ho perso l'aereo (1990). Che succede se un ragazzino pestifero resta a casa da solo durante il Natale perdendo l'aereo che porta la sua famiglia in vacanza? E se la sua casa è anche presa d'assalto da un paio di ladri pasticcioni? Le gag che rispondono a queste domande sono così efficaci che restano nella memoria alla prima visione. 11 - Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato (1971). Cult movie per diverse generazioni, grazie anche ai ripetuti passaggi televisivi (specialmente sotto le festività natalizie) di cui è stato fatto oggetto nel corso degli anni. Il proprietario di una fabbrica di dolci bandisce un concorso, i cinque bambini che troveranno il biglietto d'oro nelle barrette di cioccolato da lui prodotte potranno entrare nella sua favolosa fabbrica per scoprirne i segreti. Favoloso e allegro. 10 - E.T. (1982). Tra i film che hanno incassato di più in assoluto al cinema: una fanta-fiaba senza tempo per grandi e piccini che commuove, emoziona e rivoluzione il genere della fantascienza grazie alla prima amicizia intergalattica tra un alieno dimenticato per errore sulla Terra e un bambino umano. 9 - Frozen (2013). Nuovo grande classico della Disney, è già entrato nel cuore del pubblico grazie alla bellezza dell'ambiantazione, studiata dal vivo in Norvegia dai disegnatori, alla colonna sonora e al motivo principale Let It Go, che ha vinto l'Oscar per la miglire canzone nel 2014, al racconto corale dei personaggi, tra cui spicca il simpatico pupazzo di neve vivente Olaf. 8 - Harry Potter e la Pietra Filosofale (2001). Il caso letterario della saga di Harry Potter si trasforma nel 2001 in una saga cinematografica altrettanto proficua, amata, seguita. Il primo film fa conoscere a tutto il mondo il maghetto nato dalla penna della scrittrice J. K. Rowling ed è amore a prima vista. 7 - The Nightmare Before Christmas (1993). Il film, diretto e ideato dal genio goticheggiante di Tim Burton, è realizzato in stop-motion, cioè usando dei pupazzi mossi a mano dagli animatori di fotogramma in fotogramma. Tra insoliti personaggi macabri e divertenti e musiche travolgenti, la pellicola non si dimentica. 6 - La storia infinita (1984). Ispirato al romanzo omonimo di Michael Ende, La storia infinita è una grande avventura metaforica che racconta la lotta contro il Nulla che avanza. I suoi protagonisti, da Atreyu al Fortunadrago, sono entrati a far parte dell'immaginario collettivo di intere generazioni. 5 - Fantasia (1940). Capolavoro Disney, girandola di musiche, colori, idee, figuri che non finiscono mai di stupire riguardando particolari e scene. Il film, unico nel suo genere, è composto da otto segmenti animati impostati su pezzi di musica classica, il critico musicale e compositore Deems Taylor agisce come Master of Ceremonies, introducendo ogni segmento in scene live action interstiziali. 4 - Il Mago di Oz (1939). Per il pubblico non c'è libro (Il meraviglioso mago di Oz, il primo dei quattordici libri di Oz dello scrittore statunitense L. Frank Baum, da cui è tratto il film) o riedizione che tenga: Il mago di Oz per tutti è la pellicola del 1939 diretta da Victor Fleming e Dorothy Gale, la protagonista, è Judy Garland in persona. 3 - Toy Story (1995). Il primo film completamente sviluppato in grafica computerizzata, diretto da John Lasseter, realizzato dalla Pixar e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Toy Story ha rivoluzionato il modo di fare animazione, ha appassionato i bambini e divertito gli adulti, pieno com'è di riferimenti alla cultura di massa (i giocattoli stessi sono modelli realmente esistenti). 2 - Alice nel Paese delle Meraviglie (1951). Visionario, onirico, coloratissimo, il cartone animato mescola Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio di Lewis Carroll portando la protagonista in giro per il Paese delle Meraviglie alla scoperta di personaggi indimenticabili. 1 - Mary Poppins (1964). Chi non ha desiderato una tata come Mary Poppins, per rimettere la stanza in ordine schioccando le dita, saltare in un dipinto e visitare un mondo incantato fatto di cartoni animati, cantare sui tetti insieme agli spazzacamini? Allegria e canzoni ormai famosissime sono bilanciate da una sottile malinconia di fondo: praticamente perfetto.
Gli anni Ottanta sono tornati di moda e tutti i trend di quel periodo, tanto disprezzato tra il Novanta e il 2000, sono stati prepotentemente riproposti sulle passerelle, rivisitati in chiave contemporanea. L'hairstyle non fa eccezione nel seguire la tendenza e sia i marchi tradizionalmente più sperimentatori sia i più classici hanno imposto capigliature neo punk, per taglio o per colore. Jean Paul Gaultier, neppure a dirlo, merita l'appellativo di King of Punk: nella sua collezione Ready-to-wear Autunno Inverno 2014/2015, tra bambini e adulti con la chioma ormai bianca per l'età, tutti portavano la tipica cresta (oltre a un abbigliamento trasandatamente british tra kilt e Union Jack). Senza essere così estremi e riprodurre alla lettera lo storico taglio del movimento inglese, si può puntare su un undercut, il taglio con i capelli rasati lateralmente o nella parte inferiore della testa a ridosso del collo. Questo look spopola tra le star, anzi sono state proprio cantanti e attrici che lo hanno diffuso in tutto il mondo acconciando così i capelli per i più importanti red carpet internazionali. Capelli punk lunghi: i vip A sfoggiarlo prima di tutte Rihanna, seguita da Miley Cyrus ma anche da Demi Lovato in una versione con capelli lunghi. L'undercut è veramente un taglio che rivoluziona l'aspetto, in grado di regalare quella sfacciataggine punk e una nuova sicurezza di sé anche ai visi più angelici. Per non essere troppo drastici si può unire questo tipo di taglio al colore di capelli naturale, o se la paura del rasoio è davvero troppa optare per un "finto" undercut, un'acconciatura, cioè, che riprenda l'effetto del taglio. Si possono tirare indietro i capelli di un lato della testa e fermarli con delle forcine e del gel, oppure per una versione ancora più punk realizzare al posto della rasatura una serie di trecce aderenti alla cute e far scendere il ciuffo dall'altro lato. E i colori? Su tutti quest'anno, per la tendenza punk, vincono il rosa, dalla sfumatura candy all'aggressivo fucsia, e l'arancio, da utilizzare sia su tutta la capigliatura che per piccole ciocche a incorniciare il viso. Questi colori molto accesi vengono proposti dagli hair stylist anche - e soprattutto - per tagli classici e non arditi come il caschetto, proprio per sottolineare lo stridore tra estrosità e bon ton. Rimangono in voga anche il viola e il blu, anche se la tinta omogenea, effetto parrucca, perde il suo fascino, per lasciare il posto a lavorazioni più complesse che sfumano il colore in varie gradazioni e danno movimento e volume alla capigliatura. Leggi anche: Le tendenze Moda autunno inverno Abiti e vestiti di tendenza Foto: punk hairstyle with pink hair - Shutterstock
Dipingere le pareti di casa in maniera moderna, originale, diversa dal solito ma senza strafare si può, basta conoscere tecniche, tendenze, abbinamenti e avere l'idea giusta. Le pareti bianche in casa, infatti, regalano luminosità e sono adatte a qualsiasi tipo di stanza e di arredamento, anche in caso di cambiamenti in corso d'opera o negli anni, ma non hanno nessun tocco personale. Le pareti con lo stucco veneziano o la spugnatura, poi, possono essere l'ideale per uno stile classico, ma anche stancare presto l'occhio. Ecco allora qualche consiglio per decorare i muri secondo gli ultimi dettami dell'interior design. Prima delle tecniche è fondamentale conoscere i colori che si possono utilizzare, seguendo le tendeze prannunciate da VIEW Home + Interiors 2015 di Pantone e dalle 9 palette proposte in grado di regalare ispirazioni visive, temi e ipotesi di armonie cromatiche. Si va dai grigi e i viola che richiamano finezza e buongusto degli accostamenti "Style-Settings" alle tinte che coinvolgono i sensi con oro e argento, anemone e blu profondo in "Zensations", passando per le tinte più delicate, calde e confetto, tra albicocca e pesca, di "Tinted Medley". In generale una stanza viene dipinta su tutti e quattro i muri per rendere omogeneo il colore dell'ambiente: negli ultimi anni si è diffusa la tendenza a dipingere con un colore una o al massimo due pareti di un locale, lasciando bianche le altre. In questo caso le pareti da colorare dovrebbero essere quelle che dal punto di vista geometrico sono le più interessanti o quelle sulle quali si vuole far posare lo sguardo degli ospiti. Un'altra opzione molto semplice ma di sicuro effetto consiste nel dipingere con il colore la parete partendo dal basso e fino a metà, e nel riempire la restante metà fino al soffitto in bianco. Con questa tecnica si ottiene anche un effetto di dilatazione verticale della parete. Una delle idee più nuove, semplici, economiche ma anche deliziose sul mercato è quella del rullo modellato per decorare con la vernice. Si tratta di semplici rulli a motivi geometrici che possono facilmente ricreare l'aspetto di una carta da parati, classica o meno. I rulli sono riutilizzabili e intercambiabili, i disegni per i muri si adattano ad arredamenti di ogni tipo, e l'unico accorgimento è proteggere le decorazioni dalla luce diretta del sole perché potrebbero sbiadire. Perfetta per dare un tocco di modernità all'ambiente, infine, è la decorazione a righe: le righe verticali danno la sensazione di allungamento, mentre quelle orizzontali di allargamento. Mettendo in pratica questi principi si possono correggere otticamente le proporzioni poco armoniche della casa in caso di soffitto alto o basso, di stanza troppo stretta o larga. Bisogna, ovviamente, fare attenzione ai colori, da coordinare con l'arredamento della stanza se già presente. Bianco e nero sono adatti a uno stile minimalista, le tonalità del rosso o del tortora per un ambiente contemporaneo, colori vivaci per la cameretta dei bambini.