Angelina Jolie: hobby e soprannomi dei suoi 6 figli

Angelina Jolie ha parlato degli hobby e dei sogni dei suoi sei figli, ma anche della mastectomia e delle condizioni degli ospedali nei paesi più poveri.

Angelina Jolie ha svelato alcuni dettagli sulla sua vita privata, in particolare sui suoi sei figli – Shiloh, Vivienne Marcheline, Pax Thien, Maddox, Zahara e Knox Leon – spiegando quali sono i soprannomi, gli hobby e i sogni dei piccoli di casa Jolie- Pitt.

In un’intervista al programma radiofonico Women’s Hour della BBC Radio 4, Angelina Jolie ha rivelato che è solita chiamare Maddox “Mad”, Zahara “Z” e Shiloh “Shi”, sorprendendo poi tutti dichiarando che ognuno dei suoi bambini sta imparando una lingua straniera diversa. “Tutti i bambini stanno imparando delle lingue diverse”, ha detto l’attrice, “Ho chiesto loro quali lingue volevano imparare e così Shi sta apprendendo il khmer, che è una lingua cambogiana, Pax si sta concentrando sul vietnamita, Mad sta studiando il tedesco e il russo, Z parla francese, Vivienne vuole davvero imparare l’arabo e Knox sta imparando il linguaggio dei segni. Suppongo che questo significhi che non sai chi siano i tuoi figli fino a quando non sono loro a mostrarti chi sono e loro stanno diventando chi vogliono essere”.

A quanto emerge dalle parole di Angelina Jolie, però, nessuno dei suoi ragazzi ha intenzione di seguire le orme dei genitori dal punto di vista della carriera. “Nessuno dei miei figli vuole diventare attore. Sono però interessati a diventare musicisti. A loro piace comunque il mondo artistico: Mad è interessata alla scrittura, Paz ama la musica e fare il deejay”.

Nel corso dell’intervista la moglie di Brad Pitt è tornata anche a parlare della sua decisione di eseguire una doppia mastectomia dopo avere scoperto di essere sottoposta al gene che aumenta il rischio di un tumore al seno o alle ovaie e che aveva causato la morte della madre nel 2007. “Quando affronti qualcosa e poi vieni a conoscenza di quello che può succedere al tuo corpo da un punto di vista medico, sai che non è una vera e propria decisione”, ha dichiarato l’attrice quarantunenne, Ho semplicemente pensato che io avevo ottenuto informazioni che avrei voluto potesse avere avuto mia madre. Avrei desiderato che lei avesse un’opzione. Avrei voluto che lei si operasse, così avrebbe potuto avere più anni a disposizione da passare con la mia famiglia”.

Parlare in pubblico dell’operazione a cui si è sottoposta è un modo per Angelina Jolie di sensibilizzare anche le altre donne: “Se c’è anche una sola donna che è andata a fare un controllo e ha scoperto di avere un cancro o che è soggetta ad averlo ed è riuscita a prenderlo in tempo, e se questo è successo in minima parte anche grazie a me e alla mia esperienza, questo mi rende molto commossa”.

Infine, l’attrice, che spesso si reca a visitare i paesi più poveri e ad aiutare i rifugiati, ha voluto sottolineare quali siano le condizioni del sistema sanitario in alcune parti del mondo. Probabilmente non sarei arrivata a oggi se fossi stata una rifugiata. Sono andata in ospedale a Namibia mentre aspettavo mia figlia e sapevo che fosse podalica perché avevo avuto i soldi per fare un’ecografia. Ma ho scoperto che nell’ospedale in cui ero, pieno di donne – ed era uno degli ospedali migliori della zona – non c’era nemmeno una macchina per fare le ecografie”.

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